A Milano il primo, vero fine dining colombiano d'Europa: Mitù

Il ristorante sorge in via Panfilo Castaldi. Alle spalle del progetto l'ex calciatore Ivan Cordoba. Nel menu i piatti creati dallo chef colombiano Alvaro Clavijo e dal resident chef Jose Narbona Rodriguez. 60 i coperti

14 novembre 2021 | 14:30

Il primo, vero, fine dining colombiano apre le porte a Milano dall'idea di quattro amici: Ivan Corboda, ex calciatore dell’Inter; il fratello Andres Cordoba, architetto dello studio milanese MA2A; Luca Monica, manager attivo nel settore Food&Beverage; e Filippo Ingraffia avvocato fondatore dello studio IlaLex. Insieme hanno dato vita a Mitù. A supervisionare l'offerta gastronomica, Alvaro Clavijo, del ristorante El Chato di Bogotà, tra gli chef più rinomati della Colombia, settimo nella classifica dei Latin America’s 50best.

 

Un salto in Colombia

Il locale, che sorge in un ex magazzino in via Panfilo Castaldi, non vuole essere un semplice ristorante ma una porta d’ingresso per entrare, attraverso il cibo, le atmosfere e gli arredi, nel vero spirito colombiano. A partire dal nome. Mitù è infatti la capitale del dipartimento del Vaupès, al confine con il Brasile, destinazione ideale da cui partire per immergersi nella profondità della foresta amazzonica, luogo magico la cui anima è rappresentata dal giaguaro, il più grande carnivoro del Centro e Sud America, presente anche nel logo del ristorante.

 

Il progetto architettonico di MA2A richiama le atmosfere amazzoniche

Mitù è stato realizzato dallo studio MA2A e si sviluppa su una superficie di 250 mq che si snoda in un percorso minimale e sensoriale, tutto da scoprire che può ospitare fino a 60 coperti. L’ospite viene accolto in una zona ingresso con cucina a vista, dove può ammirare un affresco che rappresenta un paesaggio tipico della foresta amazzonica. Dal bancone bar può iniziare il suo viaggio alla scoperta dei sapori e dei profumi colombiani degustando i cocktail, per poi proseguire nella zona principale, cuore del locale, nel patio con giardino verticale e piante di sottobosco a una parete, o nella sala privé. Tutto si ispira alla Colombia. Le pareti, per esempio, sono vestite con maschere tipiche dei carnevali locali e con ceste che ricordano come le donne locali siano solite portare i frutti della terra, mentre le ceramiche dipinte a mano provengono da Antioquia. Gli arredi, appositamente realizzati da artigiani colombiani, vedono l’utilizzo di legno di mogano. La luce è un altro elemento importante del ristorante: tenue, diffusa dalle lampade in paglia anch’esse provenienti dalla Colombia, che accarezza e sembra filtrata dalla vegetazione, una sensazione che si può percepire nella foresta amazzonica.

 

Il menu creato a 4 mani dalla collaborazione fra Alvaro Clavijo e Jose Narbona Rodriguez

A firmare la proposta gastronomica è la collaborazione fra il colombiano doc Alvaro Clavijo e il resident chef spagnolo Jose Narbona Rodriguez. Da Mitù, tutto è preparato in casa, a partire dal pane. Piatti giocosi, belli da vedere, mai banali, dove la materia prima di qualità è al centro di tutto. Gli ingredienti arrivano in parte dal Sudamerica, soprattutto frutta e verdura, e in parte dai migliori produttori italiani. Al ristorante il comune denominatore è la convivialità. Che passa anche dai piatti.

 

Si comincia con “Scopri la Colombia”, una piccola degustazione di antipasti della tradizione, si passa poi ai “Piattini” piccole tapas di vario genere per stuzzicare l’appetito, si continua poi con gli “Antipasti” e le “Specialità”, piatti unici a base di pesce, come il Patarashca, pescato cotto in foglia di banano, okra e salsa di chontaduro o carne come l’Entrana, riduzione di frijoles, papa criolla e aji di guatila e huacatay o il Solomillo con reducción de frijoles ajÌ de guatila y huacatay e per finire i “Dolci”. Ricette tradizionali, tipiche, reinterpretate dalle mani dello chef senza nessuna pretesa di stravolgimento, ma nel pieno rispetto dell’originale. Piatti e salse talvolta insoliti ma che ben raccontano l’anima del paese. Un esempio? L’Ajiaco, una zuppa a base di patate, pannocchie, pollo molto popolare e tra le più amate del paese. È anche il piatto tradizionale della vigilia di Natale. Una zuppa che riscalda il cuore condivisa in caratteristiche ciotole di terracotta nera.

Il menu segue un andamento stagionale e cambia quattro volte all'anno. Ma i signature dish sono sempre disponibili: Granadilla, leche de tigre e anacardi, l’Empanada di pulled pork e aji di tomate de arbol, Ceviche di pescato del giorno, avocado, e Guatila, tamal con platano maduro e finferli.

 

Carta dei vini contemporanea

Ad accompagnare la proposta gastronomica, una carta dei vini contemporanea, che dà spazio non solo alle grandi maison, ma ricerca anche cantine emergenti di alto livello e con un occhio molto attento al mondo dei vini naturali. Bianchi, rosati e rossi provenienti dalle migliori aziende vinicole italiane, spumanti e champagne, i migliori vini del Sud America, vini dalla Spagna, Francia e alcune chicche di altri paesi europei. Non mancano gli spirits, le birre e i cocktails realizzati dalla bartender Myriam Riboldi. Il servizio è curato dal restaurant manager e sommelier Andrea Beccaceci.

 

Mitù
Via Panfilo Castaldi, 28, 20124 Milano MI
Tel. 02 49404925
www.mitu-restaurant.com

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Alberto Lupini


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