Decimo Scalo, a Caserta una perla da scoprire in omaggio alla pizza
Nella città capitale del piatto più apprezzato al mondo, spicca questo indirizzo gestito da Vittorio Vespignani. L'impasto e la qualità delle farine scelte fanno la differenza
Al centro del centro storico di Caserta, sorta di vicolo né stretto e né corto, a pochi passi dalla Reggia Vanvitelliana, discreto, di sobria eleganza, una sala con tavoli ben distanziati, pizze di alto livello: siamo a Decimo Scalo. Conduzione di coppia, con il patron Vittorio Vespignani nel backstage a fare pizze squisite, ognuna delle quali è spiccatamente signature, e la moglie Maria a sovraintendere il governo di una sala sempre piena: tanti i clienti abituali e tanti anche i turisti. Sono pizze no frills: senza fronzoli.
Il loro soddisfacente esito è la semplice risultante di un processo che nasce da un delicato e morbido impasto che emana fragranza, determinante ovviamente l’utilizzo di farine di alta qualità. Processo che prosegue con l’antica arte dell’ammaccare: il panetto che diviene disco. Qui è disco solare, del colore ambrato del sole all’imbrunire. Ci si accomoda: schietto e garbato il servizio, espletato da persone cortesi.
Pizze a spicchi con antipasto originale
In attesa della pizza, che poi diverranno pizze degustate a spicchi, a ben conciliare quanto diverrà esperienza molto bella, una deliziosa Montanara fritta il cui grazioso e gradevole topping è costituito da foglioline di basilico, Parmigiano Reggiano Dop e Pomodoro San Marzano Dop.
Bene accettando il suadente consiglio di Vittorio, la prima pizza che ci perviene in degustazione è Mammà, in pratica più che una pizza, una focaccia fritta e ripassata al forno. In uscita forno, ragguardevole e sostanziale apporto di vellutata di pomodoro arrosto saltato con capperi di Salina, olive di Gaeta, origano di Salina presidio “Slow Food”, aglio rosso di Nubia, Mozzarella di Bufala Campana Dop, basilico e alici di Cetara.
A seguire, la pizza Tre Pomo, laddove i tre pomodori sono il pomodoro rosso semi dried, la pacchettella gialla del Piennolo e il pomodorino con il pizzo di Corbara. A completare il topping, la Mozzarella di Bufala Campana Dop, il basilico e l’olio evo Fontana Lupo franto appositamente per Decimo Scalo; in uscita forno, spolverata di Conciato Romano.
A concludere il trittico, la pizza Alifana, con cipolle di Alife stufate con fusello di vitello primo taglio e fiordilatte. In uscita forno: estratto di carote e mela annurca e scaglie di Parmigiano Reggiano Vacche Rosse 30 mesi.
Tecnica e abbinamenti azzeccati
Evidenti i signature cui sui faceva cenno: la grande tecnica di Vittorio e la sua fervida coerenza nel perseguire l’obiettivo di deliziare i suoi clienti non giocando su toni tenui, bensì ricercando e sviluppando aromi e sapori decisi.
Palese ed apprezzata la maestria che Vittorio ha anche quando alcuni ingredienti del topping necessitano di pregressi momenti di cottura prima dell’infornata. In appropriato calice una sorprendente birra artigianale locale bene intervalla i morsi con i sorsi. Tale sontuosa degustazione di pizze vede dolce compimento, a suggello di esperienza squisita, con l’originale dessert costituito da una Mela Annurca Igp con miele di castagna e zucchero a velo.
Cosa dire di Decimo Scalo? Una perla preziosa nel non disadorno scrigno di una città che sia in pieno centro che nelle sue frazioni, per non parlare di famose chicche presenti in provincia, ben merita il recente appellativo di città della pizza.
Decimo Scalo
via Sant’Agostino 10 - 81100 Caserta
Tel 0823 1870201
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Alberto Lupini