Grand Hotel Rimini, un faro in Riviera L'ospitalità secondo la Famiglia Batani
05 luglio 2017 | 10:08
di Alberto Lupini
«La clientela del Grand Hotel - spiega Di Bernardo, riferendosi alla provenienza degli ospiti - è per il 75% costituita da stranieri, solo il 25% sono italiani, almeno per quanto riguarda la stagione estiva. Il resto dell'anno è sempre un mix, ci occupiamo principalmente di eventi business, meeting e convention. Siamo aperti 365 giorni l'anno, non ci si ferma mai». Si pensi a tutti gli eventi estivi, ma anche a Rimini Fiera e alla sua capacità attrattiva in occasione di eventi e manifestazioni. Il Grand Hotel non riposa mai.
E soprattutto, non viene mai meno alle sue responsabilità, quelle che giustamente derivano dall'essere punto di riferimento in tutta la Riviera: accontentare la sua clientela, nuova o affezionata che sia: «La nostra clientela - continua il cuoco de La Dolce Vita, il ristorante del Grand Hotel Rimini - si aspetta, in parole povere, i fuochi di artificio. Allo stesso tempo anche solidità e tradizione, l'innovazione va bene, ma senza mai esagerare».
E in linea con l'offerta sotto l'aspetto dell'hotellerie, anche quella ristorativa. Claudio Di Bernardo spiega come il suo menu cambi ogni giorno, anche se poi si ripete ciclicamente per otto-nove giorni, in modo da dare l'impressione ai clienti che la carta non sia mai la stessa. In ogni piatto è fondamentale la stagionalità, mentre il territorio si affianca alla ricerca costante della massima qualità: «Non c'è nulla che mi vieti - spiega Claudio - di utilizzare prodotti che vengano, ad esempio, da oltre Oceano... mi viene in mente la ricciola dell'Australia; così come non vedo il motivo di non utilizzare prodotti del territorio come formaggi e salumi di San Patrignano. L'importante è proporre eccellenze in tavola». E in questa un'offerta di grande livello è assicurata dall'azienda agricola del gruppo Batani, di cui il Grand Hotel è una delle perle. La Fattoria Batani è nell'entroterra, a pochi chilometri da Cervia, e produce verdure, legumi e frutta, secondo le regole di un'agricoltura naturale, in accordo con le stagioni e non intensiva, fornendo poi con queste materie prime le cucine delle 11 strutture del gruppo.
L'offerta gastronomica del ristorante La Dolce Vita non è aperta solo ai clienti dell'hotel, ma anche ai turisti esterni, e perché no, agli abitanti della stessa Rimini. «Ci siamo fatti conoscere negli ultimi anni, il ristorante ha aperto le porte alla città, ora a frequentarlo è anche la gente del posto». E non dimentichiamo che Rimini è un centro economico di rilievo, nonché la seconda città per importanza della regione.
Interessanti le formule offerte ai clienti. Per tutto l'anno La Dolce Vita si comporta come ogni altro ristorante del suo calibro, offrendo un menu à la carte con relativi prezzi. D'estate invece - abitudine che si è persa nella maggior parte delle località turistiche - sopravvive ancora il menu pensione completa, «quello classico, da Riviera. Qui lo teniamo perché ci sono clienti che vengono qui da 40 anni, vogliamo offrire loro ancora questa possibilità».
Che sia menu à la carte in pieno inverno, che sia menu pensione completa sotto il sole di agosto, Di Bernardo sceglie la sua cucina, quella che ricerca la qualità e predilige preparazioni semplici e leggere perché «solo così si esaltano i sapori degli alimenti e la loro personalità».
Il Grand Hotel per la sua storia e i personaggi che vi hanno soggiornato (l'ultimo in questi giorni è stato Vasco Rossi dopo il concerto di Modena) è un po' il simbolo del Gruppo Batani Select Hotels, a cui fanno capo le più importanti strutture alberghiere lungo tutta la Riviera, sinonimo e assicurazione di un'ospitalità a 360° che punta con decisione sulla ristorazione, oltre che sull'ospitalità ai massimi livelli. Strutture super quotate che fanno di questo il più importante gruppo alberghiero della regione, nonché uno dei più solidi fra quelli italiani, con tutti gli alberghi di proprietà. Dal Grand Hotel Da Vinci a Cesenatico (Fc), con la cucina del cuoco Stefano Donegaglia, che ogni giorno si ispira ai valori di leggerezza, stagionalità e creatività per preparare i suoi piatti e i suoi menu; al Ristorante I Venini del cinque stelle Palace Hotel a Milano Marittima (Cervia, Ra), dove si incontra Roberto Scarpelli, i cui piatti, tutti preparati con prodotti di qualità, sanno valorizzare il territorio e vengono proposti sia in chiave innovativa che tradizionale.
Sotto ai vertici, anche le altre strutture, meno "classificate", mantengono comunque intatti i valori e la filosofia del Gruppo Batani. A Milano Marittima i quattro stelle Grand Hotel Gallia, Hotel Aurelia e Hotel Doge, oltre al tre stelle Hotel Brasil. A Cervia il quattro stelle Hotel Universal e il tre stelle Hotel Diplomatic. A Bagno di Romagna (Fc) il quattro stelle Hotel Miramonti - che per altro può vantare una zona congressuale immersa nella natura. Infine, ultimo cinque stelle, ma fuori dai confini italiani, a Cluj-Napoca in Romania, il Grand Hotel Italia.
Un impero costruito e un insieme di valori portato avanti negli anni dalla famiglia Batani. Capostipite, Antonio Batani, imprenditore della ristorazione e brillante albergatore con un'irrefrenabile passione per il mattone. A fianco a lui, i figli, pronti a seguire le sue stesse orme, Gianni, Cristina e Paola. Curioso sapere che tutto questo complesso di hotel pluripremiati ha avuto il suo "start" da una piccola pensioncina di nome Delia presa in affitto da Antonio nel lontano 1957. Da lì è partito un progetto sostenuto dalla tenacia e dalla forza di un sogno.
Per informazioni:
www.selecthotels.it
www.grandhotelrimini.it
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