Val di Nizza, ex scuola diventa hub del turismo esperienziale
Nel Comune, nell'Oltrepò Montano, la realizzazione della struttura possibile grazie ai fondi del Progetto di sviluppo delle aree interne. Un'opera attesa da anni, che sarà inaugurata domenica 29 gennaio
La ex scuola diventa hub per il turismo esperienziale. Grazie ad un intervento mirato del Progetto di Sviluppo delle Aree Interne, la ex scuola di Sant’Albano, frazione nel Comune di Val di Nizza, uno dei più turistici dell’Oltrepò Montano, diventa esempio di Comunità Ospitale. L’Inaugurazione con le autorità è fissata domenica 29 gennaio alle ore 11,30. È di fatto il primo intervento nella Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese che traduce in concreto l’esigenza di un sito turistico mirato all’esperienza e allo sviluppo di strutture dedicate alle attività all’aria aperta, al benessere, allo sport. Un esempio di rigenerazione urbana locale che aderisce ad un Progetto più ampio dedicato al nuovo turismo.
Turismo esperienzale e ciclo-turismo
Alla base di questo intervento vi è un nuovo concetto di ospitalità promosso dal Progetto della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese che interessa i Comuni di Val di Nizza, Montesegale, Borgoratto Mormorolo, Fortunago. Tutti hanno scelto, grazie al coordinamento della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, di attivare una modalità innovativa di turismo esperienziale sviluppando una nuova interazione tra turista e comunità ospitale, a partire dall’accoglienza quotidiana e gratuità di strutture ed esperienze in un contesto rurale e storico come quello dell’Appennino Lombardo. L’intervento che si inaugura sabato 29 gennaio (ore 11 e 30), intende valorizzare una fruizione esperienziale dei suoi luoghi e dei suoi borghi e si sviluppa come primo esempio di “Comunità Ospitale” nell’ex scuola di Sant’Albano, località del Comune di Val di Nizza, con l’obiettivo di creare un’offerta turistica vocata al ciclo-escursionismo ed al vivere bene grazie all’integrazione di uno spazio relax esterno ed una palestra interna alla struttura. Alla base del progetto che definisce la costruzione delle Comunità ospitali c’è la valorizzazione dell’Alto Oltrepò che trae valore aggiunto dai propri tratti distintivi: cibo, cultura, paesaggio, storia, capacità produttiva e valorizzazione delle sue arti. L’intervento sviluppato sul Comune di Val di Nizza rappresenta la sintesi dell’integrazione tra interventi di riqualificazione di spazi abbandonati con un’offerta di servizi attrattivi come la creazione di un servizio di e-bike sharing e la realizzazione del primo spazio di allenamento sportivo per le popolazioni limitrofe.
Coinvolte le comunità locali
«Il prossimo passo – dichiara Franco Campetti, sindaco del Comune di Val di Nizza – sarà la programmazione di momenti e incontri per promuovere questa nostra azione che si inserisce in un circuito sperimentale quale quello delle Comunità Ospitali della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Un’opportunità che rilancia con entusiasmo anche il senso di appartenenza della nostra piccola Comunità Locale». Gli fa eco il presidente della Provincia di Pavia e della Comunità Montana, Giovanni Palli: «Crediamo molto nella costruzione di un’offerta turistica esperienziale ed innovativa – dichiara Palli – che veda un coinvolgimento attivo delle Comunità Locali sia nella fase dell’accoglienza sia nella fase della creazione di un’offerta turistica. Si tratta di una scommessa importante e di una progettualità che ci trova puntuali ad inaugurare la stagione primaverile 2023 con l’accoglienza dei primi ospiti».
Del fondo europeo destinato allo sviluppo regionale, attraverso la Strategia Nazionale per le aree interne promosso da Regione Lombardia, che complessivamente ammonta ad oltre 921mila euro, sono stati impegnati poco meno di 200mila euro per l’intervento presso la ex scuola di Sant’Albano. Il sito turistico ospiterà 8 posti letto, proponendo anche una piccola palestra attrezzata di 50 metri quadrati. Il punto di accoglienza è interessante perché crocevia di diversi itinerari e sentieri, molti già mappati, con un polmone tracciato che si inerpica nei boschi di 17 kmq, percorsi promossi con passione dalla Associazione Culturale Amici di Poggio Ferrato – Gruppo Sentieri val di Nizza.
Sentieri mappati alla scoperta del territorio
Con oltre 100 sentieri mappati l’Alto Oltrepò si propone ormai da diversi anni come una palestra a cielo aperto forte della sua bellezza e biodiversità. La sua app scaricabile è una vera GeoGuida dedicata alla rete escursionistica dell’Oltrepo Pavese, un prezioso strumento per visitare e praticare l’outdoor in questo territorio. Consente di orientarsi con facilità a piedi e in bicicletta, lungo i sentieri segnalati. La mappa interattiva ti permette di visualizzare la posizione sul percorso, anche senza connessione internet: le mappe e le tracce possono essere precaricate. Sono presenti anche molte informazioni turistiche implementate per agevolare le visite e i soggiorni sul territorio. Il tutto si innesta nel territorio del Comune di Val di Nizza che si identifica nel suo castello, quello di Oramala, una delle più importanti fortezze dei Malaspina. Val di Nizza, posizionato nell’Alta collina dell’Oltrepò pavese, prende il nome nella valle del torrente Nizza, uno dei numerosi piccoli affluenti dello Staffora. Il paese che conta 330 prime case e 670 seconde case, è sempre stato considerato un punto turistico di richiamo anche storico.
Val di Nizza e l'ex scuola di Sant’Albano
La scuola elementare ha funzionato fino al 2000 (dal 1964). Il sito è stato spopolato nel corso degli ultimi vent’anni ma sempre molto attivo e ricettivo d’estate, particolarmente apprezzato negli anni del Covid, quando molte seconde case sono state riaperte. Val di Nizza è un paese dell’Alto Oltrepò che fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni, da prodotti enogastronomici identitari e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il “piffero appenninico” che accompagnato dalla fisarmonica e un tempo dalla müsa (la cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste. Ancora oggi.
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Alberto Lupini