Tredicesima, un italiano su tre la spenderà in regali. Ma sarà un Natale al risparmio

Secondo un'indagine Coldiretti/Ixè, il 29% di lavoratori e pensionati destineranno la propria parte dei 44 miliardi di euro in arrivo al salvadanaio. Per i doni, prevista una spesa di 206 euro a testa

14 dicembre 2021 | 12:37

Il 33% di coloro che riceveranno la tredicesima quest’anno - per un totale di 44 miliardi di euro distribuiti a 35 milioni di dipendenti e pensionati - ha già programmato di destinare la somma, in prima battuta, all'acquisto dei regali di Natale. Questo il dato principale che emerge da un'indagine svolta da Coldiretti e Ixè nella quale si evidenzia, però, che per un italiano su quattro (il 25%) la mensilità aggiuntiva in arrivo sarà utile anche per far fronte al pagamento di tasse, mutui, rate varie ed eventuali, bollette in scadenza, l'Imu e in generale ad aumentare il gruzzolo di risparmi necessario per affrontare con una certa sicurezza le incertezze del futuro legate alla risalita dei contagi. 

 

Per i regali di Natale si spenderanno 206 euro a testa

A mettere sotto il materasso i soldi della tredicesima, infatti, saranno il 29% degli italiani. Solo il 13% li destinerà a viaggi e altre spese. Ma visto il contesto (su cui grava anche la crescita dell'inflazione e quindi dei prezzi al consumo), le intenzioni di spesa per questa mensilità aggiuntiva suonano come un toccasano per gli esercizi commerciali: «Il valore economico degli acquisti negli ultimi dieci giorni prima del Natale è molto alto con i centri delle città, i mercatini e le strutture commerciali presi d’assalto dagli italiani che fanno acquisti proprio in questo ultimo periodo. Il 41% di chi farà regali conterrà il budget sotto la soglia dei 100 euro, mentre il 26% arriverà fino a 200 euro e un altro 15% si spingerà a 300 euro. Ma ci sono anche un 10% che spenderà tra 300 e 500 euro, un 4% che arriverà a 1.000 e una ristrettissima minoranza dell’1% che supererà i 2.000 euro», sottolinea Coldiretti. 


 
A conti fatti, la spesa media in regali è pari a 206 euro a testa. Cifra in rialzo del +17% rispetto allo scorso anno. E tra i doni più gettonati c'è l’enogastronomia, assieme ad abbigliamento e accessori, giocattoli, libri, musica, tecnologia, articoli per la casa, biglietti per concerti e partite, coupon per vacanze, ecc. In generale, anche nelle feste del post-Covid secondo Coldiretti «si conferma la tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste per parenti amici».

 

Web canale di acquisto preferito, ma negozi tradizionali e mercatini non mollano

A livello di canali di acquisto, il web la fa da padrona ma dietro ai negozi digitali recuperano terreno quelli tradizionali. In particolare, si registra un prepotente ritorno dello shopping nei mercatini natalizi (nonostante limitazioni dovute alla pandemia) frequentati da oltre la metà degli italiani (51%), anche per sfuggire alle solite offerte standardizzate nell’acquisto dei regali per se stessi e per gli altri scovando curiosità e novità ad originalità garantita.

 

 

Dati in linea con la fotografia scattata da Confesercenti

La fotografia della Coldiretti è in linea con quella scattata da Confesercenti grazie a un'indagine realizzata da Swg secondo cui la maggior parte dell'ammontare della tredicesima andrà in consumi, in particolare per le spese per la casa e la famiglia, per cui gli italiani impiegheranno quasi 15,7 miliardi, oltre 3,3 miliardi in più dello scorso anno (+27,4%). Un boom che sembra un rimbalzo: nel 2020, infatti, la stessa voce di spesa aveva registrato una flessione di 3,4 miliardi. Per quanto riguarda i regali, invece, secondo Confesercenti-Swg, la quota di spesa si aggirerà intorno ai 5,4 miliardi di euro (-10,2% rispetto al 2020) mentre quella per saldare i conti sospesi (fra bollette, rate e altre situazioni di esposizione finanziaria) scenderanno dai 13 miliardi dello scorso anno ai 10,2 milioni di quest'anno. Cresce, anche secondo Confesercenti-Swg, il risparmio: 12,5 miliardi di euro finiranno nel salvadanaio; quasi un miliardo in più del 2020 e 2,1 miliardi in più del 2019.

 

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Alberto Lupini


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