Al Tosca del Castello di Casole in tavola il lusso elegante di Belmond
Il ristorante di Casole d'Elsa è guidato in cucina da Daniele Sera. La sua proposta ben si abbina all'offerta dell'albergo che lo ospita in una perfetta esperienza D&B, Dinner & Bed
Elogio di un’assenza. Sì, l’assenza della parola “catena” quando ci si riferisce a Belmond. Cosa è Belmond? Di sicuro, Belmond non è una catena. Non vincola, non costringe, non tarpa valori identitari. Belmond è da quasi 50 anni luxury experiences enabler.
Belmond si pone a solida garanzia di elevatissimi standing di comfort; il vero lusso, il lusso no frills, il lusso dell’eleganza vera, quella in understatement, ed al contempo si adopera al fine di valorizzare e rendere ben visibili e pertanto fruibili i tesori specifici di ogni realtà territoriale.
Dall’acquisizione dell’iconico Hotel Cipriani a Venezia nel 1976, Belmond ha continuato a perpetuare la leggendaria arte del viaggiare, offrendo ai viaggiatori world wide la possibilità di vivere memorabili e sorprendenti esperienze. Tra i suoi asset il treno Venice Simplon-Orient-Express, ritiri remoti come Cap Juluca ad Anguilla, e luoghi impareggiabili che si aprono su meraviglie naturali come l’Hotel das Cataratas all’interno del Parco Nazionale dell'Iguazù in Brasile. In Italia, parziali e non esaustive le menzioni, l’Hotel Caruso a Ravello (Sa) e l’Hotel Villa San Michele a Fiesole (Fi).
Ed in Toscana altro stupendo Belmond Hotel ha da poco riaperto per la corrente stagione 2022. Parliamo del Castello di Casole, incastonato tra i declivi collinari della meravigliosa campagna senese.
Il ristorante TOSCA: in cucina Daniele Sera
Castello di Casole, un tempo era un borgo con una scuola, una chiesa, la canonica e una grande fattoria che produceva olio, vino, grano e formaggio. I documenti più antichi sul castello risalgono al 998 d.C., quando il marchese Ugo di Toscana lo dà in dote alla Badia di Marturi. Passa un millennio, mille e venti anni per la precisione, quando nel 2018, Belmond acquisì questa meravigliosa tenuta, da allora denominata Castello di Casole.
Spiccato valore del Castello di Casole è il ristorante TOSCA, aperto a pranzo e a cena. Al governo della laboriosa brigata il cuoco ligure Daniele Sera, al TOSCA da ben dodici stagioni. La lunga carriera dello Chef Daniele comincia nel lontano 1984 e vanta numerose esperienze, tra le quali St. Regis Grand Hotel in Roma, il ristorante dell’hotel Domaine Les Crayères in Reims (tre stelle Michelin), l’Enoteca Pinchiorri in Firenze, e altri ancora in Italia e all’estero.
Il menu del TOSCA: gli antipasti
Cena memorabile, con impostazione originale del menu. Si principia, e la label del menu recita testualmente “Per Principiare” con un saporito Tonno battuto al coltello con burrata, Capperi di Salina e Acciughe Masculina da Magghia. Sin dall’antipasto diviene evidente l’accurata ricerca dei prodotti, sovente attinti dai Presìdi Slow Food, come nel caso dei capperi e delle acciughe.
Impeccabile il servizio di sala, perfetti e ben raccontati gli abbinamenti con i vini che si susseguono a corretta temperatura negli appropriati calici. Il valente Food&Beverage manager è Luca Corsini.
Schietto e goloso omaggio alla vera cucina toscana, la portata successiva: Cacciucco di cecino rosa alla toscana con bietola e crostone di pane all’olio evo. Il Cecino Rosa, particolare varietà dei ceci del Pratomagno, è Presidio Slow Food. L’olio qui utilizzato proviene dalla frangitura delle olive dagli uliveti della tenuta. Anche qui originale la label del menu: “I Panmolli”.
Le pastasciutte del TOSCA
La label successiva recita “Le Pastasciutte” e l’ossequio alla declinazione plurale è d’obbligo! Quindi, due portate. Si comincia dal mare con Linguine Pastificio Gentile Pasta di Gragnano IGP alle vongole veraci e Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP. Qui si rende omaggio a due eccellenze agroalimentari della Campania: la Pasta di Gragnano IGP e il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP. Uno sconfinamento fuori regione a testimonianza di come le contaminazioni virtuose affratellano la nostra meravigliosa mediterraneità. Lo chef Daniele ha tocco delicato sulle portate di pesce, ben consapevole che quando il pesce è freschissimo ed è pescato nella stagione propizia, nella cucina è solo di transito: viene cotto secondo tecnica ma non viene cucinato se con ciò vuole intendersi congerie di sapori maculanti l’essenza del sapore di mare.
Si torna in casa, ad intendere le proprie tenute, con la seconda pastasciutta: Tagliatelle fatte in casa al cinghiale della nostra tenuta. Semplicemente squisite. Prodigiosa la capacità del valente maitre sommelier nel proporre rosato che funge da gradevolissima cerniera tra il mare e la terra.
Fiorentina e fagioli cannellini
Indi, in abbinamento alla portata successiva, variazione di calice: il gagliardo Sì Di Sì per una sontuosa Fiorentina di manzo servita con fagioli cannellini di Sorana, anch’essi Presidio Slow Food.
I rigogliosi vigneti d’intorno, sapientemente coltivati, danno un gagliardo rosso, da uvaggi di Sangiovese, Cabernet e Petit Verdot coltivati senza agenti chimici e selezionati a mano per garantire la massima qualità durante il processo di vinificazione. Dopo la fermentazione in tini d’acciaio, vengono prodotte 6.000 bottiglie, disponibili esclusivamente per gli ospiti dell’hotel. Il vino prende il nome di “Sì Di Sì”, calembour fonetico dell’acronimo CDC (Castello di Casole) in inglese.
Si conclude, dulcis in fundo, con una deliziosa e squisita invenzione dello chef: ologramma di limone.
Il Castello di Casole è D&B: Dinner & Bed
La perniciosa fretta è del tutto assente. La qualità del ristorante Tosca è tale che nei fatti Castello di Casole, per il viandante gourmet, ha funzionalità da D&B: Dinner & Bed. Si viene per cenare molto bene ed altrettanto molto bene, fruendo di consolidato comfort, si resta per la notte e si fruisce l’indomattina di una prima colazione di grande bontà. Ottima la componente dolce, è imperdibile la componente cosiddetta salata e non ci si lascia sfuggire una impeccabile omelette. Meritoria attenzione al drink mattutino atto a corroborare gli ospiti che si accingono alle amene passeggiate lungo i sentieri circostanti la tenuta.
L’assenza di stress, il delizioso effetto bambagia cagionato dalle coccole del servizio, fanno sì che si indugi a tavola in un after dinner propiziato da chicca suggerita da Luca Corsini: in appropriato calice, alla corretta temperatura, l’Elisir di China Santa Maria Novella.
Lo chef Daniele Sera alla sua indubbia, robustissima e consolidata esperienza unisce l’innato talento ed anche componente altra, importantissima: la passione. Questo trinomio CPT, Competenza, Passione, Talento, consente il gioioso espletamento di gradevoli e ghiotte esperienze culinarie in questa corrente stagione.
Il Sunday Lunch e le cene speciali
Il Sunday Lunch sulla terrazza Tosca, con vista sulla dolce campagna senese, è l’occasione gaia e gourmet per schietta convivialità con amici e famigliari. Quest'anno, lo chef Daniele Sera presenta un menu fisso di quattro portate con delizie di pesce nelle domeniche di aprile, maggio ed un menu stagionale legato ai sapori dell’autunno nei mesi di settembre, ottobre e novembre.
Dal 24 maggio fino a settembre, la corte del Castello ospiterà eventi gastronomici ogni martedì, con una cena di pesce ed ogni venerdì con una cena sotto le stelle, a base di prodotti locali e piatti della tradizione toscana e della cucina italiana. Durante queste serate gli ospiti vivranno la tipica atmosfera di un antico borgo toscano, ulteriormente allietata da musica dal vivo. Probabili sorprese per le due serate magiche della Superluna del 14 giugno e del 13 luglio.
Due volte al mese le cene sotto le stelle saranno impreziosite dalla presenza di Astronomitaly, la Rete del Turismo Astronomico, per l’osservazione in anfiteatro di uno dei cieli più belli d’Italia.
La proposta gastronomica
Le proposte gastronomiche vanno oltre la squisita raffinatezza del ristorante Tosca grazie alla presenza della pizzeria dell’Emporio, luogo di ritrovo anche per clienti esterni, aperta ogni giorno sia a pranzo che a cena, tranne il martedì ed il venerdì. Pizze cotte nell’antico forno a legna del XVI secolo con ingredienti selezionati: il lievito madre è creatura nata dallo chef Daniele Sera nel 2011, il pomodoro è il Presidio Slow Food Miracolo di San Gennaro, l’olio è quello franto dalle olive dell’uliveto della tenuta, erbe aromatiche e ortaggi freschi sono coltivati nel nuovo Orto del Castello, oltre un ettaro di terreno destinato alla coltivazione, includente spazi dedicati all’accoglienza degli ospiti per rendere più immersiva la loro esperienza nella natura toscana.
Con la produzione diretta di verdure, frutta, fiori eduli che si accompagnano agli altri prodotti della tenuta, tra cui vino, olio, miele, la linea di cucina vive piena e consapevole coerenza con il progetto UE “F2F” “from Farm to Fork”.
Pertanto con l’ambizioso progetto F2F, Castello di Casole rafforza la sua vocazione agricola, in linea con la filosofia della sua offerta enogastronomica improntata alla ricerca di qualità totale e sostenibilità, realizzando al contempo il “vegetable garden“ sapientemente integrato con la disposizione dei giardini e lo scenario naturale in cui è immersa la tenuta.
La ritualità del picnic
Nella tenuta la festosa ritualità del Picnic è declinata in tre versioni: Picnic tra le Rose del roseto; Picnic dall’orto al cestino, con un menù vegetariano interamente creato con prodotti di stagione, che si può consumare direttamente nell’orto, all’ombra di un cipresso o sotto la pergola; Picnic Toscano da gustare in anfiteatro al tramonto, altro luogo iconico e suggestivo della tenuta.
Il fascino dell'hotel
Dal mese di maggio fino all’autunno inoltrato, i clienti dell’Hotel potranno fare passeggiate sui camminamenti all’interno e intorno all’odoroso roseto e apprezzarne profumi e colori sostando sulle panchine posizionate lungo il percorso. A corollario di un wellness che permea naturalmente l’intera tenuta, la prodiga presenza di un’accurata SPA. Bellissima anche la piscina. Del comfort e della bellezza delle suite, si tace per quanto sono valori che in Belmond assumono veridicità by default.
Belmond ha sua connotazione virtuosa nel porsi responsabilmente quale custode di un patrimonio evergreen che necessita di conservazione evolutiva da effettuare mediante accorti piani di restauro. Tutto ciò allo scopo di mantenere ed accrescere il fascino delle sue proprietà, a beneficio dei suoi ospiti e della comunità estesa. Vuole farlo e sa farlo con lodevole diligenza. Belmond è gruppo di lusinghiero successo. Lo deve alle sue proprietà: quelle tangibili e, prima ancora, quelle intangibili costituite dalle soft skills delle persone che lavorano nel Gruppo.
Castello di Casole, quando la vacanza si eleva e diviene villeggiatura. Castello di Casole, quel luogo fatato che noi si va via da lui, perché pur sempre insorge la necessità di andare via, e lui mai più andrà via da noi.
Castello di Casole
Località Querceto, 53031 Casole D'elsa SI
Tel 0577 961501
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Alberto Lupini