Vaccino in vacanza, si può fare? L'accordo fra Piemonte e Liguria
Le due Regioni hanno stretto un accordo per cui i cittadini potranno ricevere la prima o seconda dose in ferie (dal 15 giugno al 15 settembre). La Lombardia potrebbe aggiungersi, tirando con sé la Toscana
24 maggio 2021 | 13:00
Vaccini e vacanze, con l’avvicinarsi della stagione estiva e l’accelerazione della campagna di immunizzazione, ritorna il tema degli appuntamenti per la somministrazione della prima dose e il richiamo. Date che, per molti italiani, rischiano di cadere proprio mentre si è al mare o in montagna. Problema o opportunità? Sul tema si stanno muovendo le Regioni attraverso una serie di accordi bilaterali come quello sottoscritto fra Piemonte e Liguria e che presto potrebbe essere esteso anche alla Lombardia.
Eppure, per il momento, il governatore Attilio Fontana ha detto no: «Nel nostro piano vaccinale abbiamo cercato di mettere pochissimi richiami nelle due settimane centrali del mese di agosto, fissandoli prima o dopo. Quando facciamo il vaccino cerchiamo di chiedere se si è presenti in quelle due settimane e si cerca di accontentare le persone anticipando o posticipando di qualche giorno. Se la cosa rientra nei parametri consentiti e non si slitta troppo lontano o troppo vicino, si cerca di dare questa opportunità. Sia chiaro: non è una garanzia, ma la possibilità che, se ci sono le condizioni, cerchiamo di concedere ai nostri cittadini», ha affermato Fontana.
Sulla stessa linea anche l’assessore al Welfare, Letizia Moratti: «Siamo l’unica regione ad aver creato un’applicazione su Poste per cui ognuno può andare a vedere la data della seconda somministrazione e quindi scegliere la data della prima somministrazione in funzione della seconda e quindi in qualche modo superare il problema delle vacanze».
«È bene che chi va in vacanza regoli le proprie vacanze in funzione dell'appuntamento vaccinale. Oggi sappiamo che il vaccino Astrazeneca si può fare dalle 4 alle 12 settimane tra prima e seconda dose. Con i vaccini a Rna ci sono 42 giorni. Ci sono studi recenti che dicono addirittura che dopo 90 giorni c'è il meglio della performance. Chiaramente ce lo dovranno dire gli scienziati, io dico solo quello che ho letto su questi studi. La soluzione c'è già. Basta essere molto aderenti a quelle che sono le necessità dei cittadini», aveva affermato Figliuolo il 19 maggio.
Più in particolare, per entrare in Sardegna dovranno essere esibiti, a scelta e se in proprio possesso:
Piemonte-Liguria, accordo per le vaccinazioni in vacanza
Il primo passo per garantire un’estate in sicurezza e senza la preoccupazione di dover interrompere le vacanze per la seconda dose di vaccino è stato l’accordo sottoscritto sabato 22 maggio fra Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte (che nel frattempo punta a rendere Covid-free le proprie montagne) e l’omologo Giovanni Toti, della Regione Liguria. In attesa del nullaosta del commissario all’emergenza, il generale Francesco Figliuolo il progetto dei due enti locali prevede che i residenti dei due territori potranno ricevere la vaccinazione anti-Covid presso i punti vaccinali sparsi nelle due Regioni, a condizione che il soggiorno sia dovuto a scopi turistici e per una durata che rende difficoltosa la somministrazione nel luogo di residenza. Nella propria richiesta, inoltre, il cittadino dovrà specificare le proprie condizioni di salute e rilasciare le autorizzazioni al trattamento dei propri dati. L’avvenuta vaccinazione sarà poi notificata all'Anagrafe vaccinale nazionale Covid (Avc), che provvederà a inviare alla Regione di residenza tutte le informazioni. Le stesse che poi serviranno da base per riequilibrare le varie scorte a seconda dei picchi di domanda.In Lombardia si deve far rientro dalle ferie per l'appuntamento vaccinale
Presto, a questo sistema di vaccinazioni in vacanza potrebbe aggiungersi anche la Lombardia. D’altronde, il “triangolo estivo” che lega le tre Regioni esiste da tempo. L’obiettivo è quello di trovare un accordo ragionando sia in termini di continuità territoriale, sia in termini di interscambio turistico che potrebbe tradursi in un protocollo esteso non solo a tutto il quadrante nord-ovest o in generale alle regioni confinanti, ma anche alla Toscana.Eppure, per il momento, il governatore Attilio Fontana ha detto no: «Nel nostro piano vaccinale abbiamo cercato di mettere pochissimi richiami nelle due settimane centrali del mese di agosto, fissandoli prima o dopo. Quando facciamo il vaccino cerchiamo di chiedere se si è presenti in quelle due settimane e si cerca di accontentare le persone anticipando o posticipando di qualche giorno. Se la cosa rientra nei parametri consentiti e non si slitta troppo lontano o troppo vicino, si cerca di dare questa opportunità. Sia chiaro: non è una garanzia, ma la possibilità che, se ci sono le condizioni, cerchiamo di concedere ai nostri cittadini», ha affermato Fontana.
Sulla stessa linea anche l’assessore al Welfare, Letizia Moratti: «Siamo l’unica regione ad aver creato un’applicazione su Poste per cui ognuno può andare a vedere la data della seconda somministrazione e quindi scegliere la data della prima somministrazione in funzione della seconda e quindi in qualche modo superare il problema delle vacanze».
Prenotazioni più ponderate per salvare il turismo di oggi e di domani
L’idea di legare vaccino e vacanze è volta a salvare il più possibile la stagione del turismo. Ma, come ricordato da Italia a Tavola, sostenere l’accoglienza al meglio non significa dimenticarsi che il Covid non svanisce in un’estate, anche se i numeri saranno sempre migliori. Il rischio di una nuova ondata autunnale c’è, lo dice la storia. E allora forse, come suggerito proprio da Figliuolo, che sul tema ha tenuto una linea rigida, potrebbe essere utile organizzare le ferie in base alle date in cui ogni cittadino che ne avrà diritto riceverà la dose. Altrimenti, per una vacanza non troppo serena quest’estate rischia di saltare ancora la settimana bianca e poi le gite di Pasqua e poi chissà come sarà l’estate 2022.«È bene che chi va in vacanza regoli le proprie vacanze in funzione dell'appuntamento vaccinale. Oggi sappiamo che il vaccino Astrazeneca si può fare dalle 4 alle 12 settimane tra prima e seconda dose. Con i vaccini a Rna ci sono 42 giorni. Ci sono studi recenti che dicono addirittura che dopo 90 giorni c'è il meglio della performance. Chiaramente ce lo dovranno dire gli scienziati, io dico solo quello che ho letto su questi studi. La soluzione c'è già. Basta essere molto aderenti a quelle che sono le necessità dei cittadini», aveva affermato Figliuolo il 19 maggio.
In Sardegna riprende la campagna di screening: test o quarantena all'arrivo
L'alternativa alla interoperabilità dei sistemi sanitari e vaccinali regionali è rappresentata dalla Sardegna. Sull'isola, fino al 28 maggio, prosegue lo screening di massa in entrata voluto dal presidente di Regione, Christian Solinas.Più in particolare, per entrare in Sardegna dovranno essere esibiti, a scelta e se in proprio possesso:
- l’attestato di totale vaccinazione;
- l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato non oltre 48 ore prima di partire
Il bollettino del 24 maggio
Sono 2.490 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime odierne sono 110 (ieri sono stati 72, primato che non si registrava da diversi mesi). Per quanto riguarda il fronte tamponi, il totale di quelli effettuati ha raggiunto quota 107.481 (circa 72mila in meno rispetto a ieri) per un tasso di positività pari al 2,3%.© Riproduzione riservata
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Alberto Lupini
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