Bergamo volta pagina È ora di rilanciare il turismo
A causa della pandemia, Bergamo è diventata nota in tutto il mondo, con immagini anche forti e cariche di dolore. Ora è il momento di tornare a valorizzare un territorio che merita di essere visitato
18 maggio 2020 | 09:35
di Enrico Rota
Veduta da Bergamo Alta
Da sempre un punto fondamentale nei momenti di crisi è che bisogna mettersi all’opera e fare la differenza. Se è vero che oggi ci troviamo nella cosiddetta fase di “attenuazione”, durante la quale bisogna minimizzare i danni, trovare i fondi per supportare il comparto e utilizzare i dati a disposizione per costruire ipotesi e scenari, risulterà strategico individuare quanto prima il modo più opportuno per consolidare il “brand Italia” e, dove possibile, crearne di nuovi a fianco di quello ammiraglio.
In un momento in cui non è possibile pensare che le sorti del comparto turistico siano risollevate dalle visite degli stranieri, confidando quindi, almeno per il momento, sul turismo domestico, dobbiamo individuare ora modi innovativi per intercettarli a casa loro. Per tenere vivo il ricordo di un Paese unico per bellezze naturalistiche, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. Per far conoscere mete ancora sconosciute, ricche di contenuti e di emozioni.
Bergamo fra tutte le città italiane è quella che ha pagato per prima un dazio incredibile, sia in termini di vite umane che a livello economico. Bergamo oggi è un brand, un brand molto forte. Abbiamo mostrato immagini piene di dolore, storie personali e una comunità che si è data da fare per superare qualcosa di inimmaginabile. Allo stesso tempo, però, abbiamo esportato la nostra umanità, la nostra voglia di vivere, le nostre bellezze, i nostri sapori. Sarebbe un vero peccato ora non riuscire a comunicare che, ad emergenza finita, Bergamo è un territorio che davvero merita di essere visitato, di essere vissuto. Starà solo a noi riuscire a far comprendere che i nostri monti, le nostre colline e la nostra pianura, straordinariamente ricchi di storia e cultura, accompagnati da una cucina dai mille sapori e da eccellenze enologiche come quelle della Strada del Vino Valcalepio, possono far sentire il turista come a casa.
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Alberto Lupini