Turismo, tutto esaurito nei laghi del Nord: boom di visitatori tedeschi
Giorni da sold out durante i ponti del 25 aprile e del 1 maggio. Italiani, ma anche (e soprattutto) stranieri sui principali specchi d'acqua del Nord. Il numero dei turisti tedeschi è salito dal 50% al 60%
Nulla poté, neppure la (benedetta) pioggia. Sui laghi di Garda, Iseo e Idro sono stati giorni da tutto esaurito durante i ponti del 25 aprile e del 1 maggio. Italiani, ma anche e soprattutto (tanti) stranieri sui principali specchi d'acqua del Nord. I russi sono stati sostituiti dagli americani e dagli inglesi mentre i tedeschi sono saliti - secondo i dati del Consorzio albergatori - dal 50% al 60%. Alberghi, ristoranti, agriturismi e trattorie hanno fatto registrare il tutto esaurito a riprova che davvero la terribile stagione della pandemia è alle spalle.
Lago di Garda, aprono i campeggi su tutte e tre le sponde del Benaco
Già aperti molti campeggi su tutte e tre le sponde del Benaco: da Riva a Malcesine, da Bardolino fino a Sirmione, Desenzano, Padenghe, Moniga, Salò (dove si è tenuta una affollatissima rassegna florovivaistica) e Manerba. «La stagione turistica 2023 - rimarca Isidoro Bertini, storico albergatore del comune gardesano - si presenta sotto i migliori auspici. Il lago è tornato fortunatamente a livelli accettabili grazie anche alle piogge di questi giorni. E poi sono sempre piu apprezzati gli itinerari ciclopedonali nelle riserve naturali e quelli enogastronomici». In crescita pure le prenotazioni per visitare i frantoi e le cantine.
Lago d'Iseo, invasione di turisti per la rassegna tradizionale del salame di Montisola
«Abbiamo avuto molte richieste - sottolinea Gianfranco Comincioli, produttore di vini e olii di alta qualità - di turisti europei intenzionati a conoscere le nostre cantine di Puegnago. I prodotti enogastronomici del territorio sono sempre più apprezzati». La conferma viene anche dal lago d'Iseo e più esattamente da Montisola, dove nel fine settimana si è tenuta la tradizionale rassegna del pregiato salame che porta il nome dell'isola lacustre più grande d'Europa. Più che una gara, la scoperta di un insaccato tradizionale che assieme alla sarde è un punto di forza dell'isola. «C'è stata un'invasione - dice l'unico fornaio, Marino Ziliani - con lunghe code. Durante queste feste è stato un via vai incessante. In centinaia non si sono lasciati sfuggire il sapore buon pane e salame, assieme alle dolci spongade». Anche perché molti, grazie al matrimonio della Capitale della Cultura Bergamo-Brescia, ne hanno approfittato per scoprire le città, ma anche molti luoghi semi-sconosciuti della due province.
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Alberto Lupini