Vuole entrare senza Super green pass: il presidente di Hausbrandt bloccato ai cancelli del Sigep
Fa discutere la polemica innescata da Martino Zanetti, che ha diramato una nota in cui contesta l'organizzazione della fiera per avergli impedito l'accesso perché senza Super green pass
Il primo commento che verrebbe spontaneo alla stragrande maggioranza degli italiani è: meno male che al Sigep sono seri e applicano le norme di vigore. Di no vax o negazionisti ne abbiano visti tanti, ma che qualcuno, solo perché imprenditore di successo, possa pensare di fare quello che vuole in un periodo ancora di emergenza sanitaria lascia perplessi. Eppure questo è quello che è successo con Martino Zanetti, presidente della triestina Hausbrandt che ha diramato, tramite l’agenzia Gagliardi & partners, una nota in cui contesta Sigep perchè gli ha impedito l’accesso in fiera “in quanto non in possesso del Super green pass, bensì del Green pass normale”. Una polemica un po' sopra le righe con tanto di accusa che non saremmo più in un Paese democratico, quasi che il Sigep si tenesse a Mosca e non a Rimini...
Senza Super green pass non si entra al Sigep
In fiera sono entrati migliaia di persone e nessuno ha fatto una contestazione di questo genere, perché queste sono le regole per potere fare delle fiere oggi. Fra un mese sarà tutto diverso, speriamo, ma al momento è così. E stupisce che un imprenditore serio come Zanetti possa fare finta di non saperlo. O che usi la solita, sgradevole, frase, del “lei non sa chi sono io”… come lascia intendere la nota diramanata in cui si legge “Senza pensare che dietro Martino Zanetti c’è un Gruppo di aziende che dà lavoro a numerose famiglie che potranno essere danneggiate dal calo di ordini. Una mancanza di rispetto nei confronti di un imprenditore che da sempre ha creduto in questa Fiera”.
Francamente se c’è una mancanza di rispetto è proprio verso tutte le altre aziende presenti, gli operatori, i clienti o i giornalisti che TUTTI erano con il Super green pass.
Le regole devono valere per tutti
Se i pubblici esercizi hanno potuto riaprire, così come i cinema o le fiere, e grazie a ciò anche Hausbrandt ha potuto tornare a vendere come merita il suo caffè, è perché in tanti abbiamo seguito le regole, dalle mascherine al distanziamento, fino al pass vaccinale. Possiamo discutere che si tratti di provvedimenti giusti o meno, ma in tempi di stato di emergenza le regole devono valere per tutti.
Parlare di “atteggiamento radicale e intimidatorio da parte dell’Ente Fiera” che avrebbe “creato un grosso danno morale e materiale ad un imprenditore stimato e sempre propositivo nel mondo dell’imprenditoria del settore alimentare, impedendogli in modo categorico la possibilità di incontrare gli operatori presenti in Fiera e di portare avanti trattative importanti, che erano già state programmate”, come si legge nella nota di Hausbrandt, ci sembra francamente irrispettoso verso chi segue le regole.
In ogni caso lasciamo a Martino Zanetti, senza altri commenti, le sue conclusioni: «questo impedimento gravemente lesivo della libertà individuale e fortemente limitativo del diritto di poter fare impresa in un Paese “democratico” - afferma Martino Zanetti - si dimostra un comportamento scandaloso da parte di Sigep, che non ha voluto trovare alcuna possibilità di confronto».
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Alberto Lupini