Top Italian Restaurants, il giro del Gambero Rosso fra le migliori cucine italiane nel mondo

Arrivata alla sua 5° edizione, la guida raccoglie un totale di 800 locali selezionati fra ristoranti, pizzerie, bistrot, trattorie ed enoteche. L'indirizzo dell'anno? Il Gellius a Knokke in Belgio

17 dicembre 2021 | 18:15

Arrivata al suo primo lustro, la guida del Gambero Rosso Top Italian Restaurants, che valorizza le esperienze di autentico valore Made in Italy all'estero, presenta la selezione per il 2021. In totale sono 800 i locali recensiti capaci di raccontare uno spaccato vitale e vibrante reso tale da una nuova generazione di cuochi creativi e innovativi. Come in tutte le pubblicazioni del Gambero Rosso, anche per questa non cambia il sistema di valutazione: forchette per i ristoranti premiati, gamberi per bistrot e trattorie, bottiglie per wine bar ed enotavole, spicchi per le pizzerie.

 

Ristoranti italiani all'estero, «motore dell'export enogastronomico italiano»

«Dobbiamo tanto alla ristorazione italiana nel mondo nostro vero punto di forza, il motore dell’export enogastronomico italiano capace anche quest’anno di segnare un nuovo record, confermando un trend eccezionale nel contesto economico tricolore. Siamo estremamente motivati di continuare a seguire da vicino questo terreno, premiando il merito e stimolando una competizione virtuosa» ha commentato Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso. In particolare, sul finire dell’anno si registrano una lunga serie di aperture eccellenti, da Gucci Osteria di Massimo Bottura a Tokyo a La Devozione del Pastificio Di Martino a New York, recentissima l’inaugurazione del nuovo Ristorante Niko Romito all’interno del Bulgari di Parigi. Sempre a Parigi, dopo anni di ristrutturazione, allo storico grande magazzino Samaritaine del Gruppo Lvmh apre la Langosteria, voluta personalmente da Monsieur Bernard Arnauld. Luigi Salerno, Amministratore delegato del Gambero Rosso ha fatto notare che «all’estero c’è sempre più una forte richiesta di semplicità anche in contesti lussuosi. I gourmet impazziscono per uno spaghetto al pomodoro, una pasta e patate o l’immediatezza di una cotoletta alla milanese. Da giugno abbiamo ripreso a pieno ritmo e con grande successo le nostre attività nel mondo a supporto dell’enogastronomia italiana di qualità».

 

Gli indirizzi (premiati) da segnare in agenda

Ma quali sono gli indirizzi da segnarsi in agenda? Per degustare i piatti del Ristorante dell’Anno bisogna spingersi in Belgio, precisamente nelle Fiandre Occidentali, a Knokke, piccola cittadina balneare sul Mare del Nord. Il premio va al Gellius frutto della collaborazione tra il gallerista Gianni Piretti e lo chef Alessandro Breda, già proprietario di Gellius a Oderzo in Veneto; uno dei rari casi in cui il ristorante satellite ricalca fedelmente lo spirito del locale bandiera, grazie al lavoro del cuoco Davide Asta.

Lo Chef dell’Anno ci porta a Tokyo, si tratta di Carmine Amarante del ristorante Armani, che ha saputo traghettare tutto il suo bagaglio di sapori e ricette, rinnovando l’identità di un locale solitamente standardizzato su alcuni registri classici.

L’Apertura dell’Anno è il frutto della sensibilità di un altro chef campano, Antimo Maria Merone, che dopo l’esperienza con Umberto Bombana si è messo in proprio con Estro a Central Hong Kong, un salotto napoletano raffinato per una cucina autoriale ed evocativa.

Il Ristorante Emergente è Fenix a Kiev, dove lo chef Stefano Antoniolli in poco tempo ha saputo realizzare un menu a dir poco stimolante e creativo in un contesto tutt’altro che semplice per reperibilità di prodotti e richieste della clientela.

La Pizzeria dell’Anno è Futura a Berlino, già premiata due anni fa, grazie ad un impasto soffice e arioso con pochi eguali in Europa, nel pieno rispetto della tradizione napoletana e in continuo aggiornamento grazie agli studi del talentuoso pizzaiolo Alessandro Leonardi.

Il Premio Guardiano della Tradizione valorizza il lavoro dello chef Francesco Mazzei, cuoco e imprenditore virtuoso a Londra dove guida tre ristoranti (Sartoria, Radici, Fiume) nel pieno rispetto delle tradizioni italiane e delle materie prime, mantenendo integrità, carattere e servizio curato anche in una città che ha sofferto tra chiusure e Brexit.

Infine, la Carta dei vini dell’Anno conduce lontano, ovvero in Australia, a Brisbane: 1889 Enoteca. Siamo in un luogo del vino, impreziosito da una lista redatta con amore e passione, tra vini artigianali italiani, una mescita brillante e accurate spiegazioni dei territori. In abbinamento, una cucina rigorosa dall’accento romano, per un’esperienza verace anche a 16mila chilometri da casa.

 

 

Forchette, gamberi, bottiglie e spicchi: ecco le eccellenze

Oltre ai riconoscimenti sopra citati, ecco la lista delle eccellenze divise per categoria.

Tre Forchette - Migliori ristoranti fine dining

8 e ½ Bombana, Hong Kong
Acquarello, Monaco di Baviera
Acquerello, San Francisco
Armani/Ristorante, Tokyo (new entry)
Aromi, Praga
Buona Terra, Singapore
Casa Tua, Miami (new entry)
Cioppino’s, Vancouver
Da Vittorio, Shanghai
Fiola, Washington
Gellius, Knokke (new entry)
Hotel Cipriani, Rio de Janeiro (new entry)
Il Ristorante Luca Fantin, Tokyo
Il Ristorante Niko Romito, Dubai
Lumi, Sydney
Mancini, Stoccolma
Mosconi, Lussemburgo
Sartoria, Londra (new entry)
Senza Nome, Bruxelles
Tèrra, Copenaghen

Tre Gamberi - Migliori Bistrot e Trattorie

Angelini Osteria, Los Angeles
Belotti - Ristoranti e Bottega, Oakland
Ciuri Ciuri, Seul
Cori Trattoria Pastificio, San Diego
Dilia, Parigi
Epiro, Nizza (new entry)
Fico, Hobart
Gianni, Bangkok
Materia, Vienna (new entry)
Passerini, Parigi
Pianeta Terra, Amsterdam
Piccola Cucina Estiantorio (new entry)
Ruvida, Lisbona
TentaziOni, Bordeaux
Tipo 00, Melbourne
Torno Subito, Dubai
Trattoria dei Paesani, Tokyo (new entry)

Tre Spicchi - Le migliori pizzerie

‘O Munaciello, Miami
50 Kalò di Ciro Salvo, Londra
Al Taglio, Sydney
Bottega, Pechino
Futura, Berlino
Leggera Pizza Napoletana, San Paolo
Luigia, Dubai/Ginevra
Montesacro Pinseria, San Francisco
nNea Pizza, Amsterdam
PastaMadre, Bruxelles (new entry)
Peppe Napoli Sta Ca’, Tokyo
Peppe Pizzeria, Parigi (new entry)
Ribalta, New York
Song’ e Napule, New York
Spacca Napoli, Chicago
The Pizza Bar on 38th, Tokyo

Tre Bottiglie - I miglior wine bar e cantine nel mondo

1889 Enoteca, Brisbane
A 16, San Francisco
Ai Fiori, New York
Babbo, New York
Casa d’Angelo, Fort Lauderdale
Enomania, Copenaghen (new entry)
Enoteca Italiana, Bangkok
Gallo Nero, Amburgo
Garibaldi, Singapore
Giando, Hong Kong
Graziella, Montreal
L’Enoteca di Mr. Brunello, Copenaghen
Manifesto, Dublino
Marea, New York
Osteria del Becco, Città del Messico
Piccola Enoteca, Zhubei City
SaittaVini, Dusseldorf
Sistina, New York
Terroni Bar Centrale, Toronto
Vinoteket, Oslo (new entry)

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Alberto Lupini


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