Gino Fabbri come gli stellati Alta pasticceria, lontana dal centro
Non è una nuova apertura ma la sorpresa che produce ad ogni incontro la pone come una novità che si ripete. Stiamo parlando di Gino Fabbri
11 maggio 2019 | 14:21
di Giuseppe De Biasi
La pasticceria che porta il suo nome non è un luogo di passaggio, ci si va apposta, esattamente come accade con tanti ristoranti stellati posti in luoghi isolati. E il paragone non è casuale perché il locale di Gino è davvero stellato (a quando le stelle Michelin ai pasticceri?).
Il bancone vetrina che accoglie i clienti si presenta come un vero attentato glicemico con una varietà e una perfezione esecutiva dai mignon ai lievitati dolci e salati da appagare al solo imprinting visivo.
Nella vetrina a fianco un saggio dei classici di Fabbri nella produzione artigianale di torte, a cui si affiancano i prodotti stagionali come panettoni, colombe, dolci carnascialeschi, che di volta in volta hanno spazi dedicati.
Tiramisù
Senza soffermarsi su torte e preparazioni di alta pasticceria (un campione del mondo non lo è a caso), provate una semplicissima brioche (magari alla crema cotta al forno) e vi renderete conto di cosa significa l’arte dei lievitati che, come sanno gli addetti ai lavori, è forse il banco di prova più impegnativo per un professionista del settore.
La voglia di imparare (e di trasmettere ai giovani allievi, senza lesinare sui propri “segreti”) si ritrovano in ogni prodotto presente.
Una nuvola di piacere a pochi centesimi di differenza rispetto ad una semplice brioche, spesso surgelata, di un bar del centro. Provare per credere, la F… fa davvero la differenza!
Per informazioni: www.ginofabbri.com
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Alberto Lupini