Il web sfrutta il marchio TripAdvisor Ma dal Gufo nessuna denuncia

20 gennaio 2017 | 14:38
di Federico Biffignandi
Pochi giorni fa abbiamo raccontato della "dichiarazione di guerra" che TripAdvisor ha pubblicamente fatto contro tutti coloro i quali propongono di postare recensioni a pagamento. Già commentando quella notizia esprimevamo molte perplessità circa la reale "credibilità" di quesa posizione del Gufo e oggi questi dubbi aumentano dopo aver scoperto un portale che fa la stessa cosa, ovvero proporre a ristoratori o gestori di hotel e altri locali di pubblicare recensioni su TripAdvisor a pagamento.

Si tratta di Recensionitrip.it, un sito che con TripAdvisor ha a che fare solo per una sorta di assonanza nel nome, il quale propone ai gestori di ristoranti, locali, hotel di aumentare i clientiall’istante sottoscrivendo una sorta di contratto a pagamento col sito stesso assicurando di prendersi cura del marketing dell’attività in questione per accrescere nel giro di poco tempo le recensioni su TripAdvisor, ovviamente positive.



Le scritte che compaiono sul sito a caratteri cubitali fanno molto “televendita” anni ‘80 e urlano, con tanto di qualche errore di battitura, inviti del tipo: “Affidati a noi, rilassati e aumenta i tuoi clienti grazie a Tripadvisor!”. E poi aggiungono tre “buoni motivi” per sottoscrivere il contratto: “Il servizio di marketing è stato progettato per migliorare rapidamente il modo in cui operi su Tripadvisor. Il risultato è un significativo aumento garantito di recensioni Tripadvisor”; “Il tuo profilo Tripadvisor è in buone mani! Hai sempre a disposizione un centro clienti efficiente e qualificato”; “Il responsabile della struttura turistica o della ristorazone, instaurerà un rapporto diretto con uno dei nostri agenti che ti garantirà tramite marketing ed ottimizzazione un aumento di recensioni positive”.

Quindi le tre opportunità a disposizione dei clienti: “Gold” che prevede di ottenere 15 recensioni nel giro di un mese al costo di 315 euro; “Silver” con 10 recensioni mensili a 220 euro e “Bronze” che a 125 euro offre 5 recensioni.

Il tutto con il simbolo del marchio registrato ben in vista a fianco di ogni citazione TripAdvisor, ma come detto il portale nulla ha a che fare con il Gufo. E allora la domanda viene spontanea: perché, nonostante i proclami fatti da TripAdvisor che aveva promesso di contrastare ogni tipo di imbroglio, non vengono avviate azioni legali contro quei siti che utilizzano in modo inappropriato il marchio?

Probabilmente fa comodo così, per questioni chiaramente economiche e di pubblicità, ma è proprio questo che non funziona. Puntare solo su profitti e visibilità senza tenere conto dei modi con cui si generano e della qualità dei commenti non fa il bene del settore. Così come non fanno bene le lamentele dei ristoratori che si indignano per recensioni negative “fasulle” pubblicate su TripAdvisor ma non tardano ad affiggere nei propri locali il “certificato d’eccellenza TripAdvisor” per altri pareri positivi che quelli sì vengono accolti a braccia aperte. Equilibrio.

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Alberto Lupini


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