Turismo d'alta gamma, ora l'Italia può puntare alla leadership mondiale
È arrivato il momento per l'Italia di primeggiare, nel mondo, per quanto riguarda il turismo di lusso e alta gamma? Oggi il fatturato sfiora i 100 miliardi di euro annui, e i presupposti per migliorare ci sono tutti
I numeri parlano chiaro: nel 2022 l'Italia si è collocata al quarto posto nel ranking del turismo europeo d'alta gamma (dopo Regno Unito, Francia e Spagna) con un fatturato che oscilla tra 80 e 100 miliardi di euro, pari a circa il 4% del PIL nazionale. Gli indicatori poi sono concordi nell'affermare che il Belpaese potrebbe tranquillamente puntare alla leadership globale del turismo di lusso con evidenti ed importanti ricadute positive per l'intero sistema Paese.
Del tema si è discusso anche in occasione dell'ultimo Mice Trade Show 2023, evento che si è svolto a Venezia durante il quale si è parlato delle esperienze d'alta gamma richieste da viaggiatori e turisti alto spendenti: destinazioni e territori, arte e cultura, benessere e food & wine. Il tutto con la consapevolezza che il turismo di alta gamma è un nuovo mercato, o per meglio dire una nuova “popolazione di viaggiatori”, che riposiziona i flussi scardinando la stagionalità e portando velocemente alla ribalta destinazioni alternative.
Il turismo di alta gamma si poggia su qualità, esclusività e privacy
Come è stato ricordato in occasione di Mice, Il segmento dei viaggi di lusso è in continua crescita e nel 2023 si sta imponendo con un +15% rispetto ai valori già importanti dell'anno precedente. Inoltre, in base ai dati riferiti da Virtuoso - uno dei maggiori network di consulenti di viaggio di lusso - le vendite nella prima metà del 2023 hanno addirittura registrato un aumento del 69% rispetto ai livelli del 2019.
Un dato è emerso su tutti: che il turista alto spendente ricerca sempre più spesso l'esclusività e l'autenticità di esperienze personalizzate in grado di spaziare tra arte, storia, tradizione, raffinatezza, armonia, benessere e innovazione. Dal segmento lusso si è generato quindi per gemmazione un nuovo mercato, destrutturato, liquido, trasversale rispetto a molti segmenti».
Esperienze su misura di alta qualità
Fiore all'occhiello di questo tipo di turismo sono le esperienze esclusive, personalizzate e di altissima qualità che rappresentano la naturale evoluzione del luxury tourism, basato su una visione nuova, culturalmente più elevata e creativa del viaggio. Per vivere momenti autentici che affondano le radici nei valori culturali del territorio, nella sostenibilità, nella sobrietà e nell'estetica.
Esperienze uniche frutto di proposte “sartoriali” capaci di coniugare il patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico del territorio con le sue produzioni più esclusive: dall'enogastronomia alla moda, dall'artigianato alla musica, dal design all'esplorazione di ambienti naturali, con servizi ricettivi accurati, espressione della migliore tradizione d'ospitalità. Tutti elementi particolarmente apprezzati dai viaggiatori alto spendenti e non solo da loro.
I “big spender” si stanno orientando verso la bassa stagione
Inoltre in questo ultimo periodo il turista di alta gamma sta rifuggendo in modo significativo dai periodi di maggiore affollamento per orientarsi sempre più verso la bassa stagione, optando anche per destinazioni nuove e comunque poco affollate per assicurarsi una vacanza tranquilla ed appartata dove la privacy è assicurata.
I principali interessi della bassa stagione sono le città d'arte e le destinazioni che offrono una qualificata offerta storico-artistico-culturale, le esperienze enogastronomiche ed il segmento del benessere che ha fatto registrare un forte aumento, con il 66% degli interessati rispetto al 44% del 2019. Il concetto di benessere a cui si fa riferimento (il c.d. Wellbeing) riguarda anche la mente e lo spirito e comprende, oltre alle terme e alle dotazioni tradizionali degli hotel come spa, palestre e piscine, anche tutte quelle attività rivolte al benessere psico-fisico: dalle interazioni con l'ambiente allo yoga e a tutte le discipline olistiche.
Vi è una richiesta crescente per destinazioni e location immerse nella natura che consentano attività in contesti di grande pregio ambientale. In linea con tale tendenza è anche l'aumento della domanda per attività all'aria aperta (Outdoor/Avventura) che registra un interesse del 41% rispetto al 28% di quattro anni fa. Anche il segmento Arte e cultura è interessato da un deciso aumento di interesse passando dal 62% del 2019 al 74% di oggi. Altro particolare importante riguarda la durata del viaggio. Infatti l'80% degli organizzatori stanno proponendo destinazioni e soluzioni per allungare la permanenza in occasione di un evento o un viaggio di lavoro. Questa tendenza apre al mercato degli eventi nuove destinazioni e location che oltre alla raggiungibilità siano in grado di garantire proposte di soggiorno di forte appeal.
Hotel di charme e sistemazioni intime ed esclusive
I viaggiatori di alta gamma si stanno sempre più orientando verso hotel di charme, intimi ed esclusivi, e sistemazioni su misura che enfatizzano la cultura locale, l'estetica e un servizio attento. È una nicchia di eccellenza virtuosa diffusa sull'intero territorio nazionale che pur coinvolgendo meno dell'1% delle strutture genera il 15% del giro d'affari dell'ospitalità.
L'Italia può essere leader globale del turismo di alta gamma
Tutti gli indizi portano a una conclusione chiara: l'Italia ha le carte in regola per ambire alla leadership globale del turismo d'alta gamma con evidenti ricadute positive per l'intero sistema Paese.
Infatti il Belpaese potrebbe produrre un fatturato 2-4 volte superiore all'odierno, arrivando a circa 90 - 110 miliardi di euro di spesa da parte dei turisti di alta gamma. Per questo è necessaria una strategia: fare sistema tra i soggetti pubblici e privati della destinazione e mettere in atto programmazioni e politiche di governance efficaci dei territori, che coinvolgano non solo le economie della filiera turistica, ma anche la crescita sostenibile e l'aumento della qualità della vita.
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Alberto Lupini