Ibiza a Roma: da Casaloca il gusto e il fascino della perla delle Baleari
Riccardo Di Giacinto, chef di haute cuisine, ha ricreato nelle Capitale la belle isola delle Baleari. La cucina parla spagnolo, con prodotti originali, e anche il menu è in lingua, con accanto la traduzione
Ci sono tante ragioni per aprire un ristorante e una è quella di celebrare un grande amore. Nel caso di Riccardo Di Giacinto, chef di haute cuisine, è quello per Ibiza, la bella isola spagnola dell'arcipelago delle Baleari che non è solo notti folli e divertimento, ma calette tranquille, mare cristallino e sapori intensi. Questa amatissima isola a cui ha dedicato "Casaloca, comida contagiosa", il suo nuovo locale di Corso Francia a Roma, negli ultimi anni ha rappresentato molto per lui e per Ramona, l'inseparabile compagna di vita e di lavoro. E - guarda caso - la loro bambina si chiama Eivissa, il nome di Ibiza in catalano.
«È una parte del mondo che ci sentiamo dentro, l'Ibiza vera - precisa lo chef- quella rustica, non dei rolex e delle discoteche. Avevo anche un mio ristorante 20 anni fa e ci torniamo 4-5 volte l'anno. E là che vorremmo trasferirci, ma ora è ancora troppo presto e allora Ibiza, con tutte le sue vibrazioni positive, l'abbiamo trasferita qui, a "Casaloca", in collaborazione col mio socio e amico di sempre Luca Colapietro».
Casaloca, a Roma la cucina parla spagnolo
La cucina parla spagnolo, con prodotti originali, e anche il menu è in lingua, con accanto la traduzione. L'arredo è essenziale, autenticamente isolano, con le mura bianche, cascate di verde, legni recuperati, tavoli rustici e paglia a proteggere dalle brezze di un mare che non c'è ma che si immagina.
«Abbiamo fatto tutto con le nostre mani - dicono Riccardo e Ramona- non abbiamo voluto un archistar che interpretasse con banalità la nostra isola. I mobili ce li siano andati a cercare personalmente con un furgone nelle vecchie case e portati fin qui. Vogliamo offre una cucina di prodotto in cui non si ostenta la tecnica, anche se ovviamente c'è, abbiamo costruito un forno a legna per i pani e i lievitati e una griglia, sempre a legna, per pesci e carni. Proponiamo le vere salse e i fondi, le tortillas sono fatte a mestiere, col mais spagnolo, e il pimento de padrón, il peperoncino verde, viene da lì, così come tutto il resto e le ricette sono quelle, senza l'ambizione di rivisitarle».
Eppure il suo tocco si sente, quel senso raro di equilibrio d'insieme che può definire un talento. Una firma, per uno che ha lavorato in Spagna con Ferran Adria e a Londra con Marco Pierre White, senza parlare della Cina e di altre prestigiose frequentazioni. È una cucina aperta a continui percorsi inediti, di uno chef sempre in corsa dietro un'idea o un sapore, instancabile e inafferrabile nel suo continuo «fare un passo indietro per andare avanti verso un futuro che è già passato, in un viaggio sempre inaspettato», come dice di sé. «La mia è una cucina diretta che vuole arrivare al cuore delle persone, deve coinvolgere i sensi. I nostri clienti e amici che ci seguono dal primo All'Oro ci sostengono».
L’avventura de All’Oro, una stella Michelin
Ecco, cominciamo proprio da questa sua mitica insegna nata nel 2007 nel minuscolo primo locale ai Parioli - 50 mq e appena 18 coperti - che non rincorse mode e incassò subito una stella. Sempre con Ramona che prima del loro incontro «faceva l'agente immobiliare e che nei ristoranti ci andava solo per mangiare» - lo chef si impegna in nuove avventure romane, passa da The H'all, a Madre, fino al Maideiterraneo di Rinascente. E poi l'approdo desiderato: il nuovo ristorante All'Oro di Via Pisanelli, presso Piazza del Popolo, stellato dal 2010. È una raffinata meta gourmet con annesso Hotel 5 stelle The H'all Tailor Suite che la coppia gestisce come fosse la loro casa.
Casaloca, luogo di pace e di gusto nella Roma frenetica
Ma cosa unisce questo stellato e blasonato tempio del gusto a "Casaloca"? La sua risposta è immediata: «L'anello di connessione è il gusto». In questa enclave spagnola in una Roma frenetica, la convivialità è naturale e un'intera sezione del menu l'Especiale para compartir è da condividere al tavolo tra tutti i commensali. Ci sono la Chevice de pescado del dia, il Polpo alla gallega, i Gambas al ajllo o la sontusa paella, loca mixta o vegetariana. Il calore della brace rende speciali la Spada del pollo con salsa tzatziki o quella di agnello con chimicurri, e le Capesante al fuego con pico de gallo e lime. La Spagna ama il baccalà e qui viene proposto al Coccio patata col pimiento. Tra i sapori semplici che intrigano, da accompagnare anche a un cocktail che Luca prepara dietro al bancone bar a tutte le ore, il Pan de cristal tomate (semplice pane con pomodoro, olio e sale) , il tagliere di Patanegra “Joselito” dal grasso fondente, i Gamberoni con salsa all’aglio nel padellino, le Crocchette di patanegra e chorizo servite su un un maialetto d'acciaio o la Tartare caliente servita sul braciere.
Le verdure mediterranee qui diventano guarniciones speciali, come la Ceviche di melanzane a la brasa, il Carpaccio di calabaci (zucchine) con menta,olio e sale (anche questo viene da Ibiza) o Coliflor, cavolfiore con cocco, curry e passion fruit. E, per concludere, non è facile scegliere tra il Tiramisu Casaloca, Crema catalana alla lavanda, Maritozz'oro al dulce de leche (variante del suo celebre Maritozz’oro salato servito dell'altro locale) , Fruta loca e sorbetes de Hierbas di Ibiza.
Casaloca, immancabile la sangria
Grande l'assortimento di birre e sangria e di vini al calice. Tutta l'offerta varia secondo la fantasia dello chef e gli arrivi dall'isola dove prosperano i prodotti della terra e del mare, gli stessi che poi gli arabi arricchirono con le loro spezie.
È un vero viaggio da fare, da "Casaloca", una vera "experiencia culinaria" perché si va alle radici di una cultura gastronomica poco conosciuta se non per pochissime specialità. L'atmosfera è esclusiva e i dettagli curati, con gesti gentili e attenzione per l’ospite, oltre all’eccellenza dei servizi offerti.
Riccardo Di Giacinto sta vivendo questa nuova avventura con entusiasmo: dice di lavorare 25 ore al giorno e dobbiamo credergli: mezza giornata è All'Oro e l'altra metà qui, nella sua Ibiza virtuale, e in entrambi i mondi c'è con lui Ramona con la certezza di una brigata affidabile. Qui sta anche formando un gruppo di ragazzi, per standardizzarli in tutti i processi perché ritiene che l'idea di "Casaloca" sia replicabile. A Roma in effetti mancava un locale come questo, ed è possibile pensare ad una sua affermazione anche all'estero. Apertura dalle 19, ora dell'aperitivo, fino all'1 di notte.
Casaloca, comida contagiosa
Corso di Francia 207 - 00191 Roma
Tel 06 40069361
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini