A spasso per l'Italia: il cuore gourmet dell'Umbria
Cuore verde d'Italia, certamente, ma anche meta per appassionati scopritori di tipicità, dalle antiche ricette ai vini, tutto esaltato da ristoranti di livello come Casa Vissani e Vespasia
28 febbraio 2021 | 13:33
di Stefano Nico
Trevi
Non tutti sanno che i Baci Perugina inizialmente si chiamavano in un altro modo La Perugina, nata nel 1907, iniziò a produrre una serie di cioccolatini con gli scarti della lavorazione di altri dolci (più precisamente nocciole in granella e cioccolato). Per via della forma, pensarono di chiamarli… Cazzotti. Un nome poco invitante per un dolce, che nel tempo avrebbe rappresentato la migliore forma di romanticismo. Fu Gabriele d’Annunzio a ribattezzare questi dolcetti da Cazzotti a Baci.
Terra molto apprezzata anche per ambientazioni cinematografiche, grazie a Totò in "Uccellacci e Uccellini", a Vittorio Gassman in alcune scene dell’Armata Brancaleone, a Carlo Verdone in "Io e mia Sorella" e non per ultimo a Roberto Benigni : proprio a Terni in "La vita è bella" fece ricostruire l’enorme campo di concentramento.
Il cuore verde d'Italia
Itinerari umbri enogastronomici
In questa terra generosa sono molti gli itinerari per assaporare i prodotti tipici e piatti tipici. Oltre ai riconoscimenti Slow Food, la ricotta salata ed il grano saraceno della Valnerina, il Mazzafegato ed il vino santo affumicato dell’Alta Valle del Tevere, il Ciccotto di Grutti, il Sedano Nero di Trevi e la Fagiolina del Lago Trasimeno, spiccano anche la cipolla di Cannara, la patata rossa di Colfiorito, la lenticchia di Norcia e non possiamo tralasciare il Tartufo Bianco, che gli antichi Umbri chiamavano “Tartùfro quel sasso profumato”, che in questa terra trova il suo habitat naturale.
Il tartufo
Una curiosità, a tutt’oggi ancora incerta, è il luogo di elaborazione della ricetta della Porchetta. Gli abitanti di Ariccia, nel Lazio, sostengono di avere la paternità della ricetta originaria, mentre Norcia sostiene che sia famosa sin dai tempi romani per l’allevamento del maiale “norcino”.
La porchetta
Nella gastronomia umbra i piatti che spiccano nella tradizione sono gli Umbricelli al pomodoro, grossi spaghettoni fatti a mano, gli strangozzi alla norcina, il Torello alla perugina e la Rocciata umbra, dolce tipico preparato dalle sapienti mani delle anziane signore nei momenti di festa.
Gli abbinamenti nel calice
La regione è tutt’altro che Sagrantino-centrica: cresce a vista d’occhio il Montefalco Rosso, che non è il fratellino minore del Sagrantino ma un vino diverso e di carattere, anche se a dominare la guida con i 14 Tre Bicchieri del Gambero rosso ci sono sempre loro, Il Cervaro
della Sala ed il Montefalco Sagrantino.
Colfiorito
E i grandi chef che rendono unica questa terra
Seppur piccola di dimensioni, l’Umbria è una delle regioni che si contraddistingue per la regionalità dei piatti ed esaltazione dei prodotti territoriali. Casa Vissani e Vespasia sono i due ristoranti con la stella Michelin che guidano la cultura enogastronomica, oltre ai ristoranti l’Officina, la Locanda del Cardinale, Piermartiri e... non mi farei sfuggire Alla via di Mezzo, dove Giorgione oltre a coccolarvi si concede in maniera “Lauda e Corrotta”.
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini