Cittaslow d’Acqua Dolce, le comunità di fiume si incontrano
Primo Summit internazionale a Polesine Zibello (Pr) il 23 giugno per allargare gli orizzonti e fare il punto con i centri aderenti. Il movimento oggi è presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete in 33 paesi
Polesine Zibello (Pr) ospita il 23 giugno il 1° Summit internazionale delle Cittaslow d'Acqua Dolce. È un’occasione per ribadire la filosofia del movimento fondato nel 1999 a Orvieto (Tr) impegnato per la valorizzazione dei territori e delle comunità di fiume. Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.
Numerosi i progetti e le collaborazioni da sviluppare
«Il Summit rappresenta un passo significativo per la nostra associazione – spiega il presidente Cittaslow, Mauro Migliorini – È un’opportunità per allargare gli orizzonti e allo stesso tempo fare il punto con i Comuni aderenti. Sono tanti i progetti e le collaborazioni in cantiere, senza contare le new entry che danno nuova linfa a tutto il movimento». E il sindaco della Cittaslow di Polesine Zibello, Massimo Spigaroli, ribadisce: «La cultura del grande fiume connota indelebilmente la Bassa Parmense, terra che promuove il turismo naturalistico di fiume, la ciclabilità assieme ai tesori della enogastronomia che fanno grande e unica la "food valley" parmense. Il Culatello di Zibello caro a Giuseppe Verdi e a Giovannino Guareschi è il prodotto principe della nostra terra: il summit è l'occasione per condividere a livello internazionale le opportunità di un rinnovato sviluppo sostenibile slow». All’incontro parteciperanno diverse Cittaslow da tutto il mondo, da Cina, Polonia, Germania e Turchia.
Il fascino di Polesine Zibello e Salorno
La scelta della sede per il Summit dedicato alle Cittaslow d’acqua dolce non è casuale. Tra i comuni Cittaslow, infatti, Polesine Zibello, situato nella bassa parmense, si sviluppa tutto lungo il corso del fiume Po, che divide di fatto il comune nelle due località che lo compongono. Da un fiume all’altro. Salorno, comune Cittaslow in provincia di Bolzano, è strettamente legata al corso dell’Adige e la famosa Chiusa di Salorno ne è la conferma. Nei pressi del paese, dove la valle dell’Adige si restringe, la chiusa ha costituito una barriera simbolica dividendo quasi in due il territorio. Oltre al fiume, Salorno è caratterizzata dalla cascata del rio Tigia, imponente per la sua altezza di ben 68 metri.
Massa Marittima e il lago cristallino
Di Cittaslow in Cittaslow, immersa nella Maremma toscana, Massa Marittima è caratterizzata da boschi di macchia mediterranea, vigneti e oliveti ed è la porta di accesso al Geoparco Unesco delle Colline Metallifere. Ma la sua particolarità, parlando di acque dolci, è il suggestivo laghetto dell’Accesa, ambiente particolarmente interessante, protetto dalla legge regionale toscana. È un bellissimo lago di appena 14 ettari con una profondità che arriva a 50 metri, che ha dato origine a numerose leggende popolari. Il fondale di sabbia chiara e le sorgenti sotterranee rendono l’acqua cristallina.
La Palude di Castelbeltrame
Tra i comuni Cittaslow in cui l’acqua dolce riveste un ruolo importante c’è Casalbeltrame (No), in Piemonte. L’abitato conta poco meno di 1.000 persone, ma il territorio ospita un habitat unico nel suo genere grazie alla Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame. L’area protetta è l’ambiente ideale per numerose specie di uccelli acquatici stanziali e nidificanti ed è fondamentale per lo studio delle migrazioni.
La Valle dei Mulini in Cilento
L’acqua qui era protagonista un tempo, quando con la sua forza alimentava i mulini. Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, più precisamente a Stio (Sa), Cittaslow con poco meno di 900 abitanti. Meta ideale per chi ama il turismo culturale e l’ecoturismo, grazie alla ricchezza di risorse ambientali, storiche e artistiche. Tra le attrazioni più apprezzate c’è proprio la Valle dei Mulini, uno tra i siti di archeologia rurale più importanti della provincia di Salerno. Un sentiero di due chilometri parte dal centro e, costeggiando il fiume, permette di raggiungere e ammirare i resti di antichi mulini un tempo alimentati ad acqua. Un percorso tra storia e natura con poco più di 400 metri di dislivello per ammirare anche flora e fauna del posto, oltre alle opere realizzate dall’uomo.
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Alberto Lupini
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