Ezio Gritti torna nella sua Bergamo «Il mio ristorante, elegante ma familiare»
25 novembre 2016 | 17:25
di Marco Di Giovanni
Giorgio Gori ed Ezio Gritti
Un'anteprima oggi, 25 novembre, prima dell'apertura ufficiale l'1 dicembre, ci ha permesso di dare un'occhiata in solitario alla location e alla passione che, palpabile nell'aria, pervade le cucine del ristorante. Emozionante per lo chef, ma anche per i presenti, l'inaugurazione. È intervenuto, tra gli altri, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, con lui la stretta di mano prima, il taglio del nastro rosso dopo.
E finalmente uno sguardo al locale. Una terrazza con vista sul centro di Bergamo, unica in città. E all'interno, la magia compiuta dell'architetto Silvia Vavassori, che è riuscita a creare proprio l'ambiente che lo chef aveva in mente: «Un locale chic, elegante, ma che non faccia paura alle persone, sobrio, che invogli ad entrare, e non scoraggi il cliente solo perché indossa un paio di jeans». Un locale per tutti, uno spazio di alta cucina dedicato alla gente di oggi.
Mattia Agazzi (sous chef)
Anche i piatti di Ezio vogliono essere per tutti. Piatti che rappresentano l’Ezio Gritti di adesso, insieme a quello di ieri, perché tradizione e innovazione possono dare il meglio, solo se fortemente connesse. Dentro le sue creazioni ci saranno identità, quella che rappresenta l'uomo, il cuoco, la sua storia e la sua idea di cucina; la semplicità, quella che si ispira al territorio senza dimenticare l'esperienza; il gusto estetico, quello senza fronzoli, che non stanchi o spaventi il cliente; il territorio, quello che sta dentro al cuore dello chef e che immancabilmente verrà trasmesso ai suoi commensali.
«Non è importante trasmettere ai clienti delle ricette. Loro avrebbero solo delle copie, le saprebbero ripetere. Io voglio insegnare loro la materia prima, come trarre da essa il meglio per creare poi un piatto». Niente pensieri aggrovigliati per Ezio Gritti: «Per me la cucina si qualifica in tre tipologie: buona, discreta e ottima. Io non voglio ammaliare, non voglio che i miei clienti sappiano per forza destrutturizzare un piatto, mi basta riescano a qualificarlo secondo queste tre tipologie di cucina».
Anche la cantina, comunque fa la sua bella figura e si allinea con l'intera filosofia del locale. Fine sommelier ed esperto di vini, Ezio Gritti promette anche una cantina che non farà rimpiangere la storica proposta de l’Osteria di Via Solata: etichette italiane, d’Oltralpe e ovviamente anche qui, tanto, tanto territorio. Lo staff, infine, giovane e bergamasco doc, vedrà otto persone muoversi tra i fuochi e cinque in sala.
Lo chef
Ezio Gritti, nasce a Bergamo il 30 dicembre 1958. Autodidatta, sin da ragazzino, sviluppa il piacere del gusto e nel 1984 esordisce in cucina. Dopo alcune esperienze che ne affinano arte e stile, nel 1997 approda definitivamente alla celeberrima Osteria di Via Solata, sino a conseguire la stella Michelin nel 2005. Nel 2013 coglie la sfida oltreconfine, spingendosi sino all’isola di Bali, dove apre Solata Restaurant. Oggi invece nasce il Ristorante Ezio Gritti, situato in una delle zone più belle di Bergamo bassa: in pieno centro, a fianco del Sentierone, storica passeggiata bergamasca, il ristorante propone una cucina raffinata, dai sapori semplici e riconoscibili e con grande interesse al territorio.
La brigata
Ristorante Ezio Gritti
piazza Vittorio Veneto 15 - 24122 Bergamo
Tel 035 246647
www.ristoranteeziogritti.it
info@ristoranteeziogritti.it
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