Agrolago, ristorante vegetariano sul lago di Bracciano

Il ristorante a Trevignano Romano nasce dalla volontà di diffondere una cucina vegetariana che non scende a compromessi sul gusto e sulla qualità delle materie prime e un’enoteca ricercata in un contesto unico

09 maggio 2022 | 10:47
di Paola Scarsi

Ha aperto da pochissimi giorni a Trevignano Romano (Rm) Agrolago, unico ristorante vegetariano di tutta la zona. In posizione rialzata rispetto al meraviglioso borgo che si affaccia sul lago di Bracciano, ciò che incanta arrivando al ristorante è la splendida vista che spazia dai tetti di Trevignano Romano al Castello Odescalchi di Bracciano (Rm) sino alla graziosa cittadina di Anguillara Sabazia (Rm).


Atmosfera calda e rilassante

Dall’ampio parcheggio una breve e larga scalinata porta al ristorante, circondato da un prato curatissimo e da aiuole piene di piante fiorite. Il taglio architettonico pulito e senza sbavature fa presagire ciò che troveremo all’interno: arredi caldi ed essenziali nei colori crema e champagne, atmosfera accogliente, pulizia estrema, luci soffuse, musica blues con qualche incursione nel rock (la roca voce di Joe Cocker è inconfondibile) a un perfetto volume basso (che dovrebbe diventare obbligatorio in ogni ristorante), fiori e piante, ripiani di cristallo e, soprattutto, un’accoglienza fatta di sorrisi affabili e sinceri.


Chilometro zero e produttori fidati

È il momento di conoscere i creatori di tanta bellezza per scoprire poi, se anche i piatti mantengono lo stesso livello. Sono due giovani coniugi romani Federico Brugiotti e Cristiana Melis, dall’aria innamorata e felice.


«Ho sempre lavorato in locali vegetariani – dice Federico, che indossa un’elegantissima divisa grigia, uscendo dalla cucina: prima al ristorante vegetariano e vegano L’Arancia Blu e poi per molti anni al Mater Terrae dell’Hotel Raphael nella centralissima piazza Navona. Insieme a Cristiana abbiamo deciso di fare il salto: un locale tutto nostro. Abbiamo scelto di allontanarci da Roma e, una volta trovato questo luogo meraviglioso, lo abbiamo ristrutturato affidandoci all’architetto Riccardo Bocci».


«Utilizziamo esclusivamente prodotti italiani, frutta e verdura li acquistiamo dai produttori locali, quindi a km 0 e produciamo in casa tutto quello che possiamo, dal pane alla pasta che facciamo utilizzando la trafila di bronzo (avendone solo una preferiamo acquistare all’esterno la pasta per i celiaci, evitando così ogni rischio di contaminazione).


La farina la acquistiamo dalla cooperativa Nuova Agricoltura di Roma che produce anche le birre che serviamo: questa cooperativa ha una caratteristica particolarissima, quella di utilizzare solo prodotti italiani, comprese le bottiglie di vetro e i tappi». Da dove nascono i vostri piatti? «Dalla mente e dal cuore» risponde con uno sguardo intenso che esprime tutto l’amore per il suo lavoro.


Ristorante e… polo culturale

Agrolago offre internamente 50 coperti ben disposti, giustamente distanti, una trentina circa nel gazebo esterno mentre altri tavoli, con l’arrivo della bella stagione, saranno disposti sotto gli ombrelloni in giardino. Cristiana cura la parte gestionale e la pasticceria, che adora - come il suo sorriso conferma - e per la quale utilizzano solo i prodotti di Agrimontana, «un’eccellenza del settore».

«Vogliamo rendere questo luogo un piccolo centro culturale con incontri con storici dell’arte, artisti e anche con sommelier. A questo proposito stiamo stringendo un accordo con la sezione di Bracciano dell’Associazione italiana sommelier per averne uno ogni fine settimana nel nostro ristorante». Nella sala la mise en place è curata ed elegante, le sedie comode, i bicchieri e i piatti sono lucenti...


La prova del menu

Come piccolo benvenuto una deliziosa mousse di avocado con germogli di porri e fave tostate; la scelta a seguire è davvero ardua, tra le portate del menu, caratterizzate da piccoli particolari che le rendono tutte invitanti. Ad esempio tra gli antipasti l’hummus di ceci con croccante insalatina di carciofi crudi e carpaccio di barbabietola rossa leggermente affumicata o il millefoglie di agretti, patate, pomodori confit e olive taggiasche su salsa di carote e acidulato umeboshi o ancora le patate al forno con Ginepro ed erbe aromatiche, fonduta di taleggio al latte crudo della Valsassina e tartufo nero, mentre tra i primi le pappardelle trafilate al bronzo condite con melanzane a funghetto, pomodori ciliegini, pesto di pistacchio scaglie di ricotta salata o i tortelloni ripieni di patate e asparagi conditi con sugo di pomodoro fresco scalogno e punte di asparagi; tra i secondi il flan di carciofi con porri croccanti e salsa di pecorino e menta o le croccanti e morbide polpette di verdure su salsa di pomodoro al coriandolo leggermente piccante. Infine, i dolci e qui la scelta è ancora più ardua: parfait allo zabaione con marsala Vergine 1999 Angileri e croccante di nocciole, Semisfera croccante con mousse al caffè, gelè al cioccolato arriba 62% su base di shortbread.

 

 


Carta dei vini ben equilibrata

La carta dei vini è ben equilibrata e si apre con questa frase «Per la realizzazione di questa carta abbiamo scelto vini provenienti da piccoli e medi produttori da sempre attenta alla qualità e alla salvaguardia del proprio territorio di appartenenza. Vini veri, autentici, prodotti dalla fatica e dalla passione dell'uomo».


È proposta una bella selezione di bianchi e rossi a rappresentare ogni regione italiana con qualche excursus oltre frontiera: Francia, Ungheria e Germania per i bianchi, Francia, Spagna, Argentina e Australia per i rossi. Non mancano le bollicine: metodo Martinotti, classico e champagne.


Un angolo della sala è dedicato alla meditazione: due comode poltrone sono pronte ad accogliere chi vuole degustare uno dei tanti superalcoolici che fanno bella mostra di sé sui ripiani, tutte etichette particolari scelte con grande attenzione.
I prezzi sono in linea con l’offerta ma decisamente abbordabili. Come si suol dire? Vale il viaggio.


Ristorante Agrolago
Via Madrid 2 - Trevignano Romano (Rm)
Tel 351 6903630

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Alberto Lupini


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