Il vino non è cangerogeno. Le Regioni del nord contro la Ue
Gli assessori all'agricoltura di Friuli, Veneto, Lombardia e Piemonte contestano il documento per la salute dei cittadini eruopei e la lotta al cancro e ricordano i vantaggi salutistici del vino
07 febbraio 2021 | 11:05
Dopo le organizzazioni dei produttori di vino e le associazioni agricole, anche gli assessori all’agricoltura del Friuli, del Veneto, della Lombardia e del Piemonte (tutti della Lega) scendono in campo contro il Piano d'azione predisposto dalla direzione generale europea per la sicurezza alimentare per la lotta al cancro (Europe's Beating Cancer Plan), contenente alcune indicazioni che, dicono gli assessori, "hanno dell'incredibile". Il consumo di vino, secondo il documento pubblicato pochi giorni fa dalla Commissione, nuocerebbe gravemente alla salute: senza se e senza ma.
«Il consumo moderato e consapevole del vino, che fa parte delle tradizioni e dello stile di vita degli europei, sarebbe quindi assimilato all'abuso di alcol e di superalcolici - scrivono in una nota congiunta gli assessori - . Rileviamo come tutto ciò si ponga in antitesi con quanto la comunità scientifica ha più volte affermato, riconoscendo al vino importanti ricadute positive sulla salute sia per i benefici apportati da piccole quantità di alcol sia per gli altri componenti di questa bevanda, tra i quali diversi antiossidanti sicuramente "amici" della nostra salute. Le conseguenze per uno dei settori più importanti dell'agricoltura italiana ed europea sarebbero devastanti: le politiche di sviluppo che da sempre accompagnano il settore sarebbero infatti messe pesantemente in discussione e tutto ciò sarebbe addirittura accompagnato dall'invito a riportare sulle etichette immagini e scritte che oggi siamo abituati a vedere sui pacchetti di sigarette».
Per i rappresentanti regionali le rassicurazioni che la vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas si è affrettata a rilasciare, seppur incoraggianti, non sono però sufficienti ad eliminare le preoccupazioni. «Ci adopereremo pertanto in tutte le sedi competenti, sia a livello nazionale sia a livello comunitario - concludono gli assessori -, per evitare che tutto ciò si traduca in un disastro annunciato».
«Il consumo moderato e consapevole del vino, che fa parte delle tradizioni e dello stile di vita degli europei, sarebbe quindi assimilato all'abuso di alcol e di superalcolici - scrivono in una nota congiunta gli assessori - . Rileviamo come tutto ciò si ponga in antitesi con quanto la comunità scientifica ha più volte affermato, riconoscendo al vino importanti ricadute positive sulla salute sia per i benefici apportati da piccole quantità di alcol sia per gli altri componenti di questa bevanda, tra i quali diversi antiossidanti sicuramente "amici" della nostra salute. Le conseguenze per uno dei settori più importanti dell'agricoltura italiana ed europea sarebbero devastanti: le politiche di sviluppo che da sempre accompagnano il settore sarebbero infatti messe pesantemente in discussione e tutto ciò sarebbe addirittura accompagnato dall'invito a riportare sulle etichette immagini e scritte che oggi siamo abituati a vedere sui pacchetti di sigarette».
Per i rappresentanti regionali le rassicurazioni che la vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas si è affrettata a rilasciare, seppur incoraggianti, non sono però sufficienti ad eliminare le preoccupazioni. «Ci adopereremo pertanto in tutte le sedi competenti, sia a livello nazionale sia a livello comunitario - concludono gli assessori -, per evitare che tutto ciò si traduca in un disastro annunciato».
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Alberto Lupini
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