Beachcomber French Riviera Comfort in Costa Azzurra
A Biot, paese a pochi chilometri da Antibes situato sulle colline retrostanti la Costa Azzurra, si nasconde il Beachcomber French Riviera, un grande albergo con una vocazione per lo sport e per la cucina gourmand
Il Beachcomber French Riviera, il più grande albergo di Biot, si trova vicino al parco tecnologico di Sophia Antipolis ed è aperto in permanenza con un breve periodo di chiusura a fine anno. Le sue 155 camere dotate di tutti i comfort e di televisori a video piatto sono divise in quattro categorie: le superior da 24 mq più la terrazza; le executive da 35 metri quadrati, con un divano che all’occorrenza può fare da letto aggiunto e vasca e doccia nei bagni; le camere per famiglie, attrezzate per ospitare fino a due ragazzi in camera con i genitori e infine le junior suite, spaziose e confortevoli con uno spazio salone e un doppio televisore.
Lo spazio piscine e attività sportive, tra cui spicca il tennis, è il fiore all’occhiello dell’hotel, che presenta anche una Spa appena ristrutturata, notevole per il suo spazio: su 700 metri quadrati offre un ambiente di relax per il corpo e per lo spirito. Le cabine polivalenti per trattamenti sono otto e questo universo multisensoriale si divide in tre zone diverse: la sensorialità della Spa Evasion, che fa uso dei prodotti Cinq Mondes; la tecnicità delle linee di EndermoSpa e l’equilibrio di Rebalance che associa i suoni e la cromoterapia per contribuire al rilassamento e all’eliminazione dello stress.
La ristorazione si avvale della collaborazione di due professionisti d’eccezione: il maestro pasticcere Olivier Marro e l’executive chef Frankie Quenette, che realizza alcuni piatti fusion davvero particolari: sottili fettine di capasanta su un crumble di pinoli, olio di sesamo e una mini ratatouille ai pomodri e olive confit servita fredda come antipasto, seguito da una piccola triglia della Riviera in crosta d’erbe, con olio aromatizzato al limone confit, tartara di pomodori neri della Crimea rinfrescati al mango o, per chi preferisce le carni, un filettino di maiale con noccioline croccanti glassate al miele, ravioli fritti al mango, punte d’asparago e ananas caramellato.
Conosciuta in tutta la Francia per la sua tradizione nella produzione del vetro soffiato, Biot è un esempio riuscito di connubio tra l’arte di vivere e l’artigianato d’arte. Numerose vetrerie, atelier di artigiani e un museo della ceramica sono mete sempre frequentate da turisti di molte nazionalità.
Per informazioni: www.hotel-resort-frenchriviera.com
www.biot-tourisme.com
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Alberto Lupini