Cammino Slow, tutti a piedi sui sentieri delle città d’Italia
Il progetto è di Cittaslow, sodalizio che raggruppa borghi e città, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita puntando su lentezza positiva, economia circolare, sostenibilità, cultura e giustizia sociale
Escursioni e trekking, cammini lungo le antiche vie, nordic walking, mountain bike ed equiturismo, skyrunning e passeggiate meditative. Sono soltanto alcune delle esperienze di Cammino Slow, progetto all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale, che mette insieme turismo, lentezza e territorio e che permette di scoprire, attraverso il circuito, ambienti sconosciuti e di pregio, paesaggi tra i più interessanti e che fanno parte della rete internazionale Citta slow.
Cammino slow: a passeggio per le cittaslow
Le escursioni sui sentieri e le vacanze salutistiche sono ogni giorno più popolari che mai. Escursionismo, trekking, i cammini lungo le antiche strade, nordic walking, skyrunning, mountain bike, equiturismo, sono tutti inclusi nei "viaggi di meditazione", così come nei ritiri yoga, a contatto con elementi naturali. Tutte queste attività all'aria aperta sono perfettamente coerenti con i principi e i valori di Cittaslow: il tempo di mettersi gli scarponcini o le scarpe da outdoor! Lentamente.
Cammino Slow in Italia
Ecco alcune delle proposte di Cammino slow
- Sentiero Italia - Link
ACQUAPENDENTE
- Trail flower - Download PDF
CISTERNINO
- Monti Comunali Trail - Download PDF
- Marinelli Trail - Download PDF
- Monte Castel Pganao Trail - Download PDF
- From Monte Pizzuto to Geological site - Download PDF
- Monte Specchia Cirasuolo Trail - Download PDF
CHIAVENNA
- TRAIN BIKE VALCHIAVENNA
- Via Spluga Slow - Image
- Via Spluga Con Gusto - Image
- A spasso tra i borghi - Image
- Bike Valchiavenna
MORIMONDO
- La via Francisca del Lucomagno - Download trail card
SALORNO
- Bike excursions - Download trail card
- Excursions Bassa Atesina - Download trail card
- Pinot Nero Trail - Download trail card
SAN VINCENZO
- Excursions Volterra a Piombino - Google maps
- Excursions "Il Ginepro" (ippovia, trekking, mountain bike) - Google maps
- Excursions "Il Corbezzolo" (ippovia, trekking, mountain bike) - Google maps
TREVI
- Spoleto Assisi bicycle lane - Download PDF
- The Way of San Francesco - Download PDF
- Trail of Olives (from Spoleto to Assisi) - Download PDF
Città slow: le città del buon vivere
Lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale. Sono alcuni dei principi guida di Cittaslow, associazione che raggruppa piccoli comuni e città, fondata nel 1999 a Orvieto.
L'obiettivo delle Città del Buon Vivere, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di preservare lo spirito della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità.
Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 Comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.
Cittaslow nasce nel 1999 a Orvieto
Fondata il 15 ottobre 1999 a Orvieto, Cittaslow nasce su iniziativa di Paolo Saturnini, allora sindaco di Greve in Chianti (FI), insieme ad altri tre sindaci di Bra (CN), Orvieto (TR) e Positano (SA). Una simbolica unione di intenti che fin da subito ha collegato tutta l’Italia da Nord a Sud.
Da allora Cittaslow si è strutturata e a distanza di vent’anni è presente in 33 Paesi con centinaia di progetti. Sono 88 i comuni italiani che ad oggi hanno aderito a Cittaslow, distribuiti su tutta la penisola. 31 fra Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria; 40 tra Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo; 17 tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. La regione con più comuni aderenti è la Toscana, a seguire Emilia Romagna, Umbria e Campania.
Si spazia dai piccoli centri con poche centinaia di abitanti, come Grumes Altavalle, Usseglio, Parrano, alle grandi città, Trani, Gravina in Puglia, Belluno, Abbiategrasso per citarne qualcuna.
A livello internazionale, sono ben 300 le città che hanno aderito a Cittaslow, distribuite in 33 Paesi. La maggior parte in Europa, ma anche in Canada, Usa, Brasile e Colombia, Sudafrica e Mozambico, Australia, Cina, Taiwan, Giappone e Sud Corea.
Principi di Cittaslow: lentezza positiva e resilienza
I valori che animano e motivano le Cittaslow sono diversi, ma si possono riassumere in alcuni principi guida che sono alla base del movimento.
Il primo di questi è la lentezza positiva, che significa riappropriarsi del tempo necessario per crescere, socializzare, apprezzare la cultura, la natura e il cibo locale salutare, rispettando i ritmi naturali di ogni essere vivente. Mettere insieme progresso e buon vivere è una necessità che passa attraverso un cambiamento nei comportamenti di produzione e consumo.
Strettamente legato a questo, il secondo principio: l’economia circolare. Se “estrarre, produrre, utilizzare e gettare” rappresenta lo schema tradizionale, questo nuovo modello implica condivisione, riutilizzo, riparazione, riciclo dei materiali per allungare il ciclo di vita dei prodotti, ridurre i rifiuti e generare ulteriore valore. Azioni concrete da mettere in campo insieme a imprenditori, contadini, pescatori, artigiani e cittadini.
La resilienza, oggi termine abusato, già da anni rappresenta il terzo principio di Cittaslow. “Mettere in valore quello che si è e quello che si ha, senza autodistruggersi”: è uno dei cardini del movimento, un vero e proprio programma per il presente e il futuro.
Non poteva mancare un quarto principio dedicato a sostenibilità e cultura. Valorizzare il patrimonio locale, utilizzare le risorse sociali, promuovere azioni di inclusione e di responsabilità condivisa.
Infine il quinto principio, che funge anche da collante per tutti gli altri, è quello della giustizia sociale. In un mondo globalizzato e interconnesso, come quello in cui viviamo, non c’è futuro di qualità se non garantendo convivenza civile e pace tra i popoli. Non c’è prosperità se non è per tutti.
Il futuro è Cittaslow
Per diventare Cittaslow ogni città deve superare uno specifico processo di certificazione. Le città aderenti sono unite dal desiderio di dare un futuro di qualità alle presenti e nuove generazioni. È una sfida globale attuale per le comunità che vogliono riconciliarsi con il pianeta, progredire e crescere in equilibrio rispettando i propri limiti, a partire dalle proprie radici, tradizioni e storia. Un concetto ben espresso dallo slogan “innovation by tradition”.
La grande opportunità che Cittaslow offre agli associati è in primo luogo la condivisione di buone pratiche in diversi settori, per muovere passi concreti per un futuro di qualità. Tra gli ambiti più interessanti, sicuramente quello del turismoresponsabile ed esperienziale che si vive nelle comunità e che trasforma il viaggiatore in un “cittadino temporaneo” nelle Cittaslow del mondo.
Altri tavoli di lavoro riguardano l’agricoltura e il rapporto con la natura, la pianificazione urbana secondo una concezione inclusiva e sostenibile, l’educazione nelle scuole. E poi ancora il mercato come spazio di scambio tra produttore e consumatore, artigianato locale e progetti europei e internazionali che vanno in direzione dei principi di Cittaslow.
Cammini, api e gli altri progetti di Cittaslow
Olttre a Cammino Slow, il movimento Cittaslow propone, all’interno di un vero e proprio “tavolo dei progetti”, diverse azioni puntuali che incidono sulla qualità della vita dei residenti e sulle esperienze dei “cittadini temporanei”, i viaggiatori turisti. Il “tavolo dei progetti” spazia dalle iniziative con le scuole all’agricoltura bioecologica, dall’artigianato d’arte e di funzione alla rigenerazione forestale per mitigare i cambiamenti climatici, dalla mobilità dolce alle “Stazioni slow”. Si tratta di strumenti concreti che hanno come obiettivo principale quello di avvicinare le persone alla filosofia delle Città del buon vivere.
In maggio, in occasione della Giornata mondiale dedicata alle api, i comuni Cittaslow propongono “CittaslowBee”, una serie di iniziative per valorizzare il lavoro prezioso di questo insetto, responsabile dell’impollinazione dell’80% delle piante a fiore. Il progetto è un’occasione per approfondire anche il concetto di biodiversità attraverso best practice condivise.
E ancora “Cittaslow Plastic Free” per ridurre l’utilizzo della plastica, incentivare ad esempio l’uso dell’acqua pubblica e di stoviglie riciclabili negli eventi cittadini. E poi il “Mercato Cittaslow” nel luogo simbolo di ogni comunità: la piazza, punto di incontro fra produttore e consumatore a livello locale, per promuovere le produzioni agroalimentari e artigiane tipiche del territorio.
Sono molti i progetti, tutti con un approccio sostenibile, lento, in armonia con l’ambiente naturale che compone i nostri territori.
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024