Italia poco attrattiva per la Generazione Z? Non sarà certo un sondaggio a stabilirlo con certezza, eppure i risultati dell’indagine sul
turismo tra i giovani condotta da Nestpick.com su una rappresentanza di 10mila giovani residenti tra Stati Uniti, Regno Unito, Europa continentale e Cina (che hanno risposto via social network), sembrano certificarlo. L’esito dello studio è abbastanza sorprendente: mentre americani e asiatici citano Roma (rispettivamente al secondo e quinto posto, con una presenza di Firenze, tra gli statunitensi in 15ª posizione), i giovani under 30 europei dell’Italia pare proprio non ne vogliano neppure sentir parlare.
Roma e Firenze sono le sole città italiane citate nel sondaggio
Il
sondaggio, come spesso accade, non si addentra nei motivi di tali scelte, ma è normale che il risultato debba quantomeno interrogare rispetto all’attrattività delle località italiane, che sembrano incapaci di suscitare quell’appeal che al contrario pare che abbiamo altre città, come New York, Tokyo, Amsterdam, Parigi e Dubai, presenti praticamente in tutte le classifiche.
Molto spesso un viaggio (anche solo per qualche giorno di vacanza) può essere un catalizzatore del desiderio di cambiare città o di trasferirsi all'estero. E qui l’Italia manca. Questo sondaggio fa parte di uno studio più ampio, che valuta le città migliori per vivere secondo la generazione Z. Lo studio determina quali città nel mondo stanno rispondendo meglio ai bisogni di questa generazione, rendendosi destinazioni attraenti per i creatori e i pionieri di domani.
Tra i giovani europei spiccano New York, Amsterdam, Dubai, Parigi, Miami, Tokyo, Berlino, Toronto, Londra e Hong Kong, mentre tra quelli americani c’è in testa Parigi, seguita da Roma, Londra Dubai e Hong Kong. I cinesi mettono invece Roma al quinto posto, dietro Parigi, Los Angeles, San Pietroburgo e Londra.
Fin qui i risultati, ma c’è di più: Londra in generale soddisfa globalmente i valori della Generazione Z e si distingue per imprenditoria sociale, concerti e spazi di Co-Working, così come per l'istruzione e l'industria dell’intelligenza artificiale; Copenhagen ha il livello più avanzato di sviluppo dell'e-government, seguita dalle città australiane nell'indice, Melbourne, Sydney, Brisbane e Perth; Seoul è la città asiatica con il più alto livello di digitalizzazione governativa, con punteggi superiori a Londra (7°), Stoccolma (12°) e Singapore (16°), mentre Singapore ha il punteggio più alto di connettività/5G, seguita da Seoul e Stoccolma.
E ancora: la Svezia è il Paese più preparato per quanto riguarda la digitalizzazione dei pagamenti e del settore bancario, mentre il tasso più alto di utilizzo di servizi di mobilità digitale come il bike sharing e il ride-hailing si trova a Parigi, seguita da Berna, Shanghai, Amsterdam e Tel Aviv. Infine le città che hanno la più alta percentuale di utenti con abitudini sociali digitali (quali l'uso dei social media e di applicazioni mobili per produttività e notizie) sono Doha, Manama e Dubai. Tutti parametri cui i giovani non soltanto guardano, ma ci convivono, e che vedono le città italiane assenti da tutte le classifiche.