Torna a parlare il presidente del Consiglio, Mario Draghi: «Scuola, trasporti e vaccini. Ecco su cosa ha lavorato e sta lavorando il Governo. Non abbiamo passeggiato». Dopo la “pausa” estiva e il Consiglio dei ministri riunitosi nella giornata del 2 settembre, Draghi fa il punto sulla ripresa, economica e scolastica. Ma l’attenzione è solo per un tema: l’estensione del green pass ad altre categorie lavorative.
Draghi: «Obbligo di green pass e vaccinale si avvicinano»
E su questo Draghi va dritto per la sua strada: «Io e il ministro Roberto Speranza ne stiamo parlando da tempo. E posso dirvi che l’orientamento è per un sì, il green pass verrà esteso. Per decidere come fare, quali passi fare, quali settori dovranno averlo prima, ecc. faremo una cabina di regia come chiesto dal senatore Matteo Salvini». Insomma, dopo il voto contro il Governo della Lega in commissione proprio sulla certificazione verde, la strategia non cambia e l’obbligo si avvia a diventare realtà. «La questione è a chi, non se», ha precisato Draghi. E sulla domanda diretta sull’obbligo vaccinale la risposta è univoca: «Sì una volta che anche l’Ema avrà dato il suo parere». Stessa risposta che vale anche per i quesiti relativi alla terza dose del vaccino.
Il successo della campagna vaccinale sostiene le strategie del Governo
A sostenere questo approccio sono i numeri: entro fine settembre, l’80% della popolazione verrà vaccinata. E quindi elegibile di green pass. Allo stesso modo, la certificazione verde è ormai diventata una normalità nella vita quotidiana degli italiani. Lo dimostra il flop delle manifestazioni indette per l’1 settembre, data di entrata in vigore dell’obbligo del lasciapassare sanitario per salire a bordo dei trasporti a lunga percorrenza. «Secondo i dati comunicatici da Trenitalia – ha ricordato il ministro alle Infrastrutture e trasporti, Enrico Giovannini – solo lo 0,2% dei passeggeri controllati è stato trovato sprovvisto di green pass. Parliamo di una settantina di persone».
Insomma, la strada sembra spianata. Come sostenuto più volte da Italia a Tavola, d’altronde, il green pass e, quindi, la vaccinazione è lo strumento necessario per una ripresa autunnale in sicurezza. Condizione che aiuterebbe in primo luogo il settore Horeca andando peraltro incontro alle richieste già avanzate da Fipe e Confcommercio. Vaccinare i lavoratori di ristoranti, bar, hotel, pasticcerie e simili potrebbe portare a un duplice risultato: da un lato, trasformare questi luoghi in delle vere e proprie bolle covid-free; dall’altro, ricostruire quel clima di fiducia fra esercenti e clienti essenziale per il buon esito del business dell’accoglienza. Detto diversamente, con le parole utilizzate dal ministro Speranza durante la conferenza stampa, «i vaccini sono lo strumento essenziale per gestire questa stagione».
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In gioco, la ripresa economica del 2022
In gioco c'è, prima di tutto, la ripresa dell'intero sistema economico nazionale. «L'economia continua a crescere - ha affermato Draghi citando i dati sul Pil - Molto più delle aspettative. Il mercato del lavoro racconta di circa mezzo milioni di occupati in più. Ma dobbiamo tenere conto di due aspetti. Il primo: non compiaciamoci troppo di queste cifre sull'economia, siamo caduti in un modo che non si vedeva da decenni in Italia e questo è un ribalzo fisiologico che coinvolge anche altri Paesi. La vera sfida è mantenere un tasso di crescita superiore a quello pre-Covid nei primi due trimestri del prossimo anno. Il secondo aspetto riguarda la riqualificazione dei lavoratori e il loro reiserimento nel tessuto economico. È prevedeibile che molti settori dovranno risttrutturarsi».
Minacce e aggressioni dei no-vax? «Odiose e vigliacche»
Una chiosa sugli ultimi epidosi di violenza ai danni di giornalisti, virologi e quanti si stanno impegnando in prima fila per combattere la pandemia: «Voglio esprimere la mia piena solidarietà - ha detto Draghi - a chi è stato vittima di aggressioni nel corso di queste manifestazioni no vax, no pass. Si tratta di una violenza particolarmente odiosa, vigliacca».
A scuola senza mascherina se tutti vaccinati
Nella conferenza stampa spazio, come detto, al tema della scuola e dei trasporti. Sul primo punto, si è espresso il ministro Patrizio Bianchi a partire da un dato fondamentale: il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino. Un risultato ottenuto anche grazie all’obbligo esteso per legge alla categoria del personale scolastico. Numeri che permetteranno, dal 13 settembre, una ripresa in sicurezza delle lezioni in presenza. E per quanto riguarda il ritorno in classe il ministro Bianchi si è sbilanciato affermando che «dove ci sono classi di vaccinati sarà possibile togliere le mascherine in aula e tornare a sorridere».
Oltre 600 milioni per il trasporto pubblico locale
Sul fronte trasporti, invece, il ministro Giovannetti ha confermato lo stanziamento di oltre 600 milioni di euro da destinare al potenziamento del trasporto pubblico locale. «Una cifra che rappresenta più del doppio dei 250 milioni di euro messi sul piatto dal Governo nel primo semestre che ha permesso un aumento del +15-20% delle corse nelle ore di punta».
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Alberto Lupini
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