All’Hotel Beauséjour di Colmar una cucina semplice e del territorio
21 maggio 2017 | 18:13

di Leonardo Felician

È perciò una città ricca di monumenti antichi molto ben conservati: la gotica Collegiata di San Martino è la chiesa principale della città e la zona della Petite Venise (Piccola Venezia) è il quartiere più pittoresco con molte case a graticcio dai colori vivaci al bordo del tranquillo scorrere dell’acqua del fiume Lauch.
Le caratteristiche case a graticcio (in francese chiamate “colombage”), tipiche in molti paesi e città dell’Alsazia, erano costruite con travi di legno incrociate anche nella facciata inframezzate da paglia e fango. Erano realizzate in un materiale più povero rispetto alle case di pietra dei nobili e dei ricchi ed erano abitate dai membri delle corporazioni: la scelta del colore indicava appunto la corporazione di appartenenza.

Vicino al centro storico di Colmar, l’Hotel Beauséjour è a conduzione familiare e comprende il ristorante Keller, dal nome della famiglia che lo gestisce. Come antipasto si può scegliere tra foie gras d’anatra alla frutta secca e gelée di mandorle, asparagi verdi, trota ai piselli e un piatto vegetariano. Tra i piatti principali compare anche la fregola sarda con piselli e parmigiano, il controfiletto, i formaggi affinati in fattoria. Per dessert la proposta spazia tra confit di rabarbaro alle fragole, banana al rum e sfera di cioccolato con nocciola e gelato a sorpresa. La carta cambia sempre con ingredienti stagionali e sono disponibili alcuni menu a prezzo fisso, tipici della tradizione francese.
Per informazioni: www.beausejour.fr
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Alberto Lupini