Il turismo che ti manca alla portata di un click
Con il mondo fermo causa emergenza coronavirus, viaggiare non è impossibile, basta cambiare prospettiva: Google Earth ti lascia essere pilota della tua vacanza online, dal Grand Canyon alle riserve australiane
18 aprile 2020 | 10:00
Il turismo non si è fermato, ha solo temporaneamente cambiato prospettiva: da "in lungo e in largo" a "dall'alto al basso". Chi desidera viaggiare, è vero, non può prendere aerei per esplorare i luoghi più remoti del mondo, non può prendere un treno o un bus per scoprire le chicche del suo Paese... Non può nemmeno passare da comune a comune. Ma nulla gli impedisce, con un occhio attento e curioso, di utilizzare un software elaboratissimo come quello dell'appp Google Earth per spaziare dalla catena montuosa dell'Himalaya al deserto del Sahara nel tempo di pochi click.
Si tratta di guardare il pianeta dalla prospettiva di un volatile, sognata dall'uomo per millenni, poi ottenuta grazie alla tecnologia. Non è più un'impresa impossibile, anzi, al momento è l'unica opzione che ci resta.
Usando Google Earth è possibile vedere tutto il mondo dall'alto, sperimentando anche un simulatore di volo, come si fosse piloti di aviazione. Sono sufficienti il programma installato sul pc, un mouse e una tastiera (va bene anche un joystick, per chi ne avesse uno a portata di mano).
Pronti, via. Google Earth ti permette di provare sul tuo schermo l'adrenalina del decollo, il controllo dell'atterraggio o, semplicemente, la serenità che si prova godendosi la vista dall'alto, anche senza mettersi alla prova con manovre acrobatiche. Le mete sono praticamente infinite. Chi è più interessato alle grandi imprese realizzate negli anni dall'uomo saprà tranquillamente dove cercarle (è sufficiente inserirle nel campo di ricerca del software per essere immediatamente trasportati a destinazione). Per i più curiosi, nostalgici della natura che, passo dopo passo, sta riprendendo il suo spazio nel mondo, ci sono alcune "sorprese".
In volo verso gli Usa, s'incontra la magia della terza sorgente calda più grande del mondo, la Grand Prismatic Spring immersa nel parco di Yellowstone: un affascinate gioco di sfumature arcobaleno. Proprio il colore è una delle chiavi di lettura delle immagini su Earth View, collezione dei paesaggi più belli e interessanti di Google Earth.
Teletrasportarsi da lì, poi, all'altra parte del mondo, finendo in Australia. Precisamente a circa 1.200 km da Perth: qui a sedurre ci pensano i contrasti del Nigaloo Marine Park, patrimonio dell'umanità Unesco dal 2011. Acque cristalline e barriera corallina.
Dalla natura all'adrenalina se, tornando negli Stati Uniti, ci si vuole "lanciare" in un'esplorazione 3D dei canyon, partendo magari dal Marble Canyon in Arizona, con le sue pareti che richiamano il marmo. Non è distante il Grand Canyon. Nemmeno la Monument Valley, tra l'Arizona e lo Utah, da visitare, perché no?, anche con Street View per osservare così nel modo più efficace l'imponenza delle formazioni rocciose.
Proprio in queste zone - dedicato ai cinefili - Tom Hanks, nei panni di Forrest Gump, se n'è uscito, dopo i suoi "3 anni, 2 mesi, 14 giorni e 16 ore" con la frase «Sono un po' stanchino», lasciando i suoi seguaci a bocca asciutta e tornandosene a casa, in Alabama. Dove Google Earth non arriva, c'è Youtube, fonte infinita di video, che questa scena la riporta di sicuro.
Perché fermarsi quando non c'è alcun biglietto da pagare? E allora via, dagli Usa al Canada, dove il Badlands Guardian è il nome della singolare conformazione geologica ad Alberta. Ricorda come il viso di un guerriero con un copricapo indiano. Altre raccolte "umane" che la natura ci regala sono ad esempio in Sudan, dove a stupire è un "bacio", nel Gharb Darfur.
Insomma, di luoghi da "visitare" ce ne sono davvero molti. E, per nostra fortuna, per farlo è sufficiente un PC, una connessione e tanta voglia di esplorare.
LINKA QUI PER ATTIVARE GOOGLE EARTH
Viaggiando... online
Si tratta di guardare il pianeta dalla prospettiva di un volatile, sognata dall'uomo per millenni, poi ottenuta grazie alla tecnologia. Non è più un'impresa impossibile, anzi, al momento è l'unica opzione che ci resta.
Usando Google Earth è possibile vedere tutto il mondo dall'alto, sperimentando anche un simulatore di volo, come si fosse piloti di aviazione. Sono sufficienti il programma installato sul pc, un mouse e una tastiera (va bene anche un joystick, per chi ne avesse uno a portata di mano).
Pronti, via. Google Earth ti permette di provare sul tuo schermo l'adrenalina del decollo, il controllo dell'atterraggio o, semplicemente, la serenità che si prova godendosi la vista dall'alto, anche senza mettersi alla prova con manovre acrobatiche. Le mete sono praticamente infinite. Chi è più interessato alle grandi imprese realizzate negli anni dall'uomo saprà tranquillamente dove cercarle (è sufficiente inserirle nel campo di ricerca del software per essere immediatamente trasportati a destinazione). Per i più curiosi, nostalgici della natura che, passo dopo passo, sta riprendendo il suo spazio nel mondo, ci sono alcune "sorprese".
In volo verso gli Usa, s'incontra la magia della terza sorgente calda più grande del mondo, la Grand Prismatic Spring immersa nel parco di Yellowstone: un affascinate gioco di sfumature arcobaleno. Proprio il colore è una delle chiavi di lettura delle immagini su Earth View, collezione dei paesaggi più belli e interessanti di Google Earth.
Teletrasportarsi da lì, poi, all'altra parte del mondo, finendo in Australia. Precisamente a circa 1.200 km da Perth: qui a sedurre ci pensano i contrasti del Nigaloo Marine Park, patrimonio dell'umanità Unesco dal 2011. Acque cristalline e barriera corallina.
Dalla natura all'adrenalina se, tornando negli Stati Uniti, ci si vuole "lanciare" in un'esplorazione 3D dei canyon, partendo magari dal Marble Canyon in Arizona, con le sue pareti che richiamano il marmo. Non è distante il Grand Canyon. Nemmeno la Monument Valley, tra l'Arizona e lo Utah, da visitare, perché no?, anche con Street View per osservare così nel modo più efficace l'imponenza delle formazioni rocciose.
Proprio in queste zone - dedicato ai cinefili - Tom Hanks, nei panni di Forrest Gump, se n'è uscito, dopo i suoi "3 anni, 2 mesi, 14 giorni e 16 ore" con la frase «Sono un po' stanchino», lasciando i suoi seguaci a bocca asciutta e tornandosene a casa, in Alabama. Dove Google Earth non arriva, c'è Youtube, fonte infinita di video, che questa scena la riporta di sicuro.
Perché fermarsi quando non c'è alcun biglietto da pagare? E allora via, dagli Usa al Canada, dove il Badlands Guardian è il nome della singolare conformazione geologica ad Alberta. Ricorda come il viso di un guerriero con un copricapo indiano. Altre raccolte "umane" che la natura ci regala sono ad esempio in Sudan, dove a stupire è un "bacio", nel Gharb Darfur.
Insomma, di luoghi da "visitare" ce ne sono davvero molti. E, per nostra fortuna, per farlo è sufficiente un PC, una connessione e tanta voglia di esplorare.
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Alberto Lupini
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