Turismo di lusso, in Italia gli stranieri fanno shopping di palazzi e hotel a 5 stelle

Da Roma a Cortina, passando per Venezia. Sempre più fondi esteri puntano ad acquistare o a gestire gli alberghi più belli e iconici d'Italia, compresi antichi palazzi, che trovano così nuova vita. Ricchi di fascino e storia, situati in posti meravigliosi e dopo la pandemia sempre più ricercati dai turisti, sono diventati una fonte sicura di investimento

15 luglio 2022 | 17:48
di Martino Lorenzini

Non è un mistero il sempre più evidente interesse dei fondi stranieri verso le strutture alberghiere di lusso che si trovano in Italia, ma anche verso storici palazzi, in passato adibiti ad altri scopi, che così ritrovano una nuova vita ricca di fascino. 

L'ultimo caso è quello di Palazzo Marini storico immobile di piazza San Silvestro a Roma, che per anni ha ospitato la mensa e gli Uffici dei deputati del Parlamento italiano. L'immobile  diventerà infatti un albergo di lusso. È stato infatti recentemente acquistato da Fort Partners Puerto Rico LLC e sarà poi gestito da Four Seasons,  multinazionale con sede in Canada, a Toronto, attiva nell'ospitalità di lusso.

Alberghi e palazzi, storiche e iconiche dimore situate nella maggior parte dei casi nelle città d'arte o in incantevoli località al mare al lago, o in montagna, sono anche molto ricercate da chi dopo il Covid per timore è in cerca di maggiori garanzie e sicurezze dal punto di vista igienico sanitario.

Queste strutture sono, quindi, in potenza, delle vere e proprie miniere d'oro.
 

Nuova vita per alberghi a 5 stelle e palazzi storici: Palazzo Marini a Roma

Dai dati diffusi dall'European cultural and creative industries alliance in Europa l'alto di gamma rappresenta meno dell'1% del turismo, ma riesce ugualmente a generare il 25% della spesa dei visitatori. Sempre secondo lo studio, il comparto di alta gamma ha un potenziale di crescita enorme. Potrebbe passare da da 130-170 a 520 miliardi di euro, un potenziale raggiungibile attraverso un piano per il suo sviluppo, articolato in più punti. Fra questi c'è proprio il miglioramento delle infrastrutture alberghiere.
 
Dall'estero hanno puntato lo sguardo sulle infrastrutture alberghiere e palazzi più belli per acquistarli o gestirli al meglio e goderne poi i frutti, anche in vista di importanti eventi che porteranno nelle città tantissimi visitatori. Su tutti le Olimpiadi Invernali, che si svolgeranno nel 2026 a Milano e Cortina, e il Giubileo che si terrà a Roma nel 2025. 
 
L'ultima acquisizione è avvenuto pochi giorni fa a Roma e ha riguardato l'acquisto di un immobile: Palazzo Marini. Lo storico edificio di piazza San Silvestro che per anni ha ospitato la mensa e gli Uffici dei deputati del Parlamento italiano. Fort Partners Puerto Rico LLC,  società di proprietà, sviluppo e gestione immobiliare, fondata e guidata dal fondatore e Ceo Nadim Ashi, ne ha annunciato l'acquisizione per 165 milioni di euro.  Diventerà quindi un hotel di lusso che sarà poi gestito da Four Seasons Hotels and Resorts, la società leader mondiale nel settore dell'ospitalità di lusso.

«Dare vita a un progetto immobiliare a Roma è stato il mio sogno per molti anni - ha dichiarato Nadim Ashi, fondatore e Ceo di Fort Partners in una nota - Abbiamo una visione chiara e possiamo già vedere questo luogo magnifico prendere vita. Come per le altre nostre proprietà, l'impegno di Fort Partners sarà quello di fornire la massima qualità, eccellenza ed eleganza alla struttura».

Fort Partners ha dichiarato che salvaguarderà l'importanza architettonica dell'edificio sito nel cuore della Città Eterna, grazie a un apposito team di architetti. «Trasformeranno la proprietà in un modo che renda omaggio alla sua storia, elevandola con un'estetica contemporanea che soddisfi le richieste dei viaggiatori globali più esigenti», è scritto in una nota.

 

Roma e il rilancio della mitica via Veneto

Via Vittorio Veneto (meglio nota come via Veneto), la strada più celebre del mondo nella città Caput munti è un brand nel brand che secondo audaci progetti imprenditoriali starebbe per destarsi dalla sua sonnacchiosa immagine, dopo gli anni d'oro della Dolce Vita. L'idea è di riqualificare e rilanciare storici locali che negli anni Sessanta erano frequentati dalle star di Hollywood in sinergia con un progetto di ristrutturazione urbanistico avviato dal Comune.
 
E in rampa di lancio ci sono i finanziatori stranieri. Su tutti Robert De Niro che in collaborazione con il cuoco giapponese stellato Nobu Matsuhisa aprirà un hotel-ristorante nello storico Grand Hotel Via Veneto. Il Nobu Hotel and Restaurant sorgerà all'interno di due edifici risalenti al XIX secolo, è in fase di riqualificazione e si presenterà tutta nuova grazie alla partnership tra il suo Ceo Carlo Acampora e Nobu Hospitality.  Alla fine avrà oltre centoventi camere (compresa una suite di ben 500 metri quadrati), spazi per eventi privati e corporate, fitness d'avanguardia e club lounge esclusivo.
 
 
 
 
Sempre in via Veneto nel 2015 un altro storico albergo, come l'Hotel Excelsior, uno dei luoghi simbolo della dolce vita romana, già di proprietà della statunitense Starwood Hotels & Resorts Worldwide, era stato acquistato dal gruppo Katara Hospitaliy, controllato dalla Quatar Holding, braccio finanziario dell'omonimo emirato.
 

A Cortina l'Hotel Cristallo è gestito dalla cinese Mandarin Oriental Hotel

A Cortina, invece, la società cinese Mandarin Oriental Group ha siglato un accordo di lungo termine con Attestor Limited per il rebranding e la gestione dello storico Hotel Cristallo di Cortina d'Ampezzo. Dopo la chiusura nel secondo trimestre del 2023, la struttura sarà sottoposta a un'importante ristrutturazione e riaprirà come Mandarin Oriental resort nell’estate del 2025, in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026.
 
Alla riapertura, l'hotel disporrà di 83 stanze tra cui 30 suite con una storica straordinaria vista sulle Dolomiti.
 
Un'operazione di investimento stimabile nell’ordine di una cinquantina di milioni di euro.
 

A Venezia occhi su Bauer e Danieli

Ma anche a Venezia si registra l'ennesimo ingresso di società straniere nelle strutture dell'incantevole città lagunare conosciuta in tutto il mondo.
 
Secondo quanto scriveva nell'estate del 2021 Pambianco Hotellerienei primi sei mesi del 2021, sui 23 alberghi ceduti in Italia, per un valore di 530 milioni di euro, la maggioranza era a Venezia con transazioni per 260 milioni, il 49% del totale.
 
Il fondo inglese Reuben Brothers aveva acquistato il Luna Baglioni (storico 5 stelle), 93 camere e suites a due passi da piazza San Marco. Il fondo lussemburghese Ece, European Lodging Recovery Fund, per 100 milioni di euro aveva comprato il Bonvecchiati. Il gruppo immobiliare Barletta ha l’acquisito Palazzo Donà Giovannelli su Rio di Noale e con il via libera della Sovrintendenza lo trasformerà in un hotel che sarà gestito dai cinesi di Rosewood. Cà Sagredo, attualmente in gestione di curatela per crisi, dovrebbe assumere il marchio Hilton. Nell’ex fornace De Majo a Murano procedere la ristrutturazione per un nuovo albergo Nh. Fra le novità, infine, l’inaugurazione a ottobre di Ca’ di Dio a cura di Alpitour.
 
 
Il prossimo restauro riguarderà invece l'Hotel Bauer, altro storico e iconico hotel della città lagunare. Si appresta infatti a chiudere i battenti per essere completamente ristrutturato ed essere poi gestito da Rosewood Hotels & Resorts.
 
Di proprietà dello sviluppatore immobiliare Signa Prime Selection, l'albergo si trova nello storico sestiere di San Marco, tra il Canal Grande e Piazza San Marco, a due passi dal Ponte di Rialto. La proprietà si aggiunge alla preziosa collezione di Hotel e Resort di lusso Rosewood e rappresenta un significativo ampliamento dell'attuale portfolio europeo.
 
Costruito originariamente nel 1880, l’Hotel Bauer sarà oggetto di una ristrutturazione pluriennale a partire da novembre 2022 quando chiuderà per riaprire come Rosewood Hotel Bauer nel 2025.
 
Dopo il restauro disporrà di almeno 110 camere, delle quali oltre la metà saranno suite, alcune signature suite e una suite presidenziale.
 
 
C'è poi anche il caso dell'Hotel Danieli che quando si concluderà la gestione di Mariott, passera alla catena canadese degli alberghi di lusso Four Seasons, di cui Bill Gates è proprietario insieme al principe Al-Waleed bin Talal.
 
In programma c'è un'importante ristrutturazione dell'intero albergo, che conta tre edifici collegati tra di loro (Palazzo Danieli Excelsior, del XX secolo, Palazzo Casa Nuova, del XIX, ex sede della tesoreria, e Palazzo Dandolo, in stile gotico veneziano). L'obiettivo è aprire entro il 2024 e si parla di un investimento, per il rinnovamento, di circa 30 milioni di euro.
 
 

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