Turismo: l’estate senza personale è un danno 6,5 miliardi

È questa la stima di Assoturimo Confesercenti che tramite il presidente Vittorio Messina chiede quindi al Governo procedure di chiamata più snelle per ridurre la burocrazia, ma anche la reintroduzione dei voucher lavoro

13 maggio 2022 | 15:01

La mancanza di personale getta un’ombra sull’estate della ripresa del turismo e in particolare per i settori della ristorazione e dell’accoglienza. Il tema ormai si ripropone ciclicamente e pare anche molto complesso, tanto che anche Italia a Tavola sta provando affrontarlo dando voce quotidianamente ad associazioni e alle figure di spicco che ruotano attorno al mondo della ristorazione e dell'accoglienza. A lanciare l’ultimo allarme è stata Assoturimo e Confesercenti. «Se il sistema delle imprese ricettive e della ristorazione non riuscirà a rimpiazzare almeno parte delle 300mila figure lavorative attualmente non disponibili, non sarà in grado di soddisfare la domanda prevista per la stagione estiva, mettendo a rischio circa 6,5 miliardi di euro di consumi, a danno non solo di hotel, ristoranti e bar, ma anche dei negozi», ha spiegato l’associazione di categoria. 

Turismo: l’estate senza personale sarà un danno per tutti

Un simile scenario avrebbe conseguenze per tutta l’economia: si perderebbero infatti anche 3,2 miliardi di investimenti delle imprese del comparto e 7,1 miliardi di euro di Prodotto interno lordo.  

«La mancanza di lavoratori nel turismo è un problema serio per le imprese del settore e per il Paese. Servono risposte efficaci - commenta Vittorio Messina, Presidente Nazionale di Assoturismo Confesercenti - Dopo due anni di pandemia, sarebbe una beffa clamorosa mancare una stagione estiva che si prevede in forte ripresa per assenza di lavoratori». 

I motivi legati alla carenza di personale

«Gli stop and go delle attività turistiche nel 2020 e nel 2021, così come i ritardi nell’erogazione delle casse integrazioni, hanno allontanato dal comparto molti dipendenti che hanno cercato in altri settori posizioni lavorative meno precarie - riprende Messina -  Non è una questione che si possa risolvere in pochi giorni, ma è necessario trovare dei meccanismi per fare fronte all’emergenza attuale».

 

Le proposte di Confesercenti per uscire dalla crisi

Confesercenti si è attivata per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel turismo, ma l’associazione chiede urgentemente anche un intervento ad hoc da parte del Governo. «Bisogna ridurre la mole di burocrazia -spiega Messina -  La reintroduzione dei voucher sarebbe positiva, bisogna semplificare il lavoro a chiamata, rendendolo accessibile a tutti».

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Alberto Lupini


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