Da M/A a Torino per gustare la pizza al padellino e altre specialità

M/A sono le iniziali dei nomi dei coniugi Capolongo, proprietari del locale sito in via Corte d’Appello 2, in una posizione strategica dove si concentra la movida del capoluogo piemontese

13 novembre 2022 | 12:30
di Piera Genta

M/A Cucina e Padellino, dove la sigla M/A sta per le iniziali dei nomi di Antonio Capolongo e della moglie Miriam Morrone, è un locale torinese dove si può gustare la tipica pizza al Padellino e altre specialità sabaude del capoluogo piemontese. Il locale di via Corte d’Appello 2 si trova in una posizione strategica, centrale, a ridosso di Palazzo di Città, ai margini del Quadrilatero Romano senza esserne inglobato e soprattutto senza sposarne la filosofia di locale mordi e fuggi”.  Piano terra e primo piano, moderne e curate, modaiole e accoglienti, le salette trasmettono intimità e la mise en place, nella sua essenzialità, denota l’attenzione ai particolari.

La proposta culinaria di M/A 

La proposta non poteva che essere un amalgama delle terre dei titolari con la Sicilia e il Piemonte che fanno la parte del leone. Miriam si divide tra la famiglia e l’arte bianca: pasticceria e pasta fresca sono le sue specialità. Antonio è in cucina, Davide in sala e per completare la squadra, Aldo Menduni al forno della pizza.  

Pizza rigorosamente al padellino, una tradizione proprio di Torino, fino agli anni Ottanta era l’unica tipologia di pizza presente in città, si poteva gustare in piccoli locali che ricordavano le farinaterie di Genova. Ed infatti la farinata veniva servita proprio prima del padellino. Oggi il padellino sta attraversando un nuovo gradimento con proposte più contemporanee. Da M/A la pizza al padellino viene proposta solo la sera in tutte le sue varianti, mentre a pranzo ne viene preparata una sola che cambia quotidianamente.

La pizza al padellino, specialità di M/A 

Nostalgica della pizza al padellino, quella gustata da M/A è veramente fantastica: dall’impasto con farine Petra selezionatissime, un lievito madre curato con amore da 19 anni, 36 ore di lievitazione ed ingredienti scelti con estrema attenzione, perché Antonio è intransigente sulla provenienza e la qualità delle materie prime.  La mia preferita Cantabrico, una riduzione di datterino giallo con aglio e basilico, fior di latte del caseificio Beneduce della zona di Napoli, olive taggiasche ed acciughe del Cantabrico di Angelo Parodi, servite a parte nella sua scatoletta! Ma le varianti sono veramente tante, tutte da provare secondo lo stato d’animo della serata. 

Della cucina ne parleremo in un’altra occasione, ma la battuta al coltello di Fassona, servita al tavolo vicino, era veramente invitante. La carta dei vini è ancora in divenire ma permette già di passeggiare tra le cantine del Piemonte, anzitutto, con qualche altra etichetta della Penisola.

M/A cucina e padellino
Via Corte d’Appello, 2 – Torino
Tel. 011 282964

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