Frasassi Experience 2022 emozioni da vivere a… cielo aperto
La “endless experience” permette di scoprire questo scrigno di biodiversità in provincia di Ancona, dove praticare sport all’aria aperta, concedersi piacevoli e rilassanti passeggiate e visitare borghi senza tempo
Dieci, cento, mille Marche. Tanti sono i volti di questa regione cosmopolita, che ha radici antiche. Una regione dalle tante sfaccettature e peculiarità capaci di sorprendere ogni tipo di viaggiatore.
Le Marche sono meravigliose ed insolite, per la varietà dei paesaggi, per gli Appennini umbro marchigiani che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare, per i tanti borghi antichi immersi nella storia e nell’arte e per le bellissime città che hanno dato i natali a personaggi del calibro di Giacomo Leopardi, Raffaello Sanzio, Gioachino Rossini, Federico II di Svevia e Giambattista Pergolesi, per citarne solo alcuni.
Regione da scoprire lentamente
Come è facile immaginare, dietro ogni collina si scopre un paesaggio inatteso come un fiume, una montagna, una scogliera a picco sul mare, un vigneto, una pagina di storia contrassegnata da un castello, una fortezza o un'abbazia. Per tale motivo, sono anche tanti gli itinerari studiati per scoprire borghi e città “palmo a palmo”, lentamente, in maniera “slow” come si dice oggi.
Frasassi Experience: alla scoperta di un territorio straordinario
Uno di questi è la Frasassi Experience: una serie di percorsi, di uno o più giorni, per “vivere” in modo piacevole e interessante questa terra incantata, dove si intrecciano storia antica, natura selvaggia, grandi vini e geniale creatività.
Una realtà particolarmente vocata a forme di turismo attivo “di prossimità”, grazie ad un ambiente selvaggio tutelato dal Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi che quest’anno celebra i 25 anni di attività. Le proposte sono fruibili tutto l’anno e combinano in modo equilibrato turismo, enogastronomia e cultura, tre ambiti strettamente collegati che, assieme, raccontano l’autenticità e la bellezza di una terra e la valorizzano in un’ottica esperienziale.
Il progetto a “tutto tondo” che si propone di trasformare ogni vacanza da queste parti, in un’esperienza memorabile tra natura, storia, arte e buona cucina, è stato messo a punto dall’Unione montana Esino-Frasassi assieme al Parco naturale regionale Gola della Rossa e Frasassi. Significativa anche l’adesione di operatori, associazioni e gruppi di promozione turistica e sportiva quali, ad esempio, Basecamp523, un neonato tour operator che si occupa di turismo lento, esperienziale e trasformativo, Cooperativa Happennines, Frasassi Skyrace, Frasassi Climbing Festival e Appennino Incoming. Quest’ultimo gruppo gestisce, tra l’altro, il polo museale di Santa Lucia a Serra San Quirico (An) che comprende la Cartoteca storica regionale delle Marche, il Museo Premio Ermanno Casoli e l’interessante Museo di storia naturale del territorio. Contiene anche un’ampia collezione di fossili che riporta alla luce una fauna ricchissima incastonata negli strati rocciosi. Un meraviglioso diorama ricostruisce l’ambiente marino in cui viveva, nel Giurassico superiore, l’Ittiosauro, il ritrovamento fossile più importante rinvenuto nel territorio del Parco.
Grand Tour delle Marche: ecosistema del bello e del buono
L’iniziativa s’inserisce a pieno titolo nell’ambito del Grand Tour delle Marche, un microcosmo di rare suggestioni che “spaziano” dalla bellezza di paesaggi incantati, alla magia dei borghi; dalle atmosfere della festa, al gusto delle ricette dimenticate.
Il Grand Tour, quest’anno articolato in 25 tappe, tocca buona parte del territorio regionale e si presenta come un ecosistema del bello e del buono fruibile attraverso la piattaforma www.tipicitaexperience.it. Una vera e propria “bussola digitale” che funge da riferimento permanente per gli amanti delle esperienze immersive, autentiche e genuine. Tutte accomunate dall’idea che «Il modo migliore per viaggiare nelle Marche è viverle».
Frasassi Experience: tra borghi, grotte e paesaggi straordinari
Si può allora scegliere tra facili escursioni, a piedi, in bici e a cavallo, lungo sentieri naturalistici straordinari, percorrere in mountain bike anche tratti impegnativi adatti ai più allenati; dormire in tende posizionate sugli alberi nel bosco; addentrarsi per circa un’ora e mezza nelle Grotte di Frasassi, dal 2017 Patrimonio mondiale culturale e naturale dell’Unesco; immergersi nella storia della miniera di zolfo di Cabernardi di Sassoferrato con una visita integrata a villaggio dei minatori di Cantarino e parco archeominerario; camminare lungo le storiche vie dell’antica città romana di Sentinum illuminate soltanto dai bagliori lunari.
E ancora: passeggiare per Serra San Quirico con la sua caratteristica struttura a forma di galea e le sue suggestive “copertelle”, camminamenti coperti di epoca longobarda che invitano ad un veloce viaggio attraverso secoli intrisi di storia, arte e cultura; esplorare il mondo della carta a Fabriano, città Creativa Unesco e percorrere le viuzze di Staffolo un comune rinomato per il Verdicchio. Conosciuto anche come Colle del Verdicchio è posto al centro della zona di produzione di questo vino elegante che, a seconda delle zone, può avere un gusto delicato oppure forte e deciso. Infine, concedersi soste gustose per assaporare i tanti prodotti del territorio.
Cantarino: ex villaggio di minatori oggi attrazione turistica
Il tour inizia da Cantarino (An), un villaggio costruito un centinaio di anni dalla Società Montecatini per alloggiare i minatori che lavoravano nella vicina miniera di zolfo di Cabernardi. Fino ai primi anni ’50 del secolo scorso è stata l’area mineraria più importante d’Europa: in quel periodo la manodopera occupata superava le 1400 unità e la produzione media giornaliera era di 870 tonnellate di minerale. Quando si arriva a Cantarino si nota subito la sua struttura particolare. Il punto centrale è una piazzetta su cui svetta un grande palazzo popolare di quattro piani. Da qui parte la stradina che arriva al parco minerario, una struttura museale a cielo aperto che fa parte del Parco nazionale dello zolfo di Marche e Romagna.
Inaugurato nel luglio 2015, si estende su una superficie di circa due ettari. Grazie a un minuzioso e complesso intervento di recupero, sono tornati visitabili alcuni manufatti che costituivano il nucleo operativo della miniera.
Lungo il tragitto si incontra l’imponente pozzo “Donegani” utilizzato per scendere nei livelli più profondi della miniera, i calcaroni, enormi vasche con un piano fortemente inclinato, destinate al deposito del materiale grezzo estratto dal sottosuolo e i forni “Gill”, manufatti in muratura di epoca successiva ai calcaroni, di cui avevano la stessa funzione, ma dotati di una tecnologia più avanzata.
Suggestivo anche il breve percorso, una cinquantina di metri, all’interno di una galleria di collegamento tra forni e calcaroni.
Perfettamente recuperato e percorribile anche il “piano inclinato”, ovvero la passerella di collegamento tra i due livelli dell’area, attraverso cui venivano sollevati e fatti transitare i vagoni carichi di materiale inerte.
Un altro “gioiello” tornato fruibile, oggi come sala polifunzionale è il deposito del gasolio, struttura di forma circolare che ospita anche mostre, conferenze e incontri. All’interno si trova anche la statua di Santa Barbara che in passato era collocata nelle viscere della miniera a protezione dei minatori.
Alla fine del percorso è pure possibile cenare, su prenotazione, all’interno della struttura per degustare le specialità che imbandivano le tavole dei minatori e delle loro famiglie nelle giornate di festa.
Grotte di Frasassi e Tempietto del Valadier
Nel Comune di Genga (An) si trovano la Gola e le Grotte di Frasassi, due meraviglie della natura. La prima, scavata dalle acque erosive del fiume Sentino, ha creato dirupi rocciosi e dato origine a un regno sotterraneo di ineguagliabile splendore: le Grotte di Frasassi. Un fantastico complesso ipogeo ricco di stalattiti, stalagmiti e laghetti cristallizzati che appaiono quasi all’improvviso lungo il percorso. La loro lunghezza complessiva è di circa 35 chilometri, con una parte aperta al pubblico e fruibile in due percorsi, uno turistico e l’altro speleologico più difficile ma sempre alla portata anche dei meno allenati.
Il percorso turistico prevede la visita a cinque “sale”. Si parte dalla Grotta del Vento e dall’Abisso Ancona, una enorme cavità fra le più grandi in Europa, alta 200 metri, larga 120 metri e lunga 180 metri che potrebbe contenere senza problemi il Duomo di Milano. Poi si passa ad ammirare, con crescente stupore ed emozione la Sala dei Duecento che prende il nome dalla sua lunghezza, appunto di 200 metri. A seguire il “Castello delle Streghe” o “Castello rosso”, in quanto caratterizzato da stalagmiti e concrezioni con sfumature rossastre, fino ad arrivare alle Sale dell’Orsa e dell’Infinito dove termina il tour.
A pochi chilometri dalle grotte, sempre nel territorio di Genga, merita una tappa il Tempietto del Valadier. Fatto costruire da Papa Leone XIII, nato in questo comune, è incastonato nella Grotta della Beata Vergine di Frasassi.
Il sentiero per raggiungerlo è lungo circa 800 metri ed è abbastanza ripido: però arrivati in cima ci si rende conto che ne valeva la pena, perché il tempietto è un luogo magico, di grande spiritualità, uno dei più interessanti delle Marche.
Fabriano: dal 2013 Città creativa Unesco
Frasassi Experience è anche il modo per compiere un viaggio nel tempo e nello spazio: quello per arrivare alle origini della carta filigranata di Fabriano.
Dei 10 comuni che compongono l’Unione montana dell’Esino Frasassi (Arcevia, Cerreto d’Esi, Cupramontana, Fabriano, Genga, Mergo, Rosora, Sassoferrato, Staffolo e Serra San Quirico), Fabriano è la realtà più conosciuta, soprattutto per la produzione della carta e per la filigranatura dei fogli, inventata dai mastri cartai del luogo negli ultimi anni del XIII secolo. La città marchigiana fa anche parte, dal 2013, dell’importante club delle “Città creative dell’Unesco” una rete di 250 municipalità a livello mondiale che hanno identificato la creatività e l’industria culturale come elementi strategici per lo sviluppo urbano sostenibile.
Fabriano sorprende per la ricchezza delle sue terre generose ed ospitali che a piene mani offrono i loro frutti e le loro bellezze dolci e selvagge, regalando attimi di pura emozione. Fra le cose che più affascinano è il continuo intreccio tra arte e storia, spiritualità e buona cucina che sicuramente valgono il viaggio.
Fra i tanti must spiccano il suggestivo centro storico di impronta medievale - con il Palazzo del Podestà (che si affaccia sulla Piazza del Comune), la Fontana dello Sturinalto, commissionata nel 1285 a Jacopo di Grondolo, il Loggiato di San Francesco, il Palazzo Vescovile e l’ottocentesco Teatro Gentile impreziosito da un sipario, opera del bolognese Luigi Serra – e le tante specialità enogastronomiche, tra cui il rinomato salame di Fabriano, presidio Slow Food ed il Verdicchio Doc.
Lo straordinario mondo della carta di Fabriano
Come si è detto è anche possibile fare un “Viaggio spazio-temporale nel fantastico mondo della carta”. Il modo più semplice è affacciarsi al laboratorio – workshop di Sandro Tiberi, un maestro cartaio che insegna a preparare la carta con i metodi di una volta senza però disdegnare anche le più moderne tecnologie. «Uno - come ha detto di lui il critico d’arte Vittorio Sgarbi - che non rinnega affatto il rapporto con l’odierno, anzi, lo cerca palesemente, sperimentando in laboratorio nuove applicazioni per tecniche antiche». I suoi lavori hanno dato un contribuito determinante al riconoscimento del titolo di Città Creativa a Fabriano da parte dell’Unesco.
Frasassi Experience: un milione di api in più sull’Appennino marchigiano
In concomitanza con il lancio della Frasassi Experience sono state liberate in Appennino circa un milione di api (quasi una per ogni marchigiano) per alimentare il futuro del pianeta. Questo è il riconoscimento del Grand Tour delle Marche al territorio per aver raggiunto e superato le 60mila azioni virtuose di risparmio di CO2, per contrastare il cambiamento climatico.
«Il progetto di rilascio delle api – ha spiegato Angelo Serri, direttore di Tipicità - nasce dalla collaborazione tra il Grand Tour delle Marche e AWorld, la app selezionata dalle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico. Un’intuizione promossa da Banca Mediolanum, project partner del Grand Tour delle Marche, come segnale e contributo concreto alla salvaguardia del pianeta attraverso un sistema misurabile di coinvolgimento collettivo orientato a favorire comportamenti virtuosi».
L’evento di rilascio si è svolto ad Argignano (An), una località a due passi da Fabriano, nell’azienda agricola di Luca Bianchi un apicoltore-agricoltore di 30 anni che in maniera appassionata, ha indirizzato la sua attività alla difesa del territorio ed alla tutela della sostenibilità. Con i nuovi 20 alveari, che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti, la sua azienda diventa ancora più un vero e proprio “santuario” della biodiversità e Luca diventa artefice e custode di tale patrimonio.
Un importante riconoscimento, che premia l’impegno di questo giovane agricoltore che “parla con le api” ma guarda lontano, molto lontano: per tutelare la biodiversità, contrastare i cambiamenti climatici e riuscire a cogliere il bello che la natura riesce ancora ad offrire… nell’interesse di tutti.
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Alberto Lupini