Filippo La Mantia al Mercato Centrale di Milano: un ritorno al passato

Il cuoco siciliano ha recentemente aperto il suo nuovo ristorante all'interno della struttura di via Sammartini. Si chiama “Oste/cuoco” e propone piatti e gusti della tradizione di La Mantia

04 aprile 2022 | 15:35
di Emanuela T. Cavalca

La cucina di Filippo La Mantia è vera, come quella di strada. Quale posto migliore per aprire un nuovo ristorante, se non al Mercato Centrale di Milano, inaugurato lo scorso settembre? 

Mercato Centrale di Milano: nascita ed idee

Il progetto Grandi Stazioni è partito anni fa nel 2014, prima a Firenze, Roma, Torino e poi a Milano. Tante le novità e le storie da raccontare dietro ci sono i volti dei 29 artigiani distribuiti su due piani, in uno spazio di oltre 4.500 mq, oltre a 200 mq di dehors, con ingressi dalla stazione e da via Sammartini/Piazza Quattro Novembre, aperto tutti i giorni dalle sette del mattino a mezzanotte. Uno spazio che offre al cliente botteghe del gusto, un mulino, un mercatino biologico, un laboratorio radiofonico, una scuola di cucina e un’area di eventi. Mercato Centrale è il soggetto unico a cui fanno riferimento tutte le attività di pianificazione, coordinamento e gestione di ogni progetto: individua le location, cura direttamente i rapporti con i proprietari degli immobili e realizza le infrastrutture, selezionando gli artigiani secondo i criteri della qualità e del legame con il territorio. Il management della società, inoltre, si occupa della gestione complessiva del Mercato, del coordinamento operativo, della comunicazione e promozione della struttura e dell’organizzazione di eventi culturali. Per sostenere i progetti di sviluppo, Mercato Centrale ha definito il riassetto societario con la costituzione di una Holding operativa, che a partire da settembre 2018 controlla tutte le strutture.

«Un investimento che ha comportato una spesa di diversi milioni - interviene Umberto Montano, presidente di Mercato Centrale - Per molti la pandemia è stata una disgrazia, ma ora finalmente ritorniamo a sorridere se pensiamo al nostro futuro. Il Pnrr prevede un grande investimento sulla linea veloce che collegherà Milano con Genova, ma non solo. Occorre essere pronti per ospitare il grande flusso di persone che in dieci anni raddoppierà. Il Mercato Centrale accoglie turisti, ma è anche aperto ai milanesi. Qui transitano circa 400mila persone al giorno, ma ne arriveranno sempre di più». 

Il ritorno di Filippo La Mantia 

Ed ora Milano avrà l’occasione di provare i piatti di Filippo La Mantia, palermitano doc, ma che ha scelto il capoluogo lombardo come rinascita. «Che bella persona e che grande storia quella di Filippo La Mantia - continua Montano - un amico che a pieno titolo si colloca fra i grandi professionisti del Nostro Paese. Il Mercato Centrale è fiero di annoverarlo fra i suoi artigiani migliori». Ciò che colpisce è il suo altruismo, infatti aveva cucinato per il personale dell’Ospedale Niguarda durante la pandemia. Non per nulla a dicembre ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro, il riconoscimento del Comune di Milano.

Con Filippo La Mantia al Mercato Centrale sbarca la Sicilia con i suoi profumi e colori. «Il Mercato è il luogo di aggregazione e di scambio, il luogo da cui sono partito e quello a cui faccio ritorno - racconta Filippo La Mantia - questa apertura rappresenta una grande scommessa, una sfida che ho deciso di cogliere. Il Mercato incarna alla perfezione le mie radici e racconta la mia filosofia, che ruota intorno allo scambio, al legame con la mia terra d’origine ma allo stesso tempo all’assenza di confini, soprattutto quando si tratta di creare». 

 

 

Tradizione e beneficenza 

La clientela troverà sempre i piatti tipici siciliani, come l’arancina e la caponatina, anzi proprio intorno a questa pietanza è legata una iniziativa a scopo benefico: per ogni piatto venduto La Mantia devolverà 1 euro alla Croce Rossa di Milano. «Dico sempre alla mia squadra, se siete in bianco e nero, non venite. Io sono positivo, ho scelto di chiudere il ristorante, che per un cuoco, come me, era un sogno, dopo ho cominciato a girovagare e pensare. Sono grato a vita a Milano e per questo progetto ho scelto questa città. In questo periodo incontrato tante persone, a volte inconcludenti, un giorno Piero Lissoni, il mio architetto di riferimento, mi ha portato al Mercato Centrale. Ne sono rimasto folgorato e così ho saputo che c’era uno spazio a disposizione. Qui ho trovato persone che sanno fare di tutto, come Gianni Fiore, che è rimasto qui tutta la notte, mettendosi completamente a disposizione prima dell’inaugurazione. Manca solo una motocicletta, perché vorrei ci fosse tre volte la settimana della musica. Qui è un posto dove il vicinato è fondamentale, perché nella vita bisogna condividere per convivere.  Ho avuto l’onore di avere come amico Gino Strada, che ho accompagnato in Sudan, così ho capito da lui che per avere bisogna dare. Insieme all’architetto abbiamo recuperato gran parte dei mobili del ristorante precedente», racconta Filippo La Mantia, mentre mostra uno splendido tavolo rotondo.

Qua e là vedi oggetti teste, pigne in ceramica di Caltagirone, quadri e una splendida fotografia della Madonna in bella vista, quasi a protezione del locale.  È opera di una nota stylist con cui Filippo ha collaborato. «La brigata è fatta di giovani a cui ho dato carta bianca, continua Filippo, ma ho fatto arrivare uno chef di Palermo che sta facendo loro un po’ di scuola sulla tradizione siciliana». A fianco di La Mantia in cucina troviamo Michele Marrone, che lo aiuta ad elaborare un menu tutto siciliano, come gli spaghetti alla Norma, il pesto di pistacchio e carciofi fritti, l’arrosto panato e falsomagro “aggrassato” alla palermitana… «Aglio, cipolla e scalogno li ho aboliti dalla mia cucina, ma si può cucinare senza soffritto senza problemi. La mia è una cucina ripetibile anche a casa», conclude.

Mercato Centrale 
Via Giovanni Battista Sammartini, 2, 20125 Milano MI
Tel 02-37928400
mercatocentrale.it/milano/

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Alberto Lupini


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