Franco Gallifuoco, dopo il menu in braille arriva quello video nella lingua dei segni
21 febbraio 2017 | 10:10
di Vincenzo D’Antonio
Franco Gallifuoco e la mamma Maria
Franco Gallifuoco ha appena stipulato un accordo con le Acli di Napoli per regalare ogni settimana un lunedì “speciale” ad una famiglia bisognosa. Selezione effettuata dall’Acli, con preferenza a nuclei familiari con prole in tenera età, il lunedì prima al cinema e poi una serata in pizzeria da Franco. Donare serenità, spensieratezza e buona tavola è atto nobile di cui Franco Gallifuoco, persona sensibile, è naturalmente capace.
Le novità, però, non terminano qui. Al menu in braille, già introdotto a maggio 2016, si affianca adesso una descrizione video del menu nella lingua dei segni sviluppato dall’Ens (Ente nazionale sordi) di Napoli. Tutto ciò, a beneficio di persone che patiscono disagi, è meritorio ordito a fronte di una trama che Franco sa tessere pazientemente e serenamente, forte e luminosa la vision: la qualità del suo operare.
Il locale ha riaperto da poche settimane, dopo un accorto restyling che lo ha ulteriormente valorizzato. L’obiettivo perdurante è sempre l’elevata bontà degli ingredienti. Attenzione massima, virtuosa in ciò la fattiva diligenza dello chef Gennaro Zannotti, sulla freschezza del pescato locale: ne esitano pietanze memorabili, pertinenti attualizzazioni della grande tradizione gastronomica partenopea. Lo chef, vantaggio non da poco, si giova in cucina della robusta esperienza della mamma di Franco, la signora Maria. La di lei sorella, zia di Franco, governa con notevole efficienza ed affabilmente, la sala. Prezzi di commovente onestà.
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Alberto Lupini