Da Bergamo a Brescia a caccia dell’olio buono
Gastronomia, cultura e territorio sono sempre più ricercati in vacanza e non solo. Ecco cinque indirizzi nelle province di Bergamo e Brescia dove poter conoscere, degustare e acquistare olio Evo di Lombardia
Nel 2021 un turista su due ha scelto una meta che fosse anche un’esperienza enogastronomica. Una schiera di viaggiatori golosi destinata ad aumentare, se si pensa che il numero nel 2011 era di un turista su cinque. Gastronomia, cultura e territorio, dunque, valori legati a doppio filo dalla biodiversità che sempre più incuriosisce il turista responsabile. Un target che trova nella Lombardia orientale una zona d’eccellenza, anche quando si parla di olio Evo: dalle città d’arte al frantoio, dalle passeggiate negli uliveti alla degustazione guidata, l’indotto potenziale è altissimo e East Lombardy può in tale senso intercettare un viaggiatore evoluto anche in un’ottica esperienziale. Ecco cinque indirizzi nelle province di Bergamo e Brescia dove poter conoscere, degustare e acquistare olio Evo di Lombardia.
L’avvento dell’oleoturismo
Le recenti linee guida per l’esercizio dell’attività oleoturistica emanate dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il ministro del Turismo, a metà febbraio scorso (fonte Gazzetta Ufficiale) segnano l’inizio di una nuova fase per il turismo, con l’avvento dell’oleoturismo. Attività intesa, si legge nel documento ministeriale, come “conoscenza dell'olio d'oliva espletata nel luogo di produzione, attraverso le visite nei luoghi di coltura, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni aziendali dell'olio d'oliva, anche in abbinamento ad alimenti, nonché le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell'ambito dei luoghi di coltivazione e produzione”.
Conoscenza, prodotto e territorio, dunque, sono i valori sui quali investire oggi, al pari di quanto da decenni si fa sul vino, il cui comparto produttivo si è definitivamente affermato anche come volano per il turismo (un esempio virtuoso in tal senso è stata la Franciacorta). Ed è così, aprendo una stretta collaborazione tra produttori, prodotto e operatori che a vario titolo operano sul territorio, che anche l’olio Evo – alimento cardine della dieta mediterranea, patrimonio Unesco – può divenire sinonimo di una zona a esso vocata, anche nella prospettiva quanto più attuale di marketing territoriale.
La Lombardia orientale perfetta per il turismo dell’olio
In questo scenario il turismo dell’olio trova terreno fertile per futuri importanti sviluppi nel nostro Paese. In particolare, in quelle regioni come East Lombardy dove è possibile ospitare turisti e clienti nelle aziende olivicole e far vivere loro un’esperienza a 360 gradi, in nome dei valori che il progetto stesso di East Lombardy incarna: sostenibilità e rispetto della biodiversità e delle condizioni di vita e salute degli animali. Parliamo in particolare delle due eccellenze locali: le olive del Garda che nascono in un territorio ricco, tra laghi e montagne, con l’olio del Garda Dop e le olive da ulivi sulle incantevoli rive del lago d’Iseo e nei paesi limitrofi, con l’olio extravergine di oliva Dop Sebino. Raffinati olii prodotti grazie all’azione delle acque del lago che accumulano calore e umidità in estate e li restituiscono in inverno, creando un microclima particolarmente mite. Questa favorevole condizione, unita alla fertilità dei suoli di origine morenica, ha consentito lo sviluppo dell’olivicoltura sin dall’antichità.
L’oleoturismo spinge la filiera a ragionare con politiche commerciali innovative, non più rivolte alla sola vendita allo scaffale (dove spesso prevalgono le logiche del prezzo), ma dirette al consumatore per trasmettere il gusto, la storia e il valore della biodiversità degli oli Dop e Ipg. Questo è quello che accade per alcune delle realtà aderenti a East Lombardy che hanno fatto dell’olio, come del vino, un nuovo volano per il turismo nella Lombardia orientale.
Da Bergamo e Brescia un tour nella Lombardia dei frantoiani
Sul territorio lombardo convivono una forte tradizione culinaria e un patrimonio artistico e culturale unici, due premesse fondamentali per qualsiasi strategia di turismo gastronomico. Fondamentale sarà saper promuovere l’oleoturismo come attività turistica che coniuga la qualità del prodotto con la conoscenza del produttore e del territorio di produzione. I distretti produttivi possono dare vita a veri e propri “poli turistici” dedicati, con proposte interessanti e complete che coniugano arte, paesaggio e produzione olivicola: nuovi percorsi museali, passeggiate naturalistiche negli oliveti, visite in frantoio e nelle aziende, degustazioni guidate, tour esperienziali nel periodo della raccolta e molitura. E da Bergamo e Brescia parte un tour nella Lombardia dei frantoiani attenti alla terra, a una coltura sostenibile e a una produzione che rispetti l’oliva e le sue qualità organolettiche.
Vi proponiamo alcune esperienze da poter vivere nelle province di Bergamo e Brescia in questi mesi estivi, tra proposte e pacchetti pensati per attrarre turisti anche negli altri mesi dell’anno e non solo nel periodo della raccolta e molitura.
BERGAMO
Azienda Agricola Il Castelletto (Scanzorosciate)
Visite con degustazione nelle colline del Vescovado
Immersi nel verde delle colline del Vescovado, l’azienda è situata esattamente nella frazione di Tribulina, zona di produzione del famoso Moscato di Scanzo. La particolare posizione geografica invita quasi a definirla una splendida terrazza sulla Pianura Padana abbracciata dall’imponente catena degli Appennini. I vigneti e gli oliveti fanno da corona alla villa padronale, antica fortificazione del XIV secolo della famiglia Ginami, Signori anche del Castello di Gromo in Val Seriana. La tenuta è aperta tutti i giorni a luglio e ad agosto per visite con degustazione, per gruppi di almeno 10 adulti, alle 17 e alle 20 per una durata di circa 2 ore. Elena Lussana, anima commerciale dell’azienda di famiglia, commenta: «Nella cornice paesaggistica dell'azienda agricola Il Castelletto, vi accoglieremo, facendo di fare una visita all'oliveto e al frantoio delle olive (unico nella provincia di Bergamo). A seguire vi porteremo alla scoperta del mondo dell'Olio Extravergine di Oliva, facendo un mini corso di degustazione. A concludere, sotto il porticato settecentesco della villa, assaggeremo i vari olii abbinati a diverse bruschette». Possibilità di formulare esperienze ad hoc personalizzando le visite.
Società Agricola Alba (Lovere)
Aperitivo nell’oliveto
Alba nasce nel 2007 dalla passione di nonno Renzo e dall’idea di papà Mauro, accomunati dal desiderio di fare conoscere Lovere e il suo territorio attraverso il gusto, con l’intento di promuovere e valorizzare un olio extravergine Dop che rispecchia in pieno le peculiarità climatiche e morfologiche della zona. L’oliveto è interamente esposto al sole dall’alba al tramonto ed è allietato dalle piacevoli e protettive brezze lacustri, che permettono di sviluppare un microclima ideale per l’olivicoltura. Le piante, allevate a vaso policonico e dotate di impianto di irrigazione a goccia, sono alloggiate su antichi terrazzamenti in pietra a secco affacciati sul lago d’Iseo, dove la raccolta è difficoltosa e non può essere fatta che a mano. A riprova dell’attenzione al territorio, dal 2007 tutta la produzione è certificata DOP Laghi Lombardi-Sabino. L'esperienza ha inizio con un aperitivo di benvenuto, per passare poi a un giro in azienda durante il quale viene raccontata la produzione di oliva e di olio, seguita dal racconto della trasformazione. Si partecipa poi a una piccola lezione dedicata alla fisiologia dell'olivo e alla composizione organolettica del prodotto.
BRESCIA
Azienda Agricola Leonardo (Sale Marasino)
Passeggiata nell'oliveto con degustazione Olio del Sebino Dop biologico
L’affascinante paesaggio che ispirò Leonardo da Vinci per la Monnalisa è un teatro naturale perfetto per scoprire l’olio Evo che si fregia della Dop Laghi lombardi Sebino. Elisa e Nadia portano avanti il lavoro iniziato dal nonno attraverso un’agricoltura biologica certificata, con la massima attenzione per la salute della terra. «L’azienda ospita un piccolo gregge di pecore Suffolk, ottime “falciatrici” e “concimatrici” naturali! La filosofia aziendale si basa sul legame con il territorio, percepibile anche nel logo, recante un castello e un’onda: il primo rappresenta il luogo in cui è ubicata l’azienda, che in passato ospitava un castello, il secondo, la forma delle Gole di Sale Marasino. Una passeggiata nell’uliveto per conoscere le origini di questo territorio e il perché, a una latitudine così a nord, possa nascere un olio EVO tutto da scoprire». Fanno sapere le sorelle Elisa e Nadia che durante la degustazione vi guideranno con passione nel loro mondo, tra storia, cultura e natura.
Cooperativa Agricola San Felice del Benaco (San Felice del Benaco)
Happy Hour in frantoio
Un appuntamento settimanale fisso per la Cooperativa Agricola San Felice del Benaco, ma solamente durante la stagione estiva. «Gli Happy Hour in frantoio sono ormai un appuntamento consueto che riproponiamo anche quest'anno visto il successo delle precedenti edizioni ogni mercoledì di giugno, luglio, agosto e settembre. Tutti i nostri visitatori in questa occasione possono entrare in frantoio e, accompagnati da una guida, scoprire da vicino l'arte della produzione dell'olio extra vergine di oliva e vedere dove nasce il prezioso olio Garda Dop. Al termine della visita è prevista la degustazione guidata dei nostri oli, delle nostre olive biologiche e dei patè di nostra produzione, accompagnati da formaggi locali e da una selezione di vini della Valtenesi», fa sapere il responsabile Pierpaolo Vezzola. I posti son limitati ed è possibile prenotare telefonando allo 036562341 o andando su calendly.com. Le visite si svolgeranno in italiano, inglese e tedesco al costo di 10 euro a persona.
Frantoio Manestrini (Soiano del Lago)
Esperienze in frantoio per l’estate 2022
L’azienda oggi è guidata da Nicoletta Manestrini, figlia di Egidio e assaggiatrice professionista. Nel marzo 2021 Nicoletta ha preso parte in qualità di Presidente a un nuovo e ambizioso progetto: la creazione del Movimento Turismo dell’Olio Lombardia per promuovere l’olio turismo della regione. Ha portato una nuova e fresca visione imprenditoriale, mantenendo inalterati i valori e il cuore dell’azienda: l’alta qualità dei prodotti, il forte legame con il territorio, la volontà di migliorarsi ogni giorno. Nell’estate del 2020, nonostante le sfavorevoli condizioni e le numerose difficoltà del periodo, Nicoletta ha intrapreso una nuova avventura, decidendo così di aprire un Oilbar&Bistrò presso la sede del frantoio. Tante sono le iniziative e gli eventi organizzati presso l’Oilbar per la stagione 2022: picnic tra olivi, brunch domenicali, aperitivi e speciali serate con musica dal vivo. Quest’anno il Frantoio Manestrini è rientrato tra i finalisti della categoria Frantoi nel Concorso Nazionale Turismo dell’Olio organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in collaborazione con Roberta Garavaglia, Amministratore Delegato di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo). Nicoletta spiega: «Il frantoio è il luogo di produzione dell'olio, è sempre stato visto come mero luogo produttivo da chi non lo ha mai visitato. In realtà le visite in frantoio con le degustazioni di olio oppure i picnic sotto gli ulivi, degustando cibi preparati con l'olio stesso, trasmettono tutte le emozioni del frantoiano: la passione per il territorio, il lavoro e il prodotto olio. L'olio extra vergine di oliva racchiude tutte le caratteristiche del territorio in cui nasce: è un tutt'uno con esso e ne è l'espressine massima che si può godere attraverso i sensi».
Una curiosità
Ecco dove e come si inserisce il crescente appeal dell’extravergine e delle Dop e Igp. Una rilevanza particolarmente strategica hanno assunto le linee guida con la crescente domanda di olio extravergine di oliva a livello globale. Il Covid, infatti, ha contribuito a raggiungere un vero e proprio record storico dei consumi di olio di oliva (3,1 milioni di tonnellate nel 2020, stime Coi).
I vari lockdown hanno costretto le persone a consumare i pasti prevalentemente a casa. All’aumento della domanda è corrisposto anche una nuova attenzione verso la qualità e l’eccellenza. Un nuovo modello di consumo che coniuga la voglia di riscoprire il cibo sano e genuino e, al tempo stesso, di conoscere il territorio di produzione, è entrato in modo prepotente nelle abitudini di tutti, con una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori che si informano sulla filiera produttiva e compiono scelte premianti per la trasparenza e la qualità.
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Alberto Lupini
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