Il ticket d'accesso? Non solo a Venezia: la storia di Corenno Plinio

Abbiamo intervistato Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio, in provincia di Lecco. Due anni fa il Comune ha deciso di introdurre un biglietto d'ingresso per la frazione di Corenno, tra i borghi più belli del lago di Como . Non sono mancate le polemiche, ma la sperimentazione sembra aver funzionato: «Garantisce un turismo di qualità»

12 marzo 2024 | 09:30
di Gianluca Pirovano

Il turismo è una benedizione, ma, se non gestito nel migliore dei modi, può anche diventare una condanna. Non è un caso, infatti, come uno dei dibattiti più accesi sia quello legato all'overtourism, alle sue conseguenze e alla necessità di creare modelli di turismo differenti. La questione è particolarmente discussa anche in Italia, dove Venezia sta facendo, in qualche modo, da apripista. In Laguna, dopo un lungo iter burocratico e un altrettanto lungo dibattito, è stato introdotto il ticket d'ingresso. Il contributo sarà richiesto durante specifiche date, con l'obiettivo di gestire l'affluenza turistica durante i periodi di punta. Quanto fatto dal capoluogo veneto ha attirato l'attenzione di moltissime altre realtà turistiche del Belpaese, che stanno guardando con interesse all'iniziativa: il Lago di Braies, la Costiera Amalfitana, Capri e Como, solo per citare alcuni esempi.

Corenno Plinio, dove il ticket d'accesso è già realtà

Non distante da Como, sulle rive del Lario, c'è un luogo in cui il ticket d'accesso è già realtà da ormai due anni. Stiamo parlando di Corenno Plinio, il borgo dei mille gradini, frazione del Comune di Dervio, in provincia di Lecco. Il borgo si trova sulla sponda orientale del lago, incastonato su un promontorio roccioso tra lago e montagne ai piedi del monte Legnoncino. A caratterizzarlo sono le sue scalinate, composte da ben 493 gradini scolpiti nella pietra, che dalla piazza medievale scendono al lago collegando l'abitato all'antico molo. Nei giorni scorsi, peraltro, Corenno è stato anche inserito nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia. Per visitarlo, però, serve munirsi di biglietto. A introdurlo è stata l'Amministrazione guidata dal sindaco Stefano Cassinelli.

«Siamo entrati nel terzo anno di presenza del biglietto obbligatorio - ha spiegato il primo cittadino - Volevamo partire prima, ma il Covid ha frenato il progetto, che è poi comunque diventato realtà. Alla base di questa decisione ci sono diversi aspetti che abbiamo preso in considerazione. In primis, volevamo dare valore a Corenno, capendo realmente quanti visitatori attira. C'è poi l'aspetto della gestione. Corenno è un luogo particolare, dove anche svuotare i cestini ha un costo superiore, perché deve essere fatto a piedi e a mano. La funzione turistica contribuisce in maniera importante a far fronte ai costi di gestione e a tenere vivo il borgo».

Polemiche e valorizzazione turistica del borgo

Certo, con l'introduzione del ticket d'ingresso non sono mancate le polemiche, che ancora oggi perdurano. A essere messa in discussione è la leggittimità del provvedimento, trattandosi, di fatto, di aree demaniali e quindi, in teoria, di libero accesso. Il sindaco Cassinelli, però, difende la sua "creatura": «Credo sia diritto di ogni Amministrazione la possibilità di inserire dei pedaggi, come accade per alcune Ztl, per esempio. Ci sono visioni diverse sul regolamento, ma il biglietto non è in discussione».

Di certo c'è che l'introduzione del ticket ha portato in dote alcuni importanti interventi di valorizzazione turistica del borgo di Corenno Plinio. Viene distribuita ai visitatori una cartina turistica, c'è la possibilità di richiedere visite guidate, è possibile scoprire il borgo con la realtà aumentata tramite dei Qr Code sparsi per il centro storico e sono stati creati tre diversi percorsi tematici di visita: la Passeggiata del Conte, il Saliscendi dei Cavalieri e la Traversata dei Pescatori. «C'è poi una ricaduta positiva che per certi versi non si poteva pronosticare - ha aggiunto Cassinelli - La presenza di una biglietteria fornisce anche una sorta di servizio di vigilanza e tutela sociale, utile soprattutto per i residenti più anziani».

Parcheggi, visitatori, accessi: la situazione di Corenno Plinio

Come detto, il ticket d'accesso voluto per Corenno Plinio è uno strumento che, nella visione dell'Amministrazione, ha diverse utilità: permette di gestire gli accessi, di valorizzare il borgo, di conoscere i profili dei turisti che arrivano in paese, di valutare nuovi investimenti e di gestire problemi pratici, come quello dei parcheggi, nodo centrale sul lago di Como. «Comprendo che si tratti di un'iniziativa difficile da capire di primo impatto - ha evidenziato il sindaco - Credo, però, sia la strada da percorrere per garantire un futuro a quei luoghi che hanno bisogno di tutela e attenzioni particolari, come nel caso di Corenno. Il bilancio, per noi, è molto positivo. Abbiamo superato i diecimila biglietti e i numeri sono destinati a salire. L'introduzione di un biglietto può aver ridotto i numeri, ma ci permette di monitorare gli ingressi e di garantire un turismo che sia sopportabile per i residenti (non esiste oggi un tetto alla vendita di biglietti, ma all'occorrenza si potrebbe introdurre, ndr) e che non crei il rischio di allontanare quelle poche persone che ancora vivono nel borgo, che non è un posto facile in cui abitare, o di snaturare il borgo stesso».

Proprio in quest'ottica, l'Amministrazione sta lavorando a due nuovi progetti. In primis, l'attivazione di un servizio navetta da Dervio, per evitare problemi legati al parcheggio carente a Corenno. In seconda battuta, la realizzazione di una pista ciclabile sempre da Dervio, con l'obiettivo ultimo di permettere l'accesso in auto soltanto ai residenti.

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Alberto Lupini


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