Tamponi a chi torna dall’estero Si faranno anche a Linate

Nonostante il ritardo rispetto agli scali romani, la Lombardia cerca di recuperare terreno. Da domani saranno effettuati tamponi a Malpensa, mentre a Linate si comincerà probabilmente venerdì

19 agosto 2020 | 11:36
Dopo le polemiche degli ultimi giorni, anche Linate si attrezzerà con desk per i tamponi rapidi effettuati a chi rientra dai Paesi indicati nell’ordinanza emanata dal ministero della Salute lo scorso 12 agosto: Spagna, Grecia, Malta e Croazia. All’aeroporto di Malpensa i controlli inizieranno domani, mentre per Linate si dovrà attendere almeno fino a venerdì. La decisione è arrivata ieri dopo i sopralluoghi delle autorità competenti. A gestire gli spazi sarà il Policlinico San Donato, che fornirà sia il personale amministrativo sia gli infermieri. Il tampone sarà gratuito e verrà effettuato in un’area nella quale saranno allestiti nove box dove svolgere sia le pratiche sia le analisi. Uno spazio più ridotto rispetto a quello organizzato a Malpensa, ma proporzionato al flusso di turisti in arrivo: a Linate dai quattro Paesi “a rischio” dal lunedì al giovedì arrivano solo due o tre voli al giorno, che salgono a tre/quattro al giorno durante il weekend; a Malpensa invece atterrano ogni giorno oltre 30 voli. Trecento persone al giorno a Linate, contro le circa 5mila di Malpensa.



Non è ancora certo se chi non si “auto-segnala” e non fa il tampone al rientro sia passibile o meno di sanzioni, dato che l’ordinanza ministeriale non lo specifica in modo chiaro. Per questo la Regione ha invitato in particolare i residenti ad auto-segnalarsi alle proprie Ats tramite i moduli online, ancor prima del rientro in Italia. «La registrazione online si può fare anche dall’estero prima di rientrare per evitare code ed assembramenti», sottolinea l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, che riguardo ai ritardi registrati negli aeroporti della regione punta il dito contro il Ministero: «Il tema è legato al fatto che il gestore è Sea. E che la sanità aeroportuale è gestita dall’Usmaf, che è il ministero della Salute, a cui noi avevamo chiesto se erano in grado di attivare i tamponi già dal 14 agosto. Di fronte alla loro dichiarazione che non avevano uomini e test, è chiaro che siamo corsi in soccorso di chi doveva essere principalmente deputato a fare questa attività».



Non si è fatta attendere la replica di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Milano: «La società si è subito messa a disposizione degli enti competenti per l’individuazione e l’allestimento delle aree da dedicare a tale attività. Pertanto nessun eventuale ritardo nell’esecuzione dei tamponi può essere imputato a Sea che, in qualità di gestore aeroportuale, non può far altro che essere di supporto logistico alle autorità sanitarie».

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Alberto Lupini


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