A spasso per l'Italia. Campania, serbatoio di eccellenze made in Italy a tavola

Patria indiscussa della pizza e con una cucina che racchiude piatti ed ingredienti simboli del “Made in Italy”, la ristorazione campana è fra le più premiate e stimate del Paese

05 dicembre 2021 | 09:30
di Stefano Nico

La Campania è una regione dai tanti colori, talmente tanti che le numerose produzioni cinematografiche realizzate soprattutto a Napoli non sono bastate a catturarli tutti. La città partenopea, infatti, è stata spesso lo sfondo di molti capolavori del cinema sia italiano che internazionale. Sophia Loren, Totò, Vittorio De Sica, Julia Roberts sono solo alcuni dei personaggi illustri coinvolti nella produzione cinematografica.

Nella cucina campana, il “Made in Italy” più autentico

Terra d’eccellenza per il turismo gastronomico, la Campania racchiude ricette e prodotti che nell’immaginario collettivo internazionale vanno a coincidere con il  Made in Italy più autentico. Le alici di Cetara, la pasta di Gragnano, i “ndunderi” ed il pomodoro San Marzano sono solo alcune delle ricchezze offerte dal territorio, cui si accosta una produzione casearia di pregio come la mozzarella, il fior di latte di Agerola, la ricotta di bufala campana Dop, il caciocavallo silano Dop ed il provolone.

Il benvenuto in questa terra viene dato dal profumo di agrumi, in particolare dei limoni di Sorrento, frutto iconico della costiera amalfitana, con i quali si produce il famoso limoncello. La Campania vanta inoltre più di 40 Presidi Slow Food, come la cacioricotta del Cilento, il carciofo di Pietralcina, il fusillo di Felitte, la cipolla di Airola, la mozzarella di bufala Dop, il caciocavallo silano Dop, il pomodoro San Marzano ed il pomodorino del piennolo e l’oliva di Gaeta.

Fra i tanti piatti iconici, regina indiscussa è la pizza margherita

Come non rimanere ammaliati dai tipici piatti campani come il casatiello (un lievitato da forno con ripieno di sale e pecorino), la “maccaronata” (un tipo di pasta fresca fatta con semola e acqua prodotta in Irpinia e servita con ragù o pomodoro fresco) o la tipica pastiera della provincia di Napoli, realizzata con frolla e crema a base di ricotta vaccina, arancia candita, ricotta di pecora, uova e cedro candito.

Ma il piatto campano e napoletano più famoso al mondo è senza ombra di dubbio la pizza margherita: nata nell’800 in onore della Regina Margherita: utilizzando mozzarella, pomodoro e basilico si son volute ricreare le tinte che compongono il tricolore italiano.

Ci sono poi piatti che combinano tradizione ed innovazione, divenuti celebri grazie a chef riconosciuti a livello internazionale come Antonino Canavacciuolo con il suo impareggiabile Tonno vitellato e Gennaro Esposito con i suoi Spaghetti alla colatura di alici, calamaro e pesto.

Vini e oli campani, fra i più premiati d’Italia

La Campania oltre ad avere delle ottime specialità culinarie è anche molto rinomata per quanto riguarda la produzione di vini pregiati, prodotti per la maggior parte con uva bianca, che ben si sposano con le pietanze di mare. Tra i venti “Tre Bicchieri” regionali, ben diciannove sono vini bianchi: dal Taurasi al Greco di Tufo, passando per l'Asprino d’Aversa, il Fiano e Solopaca, la produzione vitivinicola vanta nomi importanti. Affascinante l’agricoltura di questi luoghi, definita “eroica” per via delle condizioni del territorio costituito da vigneti terrazzati a strapiombo sul mare lungo la costa.

Anche nell’olio extravergine di oliva, la Campania si conferma tra le regioni italiane che negli ultimi anni si sono contraddistinte per qualità ottenendo quindici “Tre Foglie” dal Gambero Rosso, merito di produttori intraprendenti e appassionati e di esempi di “sistema” che coinvolgono vari protagonisti della filiera.

 

Campania, la seconda regione più stellata d'Italia

Tradizione, qualità e professionalità innovativa sono gli elementi che contraddistinguono la ristorazione campana in Italia. La Campania è tra le regioni in Italia con più ristoranti stellati, in particolare dopo l'ultima edizione della Guida, che ne ha consacrato la cucina - passa dalla terza regione più stellata alla seconda, alle spalle della sola Lombardia. 

Ben 48 i ristoranti stellati (4 in più dello scorso anno) di cui 8 premiati con due stelle (2 in più dell'anno scorso) e 40 premiati con una stella (2 in più dell'anno scorso). I ristoranti due stelle Michelin oggi sono Taverna Estia, L'Olivo, Danì Maison, Quattro Passi, Don Alfonso 1890, Torre del Saracino e le due novità: il Krèsios e il Tre Olivi (quest'ultimo segna un importante traguardo, ottenendo le due stelle partendo da zero).

Altri importanti riconoscimenti sono stati conferiti negli ultimi due anni, con oltre diciotto “Tre Spicchi” del Gambero Rosso, capitanati da Pepe in Grani di Franco Pepe, i Masanielli di Francesco Martucci, il doppio riconoscimento ad Enzo Coccia con le pizzerie “La notizia” e la storica pizzeria Sorbillo sapientemente traghettata da Gino Sorbillo, terza generazione di pizzaioli.


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Alberto Lupini


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