Turismo in Liguria, low cost e di massa Alassio e Laigueglia pensano a dei limiti
04 luglio 2017 | 10:06
di Federico Biffignandi
foto: lastampa.it
L’ultima domenica, la prima di luglio, ha visto arrivare dalle parti di Alassio e Laigueglia ben 16 autobus di viaggi organizzati sulle spiagge libere delle due località con 800 persone che si sono riversate in riva al mare. Questi si sommano ai bagnanti locali e a quelli delle seconde case dando vita ad un vero e proprio intasamento. Come detto il problema è di sicurezza perché, in preda all’euforia di una giornata di vacanza, a qualche bicchiere di troppo, alla folla e al caldo è già capitato che qualcuno perdesse le staffe e accendesse una rissa. L’idea dunque è: due o tre pullman organizzati per weekend e steward all’ingresso di alcune spiagge per garantire sicurezza e filtrare gli accessi. Abbastanza grottesca come proposta come primo impatto, ma è anche vero che mettendosi nei panni dei sindaci prendersi qualche precauzione è comprensibile.
«A Torino un maxischermo ha raccolto in piazza migliaia di persone: qui da noi l’attrattiva è costituita dal mare, ma il problema di ordine pubblico sussiste in egual misura» sostengono l’alassino Enzo Canepa e il laiguegliese Franco Maglione.
«Laigueglia non è in grado di assorbire tutte queste presenze - dice il sindaco Maglione - dopotutto non esiste bene che non sia normato, e ciò deve valere anche per le spiagge. Si stabilisca il numero massimo di persone ammesse a metro quadro, siano date delle direttive per potersi godere giornate di relax senza rischi per la sicurezza. Il mio è un appello alla prefettura e alla Regione: non sono arrabbiato, sono preoccupato».
Al momento il regolamento pare comunque essersi arenato in Prefettura, visto che per l’eventuale applicazione di alcune richieste sussisterebbero problemi di natura giuridica. Nel frattempo, questo weekend sembra essere andato meglio degli scorsi: «Grazie ai controlli delle forze dell’ordine ai caselli autostradali, l’arrivo dei bus è un pochino diminuito - dice il sindaco Canepa - è necessario però regolamentare le presenze sulle nostre spiagge libere che per numeri sono paragonabili a quelle delle manifestazioni di richiamo e rappresentano dunque un possibile rischio sotto i profili di ordine pubblico, igiene e sicurezza».
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Alberto Lupini