Braceria Bifulco, carne di prima scelta all'ombra del Vesuvio
Il locale, gestito oggi da Luciano Bifulco sorge alla periferia di Ottaviano e si propone di offrire tagli scelti di allevamenti del territorio. Degna di nota, la cantina
Il lato “B” della montagna, laddove la montagna è quel gigante buono, buono perché placidamente dormiente (ma non spento) che è il Vesuvio. L’icona del Vesuvio, quella che lo rende famoso nel mondo e “volto conosciuto” anche a quanti non lo hanno mai visto da vicino, è il suo lato A, quello che guarda Napoli, mira il Golfo e dal Golfo lo si ammira, così imponente e così originale nel suo essere biconico.
Il lato B è selvaggio quanto incredibilmente fertile: la vite, il noce, l’albicocco, i pomodori saporiti. Nella periferia del popoloso centro di Ottaviano, in località San Leonardo, a pochi metri da provvida stazioncina della Circumvesuviana, la Braceria Bifulco.
Braceria, definizione che definisce lo stile
La parola “braceria” identifica l’origine del famoso locale, meta di gourmet da ogni parte della Campania ed anche dalle ragioni limitrofe; è quindi parola consona. Al contempo, commutando la chiave di lettura, è parola che diviene limitativa. Non siamo al cospetto di una semplice, quasi monoprodotto, steakhouse. Assolutamente no. Siamo in un ristorante che ha superba cantina, ben poche sono le altre realtà campane, alta ristorazione inclusa che possono esibire tale “red carpet” di etichette nazionali e di champagne, e ha cucina di alto livello.
Almost all day open, da prima mattina quando funziona da bar, a notte inoltrata, quando ben satolli e gaudiosamente soddisfatti vanno via gli ultimi gourmet a spiccata identità carnivora. Punto vendita, dovizioso e da soddisfare la vista ancor prima che olfatto e gusto, adiacente alle ampie e confortevoli sale di ristorazione.
A proposito di gusto carnivoro, sia ben chiaro che qui i tempi di frollatura sono quelli “giusti” non quelli ruffiani ed utilitaristici di chi antepone l’obiettivo del cash flow alla deontologia professionale di erogare il migliore servizio possibile al cliente dandogli la migliore carne al miglior timing di frollatura.
Ci si accomoda a tavola, si abbandona, anzi lo si allontana rudemente, il concetto stesso di “fretta”, qui ben poco conciliante il sentiment stesso del locale del prode Luciano Bifulco (quarta generazione), e ben consapevoli che a tavola non si invecchia, si principia cena che diverrà memorabile.
A tavola, tra identità e contaminazioni
Sorta di benvenuto dalla cucina, una perfetta tartare, tenera ed al contempo saporita. A seguire, da sola a valere la cena, la Caponata come un tonno di Manzetta dei Laghi. Quali laghi? I laghi Masuri. E cosa c’entrano i laghi Masuri con le falde del Vesuvio? C’entrano, eccome se c’entrano. Risultato delle contaminazioni virtuose tra le aree mediterranee e le regioni nordorientali polacche.
Diamogli label manzetta prussiana per abolire soggezione e starci in confidenza. Dietro al brand manzetta prussiana c’è la meticolosa ricerca dei migliori capi allevati nell’area dei laghi della Masuria in Polonia da parte di Luciano Bifulco.
Carne a km zero? No, ma quando mai! Filiera corta e consapevole? Sì, senza dubbio alcuno. I capi allevati in Masuria sono della company Bifulco, che sa dove coraggiosamente investire onde detenere nei fatti e non a fatue parole il controllo della filiera.
Dopo alcune altre portate di meditati assaggi, giungono in tavola, impeccabilmente servite, le Pappardelle all'uovo con salsiccia di maiale nero e porcini. Il maiale nero è quello di razza casertana.
Voluttuoso mix tra brace e cucina, la Tagliata classica allevamento Bifulco con rucola fresca, caciocavallo podolico e pomodorino confit. A mo’ di side dish e quindi chiamiamolo “contorno” come da nostra tradizione, un cuore di scarolina riccia scottato. Una nota: i piatti letteralmente intesi, i recipienti, arrivano a tavola ben caldi, così come sempre dovrebbe essere !
In termini di standing qualitativi, lo squisito dessert non è da meno: Cheesecake alla pellecchiella del Vesuvio, gelato all’albicocca su crumble di agrumi.
A concludere, punti di forza non solo nell’acclarata bontà delle carni e nella dovizia delle cantine (una delle cantine è riservata esclusivamente agli champagne), ma anche nella multifunzionalità: non solo ristorazione, ma anche macelleria/gastronomia, ed anche bar.
Insomma, il locale del domani, se non già dell’oggi, idoneo ad esaudire i desideri di clienti simpaticamente eterogenei. Locale polivalente il cui patron Luciano Bifulco indirizza verso i cardini della filiera corta attentamente controllata, della ricerca continua ma non spasmodica di nuovi scrigni nascosti da far emergere (si pensi ai pecorini dell’Irpinia), di etichette di grandissimi vini non necessariamente già blasonati, nella competenza e nella professionalità delle brigate di cucina e di sala.
Il tutto, alle falde del lato B di quel sonnolento gigante buono che tutto sornionamente osserva.
Braceria Bifulco
via Lavinaio primo tratto 200 - 80044, Ottaviano (Na)
Tel 081 8273538
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Alberto Lupini