Trattoria Sant'Ambroeus, la lite con gli americani per il nome del locale di Bergamo Alta
La trattoria di Piazza Vecchia, aperta nel 1994, è stata citata in giudizio dal Sa Hospitality Group, proprietario di un ristorante a Milano con lo stesso nome. Una vicenda in tribunale da anni
Il nome del Sant'Ambroeus in Città Alta a Bergamo non sta bene a un omonimo locale di Milano (o meglio ai legali della grossa società che lo ha acquistato). Nonostante, a dir la verità, di locali chiamati è piena l’Italia (nella Bergamasca addirittura almeno altri due). Ma tant’è che la trattoria di Piazza Vecchia, aperta nel 1994, è stata citata in giudizio. Il ristorante di Milano, come riporta l’Eco di Bergamo, è stato, invece, comprato nel 2021 dalla Sa Hospitality Group (Sahg), già proprietaria di diciotto ristoranti in varie parti degli Stati Uniti, con sede a Manhattan a New York. Tra marchi della Sa Hospitality Group, oltre al Sant Ambroeus, Casa Lever e Felice. Sahg ha dichiarato di aver cercato di risolvere in via amichevole la questione relativa al marchio e che non essendo stato possibile giungere ad un accordo, Sahg si è vista costretta a tutelare i propri legittimi diritti per via legale.
Trattoria Sant'Ambroeus: una querelle con gli americani lunga anni
A dir la verità, come spiegano Stefano Canziani e Samuel Perico, titolari della trattoria bergamasca, la faccenda sta andando avanti in tribunale da circa un paio d'anni. E sebbene, si è cercata in tutti i modi una mediazione e dal punto di vista economico il fatto non creerebbe dei problemi, non si capisce perché la società americana rimanga impuntata sulla questione.
L’origine del nome della Trattoria Sant'Ambroeus di Bergamo Alta
Tra l’altro il nome del locale di Piazza Vecchia non deriva dal patrono di Milano, Sant’Ambrogio, ma dal suo fondatore Franco Santambrogio, noto ristoratore e sommelier scomparso nel 2018. Trattoria che nel 1981 conquistò la stella Michelin e che si chiamava La Fontana. Nome cambiato dagli attuali proprietari, in nome proprio di Santambrogio che è stato per loro un vero e proprio maestro e che ora, in vista del 30° anniversario nel 2024, sperano nella buona riuscita della querelle.
Trattoria Sant Ambroeus di Bergamo, la replica del Gruppo americano
Dal canto suo Sahg, proprietaria dello storico e rinomato Sant Ambroeus di Milano, oltre che degli omonimi ristoranti negli Stati Uniti, ha dichiarato di aver preso con stupore quanto rilasciato ai media dai titolari della trattoria Sant Ambroeus di Bergamo e precisa che «il Sant Ambroeus è un locale storico ed opera ormai da quasi un secolo, in centro a Milano e da decenni è uno dei luoghi iconici di incontro di milanesi, italiani e stranieri. Sahg, proprietaria del Sant Ambroeus di Milano, sin dal 1950 è legittima titolare di validi marchi registrati relativi al nome “Sant Ambroeus” e sta semplicemente esercitando i propri diritti di tutela del marchio storico e rinomato “Sant Ambroeus”. Per quanto attiva dalla metà degli anni ‘90, la trattoria Sant Ambroeus non ha alcun marchio registrato. Non corrisponde al vero che l’azione giudiziaria è giunta inaspettata ai soci della trattoria di Bergamo, essendoci stato, su iniziativa di Sahg, un lungo confronto tra le parti al fine di risolvere in via amichevole la questione relativa al marchio. Non essendo stato possibile giungere ad un accordo, Sahg si è vista costretta a tutelare i propri legittimi diritti e ad instaurare un contenzioso dinnanzi al Tribunale di Brescia del quale attende con serenità e fiducia la sentenza».
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Alberto Lupini
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