Violenza sul lavoro in una mensa. Fipe Donne: «Fatto inaccettabile»

In un istituto scolastico della periferia sud di Roma, una cuoca è stata vittima di abusi da parte di uno sconosciuto che si era introdotto nell'edificio. Valentina Picca Bianchi: «La sicurezza deve essere garantita»

12 maggio 2021 | 16:17
Inaccettabileche una donna possa venire violentata mentre svolge il suo lavoro di cuoca. Così Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo imprenditrici donne di Fipe ha commentato un grave fatto di cronaca che è occorso all'interno dei locali adibiti a cucina di una scuola a Roma, quartiere Torrino, periferia sud della città nella mattinata dell'11 maggio. Episodio che accende ancora una volta i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro.



L'episodio accaduto alla periferia di Roma

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, uno sconosciuto è entrato da un ingresso secondario del locale scolastico, forse per rubare intorno alle 10 di ieri. Qui si sarebbe imbattuto in una delle cuoche, che operavano nel complesso per il servizio mensa dedicato agli alunni, abusando di lei per poi rinchiuderla in uno sgabuzzino prima di darsi alla fuga. L'istituto in questione è il Santa Chiara di via Caterina Troiani nel quartiere Torrino di Roma. A dare l'allarme sarebbe stata la stessa vittima che, grazie al suo cellulare, è riuscita a mettersi in contatto con la dirigente scolastica e chiedere aiuto.

«La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere garantita sotto ogni punto di vista, ma evidentemente la strada da fare è ancora molto lunga», ha aggiutno Picca Bianchi. «Questo  è un episodio gravissimo che dimostra una volta di più che è necessario diffondere la cultura della sicurezza delle donne anche nei luoghi di lavoro, a cominciare dai pubblici esercizi, che non possono mai essere teatro di violenze psicologiche e fisiche soprattutto ai danni delle lavoratrici», ha continuato la presidente.

Due settimane fa la firma sul protocollo antiviolenza

Di due settimane fa è la notizia della firma sul protocollo redatto con la Polizia di Stato e intitolato #sicurezzaVera, per dare il via a un progetto nazionale che trasformi tutti i locali presenti sul territorio in una rete capillare di presidi della legalità e di sicurezza. Un documento che non vuole essere uno strumento d'aiuto alle donne lavoratrici: «Non rassegniamoci alla violenza, combattiamola. Ci vuole consapevolezza e caparbietà. Attraverso percorsi di formazione, informazione e di confronto diretto con gli addetti sul territorio della Polizia di Stato volti a diffondere consapevolezza e a sensibilizzare tutti verso nuovi atteggiamenti virtuosi e diffusi», ha ribadito Picca Bianchi.


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Alberto Lupini


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