DaDa in Taverna Moriggi: va in scena l’avanguardia
Rinasce a Milano un locale storico, in equilibrio tra ieri, oggi e domani. DaDa, un doppio "moto da luogo". Una carica vitale che pesca nella tradizione. Così si declinano linea gastronomica e bere miscelato
Nel cuore di Milano, quello della Milano romana di via Morigi, ha ripreso a pulsare quello che oltre un secolo fa è stata prima un’osteria per mescita vino, poi, fino all’altro ieri, la Taverna Moriggi, oggi rinata sotto l’insegna DaDa in Taverna Moriggi.
Un percorso compiuto
Un percorso in apparenza tortuoso, ma che forse è giunto a compimento. DaDa , un po’ stravagante, con quella sua anima naturalmente vintage, lo è sempre stato. Lo stile provocatorio degli artisti Dada inizia con il nome, che per una svista viene registrato con una doppia ‘g’, Moriggi, mentre la strada che lo identifica e lo accoglie ne ha solo una. Anche il giorno dell’inaugurazione, l’11 settembre 2021, suona come una spinta in avanti, un futurismo che trasuda dall’ambiente – soffitto a cassettoni, colonne, cotto, mattoni crudi, cucina a vista – dal bere miscelato e dalla linea di cucina. Insomma, un locale in equilibrio tra ieri, oggi e domani. DaDa, un doppio moto da luogo.
Pranzo della domenica
All’ingresso un lungo banco bar, invitante. Alla sue destra la sala bistrot e di spalle quella ristorante. Al piano inferiore si apre la taverna che è sempre esistita, utilizzata in passato come cantina e magazzino. Volta a botte in mattoni con strati di epoca romana, accoglie un lungo tavolo di legno da 16-18 coperti, oggi solo dedicato a famiglie o a gruppi omogenei. In futuro, nel post pandemia, svelerà la sua essenza di desco sociale. La formula? Buona gastronomia e calore di famiglia. Intimità che già oggi si respira con il Pranzo della Domenica, non un brunch, ma menu fisso a 25 euro, bevande escluse. Acqua però compresa. Qui è gratis: offrirla agli ospiti è un concreto segno di accoglienza, oltre a essere un apprezzato guizzo dadaista.
Interpretazioni in libertà
Oggi una settantina di coperti complessivi che, si spera a breve, a regime saranno circa centoventi. La filosofia della gastronomia è messa in pratica dai due soci Giuseppe Davide La Grotteria e Paolo Anzil, con alle spalle un’esperienza a Canneto sull’Oglio (Mn), Dal Pescatore, con la famiglia Santini. Menu stagionale per la cena e diverso ogni giorno a pranzo. Una linea che si ispira alla tradizione e la interpreta in libertà. Emblematico l’antipasto “Mi scusi Chef, le ho rubato il piatto” – Omaggio a Nadia Santini (terrina di pomodoro piccadilly e basilico, melanzane fritte e olio extravergine del Garda). Di rilievo anche “Milano anni ‘80” che inverte la struttura del riso ”giallo” con il Vialone Nano mantecato al beurre blanc di Champagne che sovrasta il fondo di zafferano ma ne è decorato dalle sue sfere, un biondo caviale.
Bere miscelato di pensiero
“Dada, voce del verbo ristorare”, come recita il biglietto da visita, è la declinazione di un food d’avanguardia, così come la lista dei cocktail , tutt’altro che piatta. Tra le proposte del barman Riccardo Campagna ecco Più Negroni (Beefeater Gin, Carpano Classico, Ramazzotti il Premio, Bitter Campari, Angostura Bitter) e il sintetico, futurista, Fernet & Soda.
DaDa in Taverna Moriggi
via Morigi 8 - 20123 Milano
Tel 02 36755232
Chiuso il lunedì
dadaintaverna.com
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Alberto Lupini