Il mondo del
turismo è il volto emblematico della crisi generata dalla pandemia. Un anno di chiusure praticamente continue, giusto un’apertura estiva e poi stop con la mazzata di una stagione sciistica mai partita a fungere da colpo del ko. Il Premier
Mario Draghi però ha dato un segnale positivo istituendo un Ministero adeguato, affidato a
Massimo Garavaglia.
Massimo Garavaglia
Aprire a Pasqua se ci sono le condizioniL’esponente della Lega ha parlato a
Radio24 della situazione che sta vivendo il comparto regalando un sussulto a tutti gli operatori del settore. Perché se è vero che anche le vacanze di Pasqua sembrano essere annullate dal Dpcm che è in corso di approvazione, è anche vero che Garavaglia ha aperto una fessura di speranza: «Si apre a
Pasqua se ci sono le condizioni per farlo in sicurezza - ha sottolineato in un'intervista a
Radio24 - c'è una discussione
aperta sul passaporto sanitario, ma ci vogliono soluzioni comuni in
Europa. Le vaccinazioni devono accelerare. Abbiamo perso mesi ed è difficile recuperare». Ma è una strada davvero percorribile o sarà l'ennesimo proclamo che genererà solo illusione vane? Un primo test per capire se la comunicazione istituzionale è cambiata rispetto a
Conte.
Priorità alla distribuzione dei fondiTra i compiti primari c’è il destinare le risorse finanziare necessarie per salvare le
imprese. Il decreto
Ristori 5, rinominato decreto Sostegno, avrà «tempi abbastanza veloci: se non è il prossimo venerdì sarà la prossima settimana», afferma ancora il ministro del Turismo. E spiega: «Non possiamo permetterci di avere risorse e di non distribuirle, la burocrazia deve essere accompagnata costantemente dalla politica affinché i problemi siano risolti». Garavaglia assicura che con il nuovo
decreto Sostegno «si va a intervenire in maniera più
equa e mirata e con tempi più certi». I criteri dovranno essere settore per settore: «Ad esempio per le funivie ha poco senso il fatturato perché c'è una componente dei costi fissi rilevantissima. Settore per settore bisogna fare una valutazione di cosa è più giusto. Le strutture stanno lavorando - garantisce - penso che la cosa sia abbastanza veloce. Magari meglio due giorni in più e non dover rincorrere con
emendamenti e quindi perdere mesi e avere testo operativo subito già nel decreto».
Poi le risorse (
950 i milioni già stanziati) da distribuire. «Per quanto riguarda l'industria turismo - spiega - ci sono ancora ben 400 milioni da distribuire di misure precedenti: iniziamo a distribuire quello che già c'è. In
Italia - fa notare - non basta fare un decreto. Bisogna seguirlo finché non è operativo. Inoltre ci sono i 400 milioni del fondo per gli
aeroporti ancora da distribuire. Quello che è già disponibile non deve restare sul conto corrente dello Stato ma sul conto corrente degli operatori. Per la parte aeroporti il ministero deve fare un regolamento ma non dovrebbero esserci tempi lunghi: ci stiamo sopra anche se non di nostra competenza».
Serve programmazione e prudenzaI sussidi non potranno durare a vita, urgente pensare di ripartire stabilmente. Non a caso il tema riaperture e vaccini è tra i più bollenti tra quelli che stanno animando le prime battute del nuovo
Governo. «L'anno scorso - ha detto Garavaglia - abbiamo avuto il picco a fine marzo, inizio aprile. Anche adesso sarà un marzo complicato, meglio essere prudenti a marzo per essere più sereni nei mesi successivi. Sono un aperturista pragmatico, si apre se ci sono le condizioni. L'importante è non fare guai. Si apre in sicurezza con programmazione e prudenza. Semmai si faranno più gite fuori porta. Il
settore si ricostruisce anche con un po' di sano ottimismo. L'anno scorso in estate abbiamo avuto la possibilità di andare in
vacanza, quest'anno si ripeterà quello che è stato l'anno scorso. Diverso è il discorso per gli stranieri e bisogna lavorare a livello europeo per una mobilità in
sicurezza». Ma è ancora troppo presto per capire cosa succederà nei mesi estivi e fare previsioni al momento risulta molto complicato.
Vaccinare gli operatori sanitariChiaro che per ripartire i
vaccini sono fondamentali: «Tra le priorità - spiega il Ministro - c'è quella della campagna di vaccinazione agli operatori del turismo. Siamo un po' in ritardo va data un'
accelerata e va data precedenza agli operatori del turismo, per avere le strutture in sicurezza: è una priorità del Paese». Una priorità da perseguire con convinzione guardando anche agli altri Paesi. La Grecia ha già “immunizzato” tutta l’isola di
Kastellorizo facendola diventare Covid-free, la Sardegna - da oggi in zona bianca - si spera che segua questo modello; il Governatore
Christian Solinas ha già annunciato la volontà di vaccinare tutti entro maggio imponendo intanto
test prima di sbarcare sull’isola.
Sì a una compagnia aerea di bandieraGaravaglia ha toccato anche il delicato tasto di avere una compagnia di
bandiera spiega: «Serve una compagnia che funzioni,
Alitalia è un problema annoso. Quello che è più importante è garantire una programmazione e promozione molto più unitaria del sistema turismo. Quello a cui stiamo lavorando è superare una frammentazione che storicamente ha portato qualche problemino». E aggiunge: «Salvare Alitalia a tutti i costi - ha proseguito - non vuol dire niente, bisogna capire quali sono le
condizioni; se va salvata, speriamo sia la volta buona». Quanto ad un'eventuale cessione all'estero Garavaglia ha risposto: «Da liberale non mi faccio il problema della
bandierina in fondo all'aereo: l'importante è che ci siano i servizi. Se poi si riesce a mantenere la bandierina siamo tutti più contenti».
Associazioni di categoria soddisfattePositive le reazioni delle associazioni di imprese turistiche: «Sono parole che ispirano fiducia quelle del ministro Garavaglia - sottolinea il presidente di Assoturismo
Vittorio Messina - che ci fanno ben sperare che i provvedimenti a favore delle imprese della filiera turistica saranno adeguati e tempestivi, a partire dalle risorse già stanziate a favore dell’industria del turismo fino al prossimo Dl Sostegno. Archiviata la primavera, gli operatori turistici ripongono tutta la fiducia nella stagione turistica estiva, per questo apprezziamo l’intento del ministro a proseguire, con decisione, il
dibattito in sede europea per raggiungere, il prima possibile, un accordo comune sul passaporto sanitario e per favorire interventi incisivi a favore delle imprese del turismo».
«Al Ministro Garavaglia - ha detto il presidente di Confturismo Confcommercio,
Luca Patanè dopo un incontro con lui - abbiamo chiesto di convocare quanto prima un tavolo sulle azioni più urgenti da porre in campo per aiutare tutto il settore del turismo, salvare l’estate e la seconda parte dell'anno: un luogo dove le rappresentanze delle imprese possano confrontare la loro vision con quella delle amministrazioni territoriali, agendo sinergicamente in questo momento estremamente delicato. Confturismo-Confcommercio presenterà inoltre proposte progettuali concrete da inserire nel
PNRR per accedere ai fondi di NextgenerationEU e per creare investimenti anche nel digitale per favorire la ripresa».
Intanto a un anno dallo scoppio della pandemia di Covid 19, il turismo torna al centro del dibattito pubblico. Martedì 2 marzo alle ore 12, in diretta streaming, si terranno gli ''
Stati Generali del Turismo'', evento promosso dal Comune di Sorrento, con il patrocinio di Enit e Regione Campania e curato da VisVerbi. L'obiettivo dell'iniziativa è di aprire una riflessione seria sul settore
turistico in Italia partendo da un osservatorio unico come la città di Sorrento che in era pre-Coronavirus poteva vantare su oltre 3 milioni di presenze all'anno.
Gli Stati Generali del 2 marzo sono l'inizio di un percorso che metterà a confronto tutte le
categorie del settore e si concluderà nel mese di maggio con la presentazione di un piano operativo da condividere a livello nazionale. Tra gli
interventi anche quello del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; e di Massimo Coppola, sindaco di Sorrento.