Signorvino, oltre un milione di bottiglie vendute nel 2021. E l'online corre
La catena di enoteche con cucina ha inaugurato 6 nuovi punti vendita nell'anno in corso. Ma è l'e-Commerce il canale che cresce di più per uno scontrino medio d 106 euro. Crescono anche le clienti donna:+5%
La fine dell'anno si avvicina e per Signorvino è tempo di tirare le fila di un altro anno particolare. I numeri sono quelli dell'Osservatorio annuale realizzato dalla casa madre veronese della catena di enoteche con cucina che ha elaborato i dati dei 25 punti vendita presenti sul territorio e del sito e-Commerce attivo da maggio del 2020. Risultato? Un profilo dei wine lover italiani utile ai produttori e all'intero comparto vinicolo italiano.
I numeri di Signorvino
Innanzitutto, i numeri di Signorvino. Nel 2021, le bottiglie vendute dal brand sono state pari a 1.007.905 attraverso una rete vendita fisica di 25 locali di cui 6 inaugurati nell'anno in corso. Il tutto per un giro d'affari che, insieme alle vendite online, ha toccato quota 35 milioni di euro. Una base solida con cui guardare all'espansione 2022, anno in cui sono previste altre 10 aperture e sono stati messi nel mirino i 50 milioni di fatturato.
I rossi piacciono più delle bollicine. Franciacorta e Amarone le denominazioni top
Passando dall'azienda al cliente, i dati dell'Osservatorio Signorvino dicono che, a livello di consumi, gli italiani preferiscono il rosso che attira il 48,5% delle vendite. Seguono le bollicine, che coprono il 27,8% del totale. A livello di denominazioni, la più venduta è il Franciacorta, seguita dall'Amarone della Valpolicella. Analizzando la classifica delle vendite per prodotto, troviamo sul podio, per la categoria bollicine, Prosecco Doc Extra Dry, Franciacorta Extra Brut e Prosecco Valdobbiadene Superiore Brut e per i vini rossi Valpolicella Superiore Ripasso, Amarone Classico della Valpolicella e Primitivo di Manduria. Andando ancor più nel dettaglio, le denominazioni che hanno registrato il maggior aumento nelle vendite sono state il il Primitivo di Manduria (+15%), il Franciacorta (+28%), il Prosecco (+36%) e il Trento Doc (+42%). Ma la denominazione che è cresciuta di più in assoluto è l’Etna con un trend del +82%. In generale, a livello di prezzo, sono cresciute le vendite della fascia di primo prezzo segno che i clienti cercano sempre più offerte capaci di avvicinarli al mondo del vino (anche da neofiti).
L'enoteca resiste, ma online lo scontrino vale di più
Interessanti i dati sui canali di vendita. In un anno che, almeno nel primo trimestre, ha fortemente scontato le varie restrizioni a livello territoriale il format enoteca si conferma un punto di riferimento per gli acquirenti e arriva a pesare il 45% delle vendite rispetto al 55% del servizio di ristorazione. Insomma, il format su cui si regge il brand funziona e risulta flessibile nel rispondere a contesti in forte mutamento. Detto ciò, è l'online a mettere a segno le performance migliori con una crescita del +27% rispetto allo scorso anno. Il tutto grazie a un aumento della fidelizzazione: sale dal 45 al 54% la quota di clienti iscritti al servizio Loyalty che hanno effettuato almeno un acquisto online nell'ultimo anno. Mentre a livello di quantitativi, ogni singolo ordine digitale è stato composto, in media, da 8 bottiglie ciascuno; il doppio di quelle mediamente vendute in negozio. Lo dicono anche gli scontrini: 106 euro il valore medio online, 44 euro quello registrato nel canale fisico.
Luca Pizzighella: «Forte impegno sul digitale, ma nei nostri negozi si vive un'esperienza immersiva»
«Quest’anno abbiamo svolto un lavoro importante sulla digitalizzazione, migliorando e ottimizzando il nostro e-Commerce, che è stato lanciato a maggio del 2020, il servizio di O2O (sigla che sta per On-Life to Off-Line e indica l'influenza reciproca del canale online e fisico sulle vendite, ndr) e stringendo una nuova partnership con Glovo, sia per la parte del food take away ma anche per la consegna a domicilio del vino, per dare al nostro cliente un ulteriore servizio. È stato inoltre sviluppato il canale B2B (Business-to-Business) stringendo nuove partnership importanti attraverso la realizzazione di etichette e progetti dedicati», ha spiegato Luca Pizzighella, direttore commerciale di Signorvino. Ma l'online non è tutto: «Siamo convinti che il vino sia condivisione e all’interno dei nostri negozi è possibile vivere un’esperienza immersiva, grazie anche ai nostri Wine Specialist che possono consigliare e guidare nell’acquisto i clienti. Per questo motivo abbiamo confermato l’apertura di altri 10 negozi nel 2022, in centri commerciali, in centri storici e con nuovi test in locali su strade ad alta frequenza di passaggio».
Gli uomini restano i clienti maggioritari, ma cresce la componente femminile
Ma chi compra da Signorvino? Il cliente tipo è al 62% uomo, con un età media di 43 anni. Nonostante ciò, va rilevato che, rispetto al 2020, la componente di acquirenti maschili è in calo e lascia spazio a un maggior protagonismo della componente femminile. Le utenti donna, infatti, registrano una crescita del +5% sull'incidenza degli acquisti nel giro dell'ultimo anno. Spesso quest'ultime sono anche più giovani degli uomini, con il 32% con un età media fra i 30 e i 40 anni.
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Alberto Lupini
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