Turismo, Marchetti (Assosistema): Serve una filiera della sostenibilità
Il presidente dell’associazione di Confindustria ha rilanciato, nel corso di Ecomondo, la necessità per il comparto di fare rete, a partire da alberghi e ristorazione: «Sì ad incentivi per chi investe in sostenibilità»
07 novembre 2019 | 10:10
Le scelte green delle strutture alberghiere non bastano più: occorre mettere a sistema i servizi connessi all'ospitalità al fine di parlare di sostenibilità ambientale a 360°. È il pensiero del presidente di Assosistema Confindustria Marco Marchetti, che al convegno "Reuse, wash green, no waste", alla manifestazione Ecomondo alla Fiera di Rimini ha rilanciato l’idea della costituzione di una “filiera della sostenibilità nel settore del turismo”.
«L' hotel rappresenta la punta dell'iceberg dell'accoglienza - ha spiegato Marchetti - Se le amministrazioni comunali investono nel turismo come driver di crescita, la relazione che abbiamo è: + turismo, + visitatori, + servizi agli hotel e alla ristorazione + impatto ambientale. Non si può, quindi, non prendere in considerazione l'importante indotto dei servizi quando si parla di governance ambientale. Per questo è necessario un New Deal territoriale dove le amministrazioni territoriali inizino a ragionare in termini di filiera prevedendo anche dei piani di incentivi per chi investe in sostenibilità ambientale».
«L'ambiente non è di moda, è semplicemente tutto ciò che abbiamo - ha aggiunto Sofia Gioia Vedani, membro del Consiglio Direttivo di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - proprio questa consapevolezza ha spinto già da tempo molti operatori ad investire per la tutela del nostro patrimonio sociale ed ambientale adeguando le proprie strutture alle esigenze di un pubblico sempre più attento e sensibile ai temi ecologici e al rispetto del Pianeta. Dall’utilizzo dei prodotti a Km0 alla diminuzione degli sprechi alimentari, dalla riduzione della plastica e riciclo dei rifiuti, al risparmio idrico ed energetico, privilegiando criteri di bioedilizia e bioarchitettura nella costruzione degli edifici, con una grande attenzione anche alla filiera delle forniture di prodotti e servizi. Offrire un servizio sostenibile è una responsabilità rispetto ai propri ospiti e un contributo al la diffusione di nuove abitudini e comportamenti più attenti alla sostenibilità anche nel quotidiano».
Le scelte green degli hotel non bastano più, serve fare sistema
«L' hotel rappresenta la punta dell'iceberg dell'accoglienza - ha spiegato Marchetti - Se le amministrazioni comunali investono nel turismo come driver di crescita, la relazione che abbiamo è: + turismo, + visitatori, + servizi agli hotel e alla ristorazione + impatto ambientale. Non si può, quindi, non prendere in considerazione l'importante indotto dei servizi quando si parla di governance ambientale. Per questo è necessario un New Deal territoriale dove le amministrazioni territoriali inizino a ragionare in termini di filiera prevedendo anche dei piani di incentivi per chi investe in sostenibilità ambientale».
«L'ambiente non è di moda, è semplicemente tutto ciò che abbiamo - ha aggiunto Sofia Gioia Vedani, membro del Consiglio Direttivo di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - proprio questa consapevolezza ha spinto già da tempo molti operatori ad investire per la tutela del nostro patrimonio sociale ed ambientale adeguando le proprie strutture alle esigenze di un pubblico sempre più attento e sensibile ai temi ecologici e al rispetto del Pianeta. Dall’utilizzo dei prodotti a Km0 alla diminuzione degli sprechi alimentari, dalla riduzione della plastica e riciclo dei rifiuti, al risparmio idrico ed energetico, privilegiando criteri di bioedilizia e bioarchitettura nella costruzione degli edifici, con una grande attenzione anche alla filiera delle forniture di prodotti e servizi. Offrire un servizio sostenibile è una responsabilità rispetto ai propri ospiti e un contributo al la diffusione di nuove abitudini e comportamenti più attenti alla sostenibilità anche nel quotidiano».
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Alberto Lupini
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