Torino pronta per Green Pea, tra shopping e rispetto per l'ambiente
L'ultimo nato in casa Farinetti è il primo Green Retail Park: apre il 9 dicembre. Cinque piani dedicati a casa, abbigliamento, bellezza e tempo libero. E c'è anche il ristorante stellato Casa Vicina
07 dicembre 2020 | 12:30
di Piera Genta
Quattro livelli di prodotti e servizi di cui 66 negozi, un museo, 3 luoghi di ristorazione, una piscina, una spa e un club dedicato all’Ozio Creativo. In totale, 72 luoghi di bellezza e rispetto in cui scoprire prodotti studiati per durare a lungo e che, giunti a fine vita, si possano riutilizzare o riciclare.
Una struttura vveniristica che rappresenta essa stessa il manifesto di sostenibilità. Foto credito: Fabio Oggero
Edificio costruito secondo la filosofia della second life
L’edificio è stato progettato con modalità innovativa e resiliente in ogni suo dettaglio rispettando la filosofia della second life: legno di recupero in parte proveniente dalla Valle Stura e in parte da due foreste armoniche della Val di Fiemme e del Bellunese distrutte dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018; vernice airlite per ridurre l’inquinamento, risparmio di energia con pannelli fotovoltaici e solari, elementi per la captazione di energia eolica e per il recupero dell’energia cinetica e per farlo respirare 2mila tra piante e arbusti differenti scelti in collaborazione con Vannino Vannucci, considerato il più grande vivaista d’Europa.
From duty to beauty
Una struttura unica e avveniristica che rappresenta essa stessa il manifesto di sostenibilità. From duty to beauty il loro claim: 15mila m² su 5 piani, dedicati a cambiare il rapporto con l’energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento e il tempo libero.
Più di 100 partner e un pisello verde su ogni prodotto in vendita, perché in ogni angolo troviamo il rispetto per la Terra, l’Aria, l’Acqua e le Persone.
Il roof garden ospita un esclusivo, ma inclusivo, Club dedicato all’Ozio Creativo, con l’Alkemy Spa, Cocktail Bar e la prima piscina a sfioro, l’infinity pool di Torino affacciata sull’arco alpino, curato da To Be srl.
Casa Vicina si sposta qui
Tra gli attori gastronomici coinvolti il ristorante stellato Casa Vicina, che si sposta da Eataly Lingotto al terzo piano di Green Pea, sviluppandosi su una superficie di circa 300 mq su due aree: la sala principale con vista sulla collina di Torino e sulla parete quadro realizzato dall’eclettico Francesco Rubino appositamente per Green Pea e la sala privata RiVal.
L’attenzione all’arte e al design si riflette sia nell’arredamento, i tavoli e le sedie sono firmati da importanti brand quali Fiam, Tonon, Riva 190, Vibieffe, Driade, sia nella inedita carta menu, un’opera realizzata appositamente dall’artista Ugo Nespolo in omaggio all’amicizia con i Vicina.
Lo studio Arca, inoltre, ha curato parte degli allestimenti selezionando marchi di pregio direttamente impegnati nel tema della sostenibilità ambientale e attivi in progetti per implementare una produzione più green. I tendaggi, realizzati con il tessuto in pura lana Isadora e con lo jacquard Sound, sono dell’azienda Rubelli mentre le tende tecniche da esterno di Pratic sono ricavate da materie prime rinnovabili e certificate. Per la sala privata RiVal, l’ingresso, il guardaroba, gli antibagni è stata utilizzata la carta da parati firmata Jannelli & Volpi che riproduce alcuni disegni di Leonardo.
Francesco e Oscar Farinetti
La proposta “pop-sorprendente” di 100 Vini e Affini
Poi c’è “100 Vini e Affini”, la terza insegna del Gruppo Affini, 500 metri quadri suddivisi tra un’ampia area interna, circondata dalla più grande libreria italiana dedicata all’ecosostenibilità, e in due aree esterne, rispettivamente una serra e una terrazza, a cui si aggiunge un’area fumatori. Oltre 150 posti a sedere e un’offerta eno-gastronomica “pop-sorprendente” e rispettosa dell’ambiente, affidata allo chef Niccolò Tealdi e alla sua brigata un “laboratorio di sperimentazione”, dove nascono affascinanti sinergie e si creano nuove frontiere nel campo della birra, del caffè e della liquoristica curato dal bar manager Michele Marzella e dal suo staff.
«Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per la sostenibilità», si legge all’ingresso di Green Pea, come precisa Oscar Farinetti: «Una delle Serendipity nata da un momento difficile, che aspira a diventare un fiore all’occhiello di Torino nel mondo».
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