“Vitigni e vini rari e antichi”, un libro che illumina
Il libro di Ivano Asperti riporta vitigni rarissimi da trovare. Suddiviso per regione, per ogni vitigno viene descritta la storia, le caratteristiche morfologiche e colturali, la provenienza e l’attuale areale
Un consistente lavoro di ricerca, studio, selezione e assaggi è alla base dell’opera di Ivano Asperti, sommelier e da molti anni assaggiatore per guide nazionali di vino. “Vitigni e vini rari e antichi” (Collana Interferenze. Cinquesensi editore, Lucca) è dedicato ai curiosi del vino che attraverso alla storia del vitigno, e di conseguenza del vino, leggono quella dell’uomo che ne ha permesso la coltivazione adattandola al luogo e migliorandola.
Vitigni "reliquia"
La diversità biologica è un grande patrimonio fatto di piccole varietà da conoscere e proteggere. Come racconta l’autore nell’introduzione vengono riportati vitigni rarissimi da trovare, addirittura chiamati reliquia. Suddiviso per regione, per ogni vitigno viene descritta la storia, indicati i vari sinonimi, le caratteristiche morfologiche e colturali della pianta, la provenienza, la diffusione e l’attuale areale con riferimento all’ultimo censimento Istat.
Le varietà
Sono state prese in considerazione le 589 varietà di uve da vino riconosciute e iscritte nel Registro Nazionale, di cui 21 neo aggiunte a giugno 2020, 76 ancora non classificate, 17 varietà che sono solo in osservazione. In più, i 18 vitigni Piwi, ovvero quelli resistenti alle malattie funginee autorizzati solo in qualche regione. Al volume (400 pagine) la giuria del Gourmand World Cookbook Awards ha assegnato un premio speciale.
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Alberto Lupini