Tassa di soggiorno a Bari: b&b e case vacanza dovranno pagare di più
Dopo l'esito del tavolo tecnico del Comune pugliese, è stato stabilito che queste strutture extralberghiere, dall'1 ottobre, dovranno versare una tariffa di due euro al giorno per un massimo di quattro giorni
Il settore extralberghiero, comprendente b&b e case vacanza regolamentate, sarà costretto a pagare una tassa di soggiorno più elevata a partire dal prossimo 1° ottobre. Dopo l'esito del tavolo tecnico tenutosi ieri, 1 agosto, è stato stabilito che queste strutture dovranno versare una tariffa di 2 euro al giorno per un massimo di quattro giorni. L'incontro, a cui hanno partecipato l'assessora al Turismo Ines Pierucci, Giovanna Castrovilli, presidente dell'associazione Extralberghiero Bari, e rappresentanti di Confindustria, Cgil, Cna e Ugl, aveva l'obiettivo di definire le cifre da inserire nel nuovo regolamento della tassa di soggiorno.
Tassa di soggiorno per b&b e case vacanza a Bari: il Comune respinge ogni richiesta
Tuttavia, le richieste avanzate dalle strutture extralberghiere di emendare il regolamento sono state respinte, non lasciando spazio a possibili modifiche. Castrovilli ha espresso il disappunto del settore per l'impossibilità di apportare semplificazioni al regolamento e la mancata presa in considerazione delle loro osservazioni da parte del Comune. La posizione del settore è stata chiaramente delineata da Castrovilli, che ha sottolineato la necessità di distinguere le locazioni turistiche (affitti brevi) da quelle extralberghiere, ribadendo che le tasse dovrebbero essere differenti in quanto si tratta di realtà diverse. Alcuni soggetti hanno addirittura richiesto un aumento delle tasse sulle strutture extralberghiere, al fine di arginare il fenomeno di convertire tali attività verso affitti brevi, preoccupando il settore che potrebbe subire ulteriori pressioni economiche.
La presidente di Confimprese, inoltre, ha commentato che il modello adottato dalle città di Firenze e Bologna, simile a quello proposto per Bari, sembra essere troppo rigido e lontano dalla realtà locale, evidenziando il bisogno di migliorare l'offerta turistica della città. Dall'altra parte, l'assessora al Turismo Ines Pierucci ha difeso la decisione di equiparare le tariffe delle locazioni brevi con quelle dei bed&breakfast e delle strutture extralberghiere, poiché queste ultime sono anch'esse classificate come strutture senza stelle e offrono servizi simili. Secondo il nuovo regolamento, la tassa di soggiorno per le strutture extralberghiere e i b&b sarà di 2 euro, mentre sarà differenziata per le strutture con una, due, tre, o cinque stelle.
Bari, le tasse di soggiorno sono stabilite in base al tipo di struttura e ai servizi offerti
Le polemiche sembrano essere destinate a proseguire, poiché il settore extralberghiero teme che l'aumento delle tasse possa spingere i titolari a convertire le loro attività in affitti brevi, mettendo a repentaglio l'economia di molte imprese locali. L'assessora Pierucci ha concluso sostenendo di comprendere le istanze delle strutture extralberghiere, ma ha ribadito che le tasse sono stabilite in base al tipo di struttura e ai servizi offerti. Il confronto con altre città come Bologna, Pisa e Rimini, che hanno già equiparato le tariffe per affitti brevi ed extralberghiero, è stato il punto di riferimento per la decisione del Comune.
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Alberto Lupini
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