Pandemia, zone rosse,
Covid, restrizioni, mascherine, vaccini che non arrivano... e se ci svegliassimo improvvisamente all'alba dell'
estate con una campagna vaccinale a buon punto e con il caldo che uccide il Covid? Immaginiamo un salto temporale di tre mesi (si spera) e immaginiamoci che il mondo abbia trovato la via d'uscita giusta per tornare ad una nuova
normalità che si svvicini il più possibile a quella che abbiamo abbandonato a inizio 2020. Insomma, immaginiamoci che andare in
vacanza sia possibile, uno sforzo neanche troppo grande visto che le premesse ci sono anche solo considerando ciò che è accaduto la scorsa estate. Uno sforzo che il premier
Mario Draghi venerdì in conferenza stampa ha invitato a fare dicendo che lui
le vacanze le prenoterebbe.
Ecco, immaginiamoci di essere al pc, con in mano uno
smartphone o in una
agenzia di
viaggi che ha retto l'urto della crisi e ci sta consigliando qualche viaggetto, dove andremmo? Benchè si spera di tornare prima o poi spensierati e liberi, sicuramente quest'estate non prenderemmo il mappa mondo in mano, non lo faremmo girare in cerca della destinazione che ci ispira di più, troppo alto il rischio di ammalarsi all'
estero.
No al mappamondo, sì alla cartina dell'ItaliaPrenderemmo in mano però la cartina della nostra cara vecchia
Italia, un po' bistrattata e un po' dimenticata e inizieremmo a fare su e giù con il ditino in cerca della destinazione più idonea per noi e le nostre esigenze. Esatto, non sceglieremmo forse la destinazione dei nostri
sogni, ma quella che risulta essere la migliore tra
bellezza (culturale, naturalistica, storica), sicurezza sanitaria e capacità di permetterci di staccare la mente dallo
stress di un anno e mezzo di Covid.
E quindi ecco che improvvisamente le zone rurali, quelle meno vocate al turismo estivo, sprintano in testa alla classifica delle destinazioni più ambite. Perchè? Perchè rispondono alle esigenze di cui sopra (bellezza, sicurezza, relax). Prima ancora di entrare nel merito però, vale la pena chiedersi se davvero gli italiani abbiano voglia di vacanze. Perchè secondo alcuni sondaggi relativi alla voglia di tornare al ristorante, 9 italiani su 10 hanno risposto che preferiscono aspettare.
Per il turismo è un po' diverso, forse perchè si avverte di più l'urgenza di staccare: secondo un
sondaggio di
Airbnb, gli italiani
sognano una
vacanza (47%), anche piccola, assai più che
cene al
ristorante (26%) o serate al
cinema (16%). Dunque, il primo step è tutto sommato superato. Poi, dove si va?
Tranquillità, digital detox, sostenibilità: il turismo rurale mette d’accordo tuttiSecondo il sondaggio Airbnb, il 34% dei viaggiatori considera prioritari fattori come il
distanziamento e la
pulizia, percentuale che sale anche al 42% tra gli over 55. Altro trend che si riconferma è la ricerca di
luoghi isolati e
tranquilli: un break in
montagna o in
campagna sarebbe l’ideale per il 28% degli italiani. Anche la scelta del tipo di sistemazione va in questa direzione: il 28% degli intervistati opterebbe per una
casa al
mare, il 19% per un
agriturismo, che conquista il 26% delle preferenze tra chi ha superato i 55 anni.
Voglia di soggiorni a contatto con la naturaUn soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, per i motivi più diversi. Voglia di isolamento e tranquillità accomunano infatti i più maturi in cerca di sicurezza, ma anche i più inclini a
disconnettersi per regalarsi un po’ di
digital detox (il 29% del campione, e il 32% delle donne coinvolte nel sondaggio). Non manca, infine, chi è attratto soprattutto dalla
sostenibilità: il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una
sistemazione green.
Aspettando l'estate 2021Non solo la metà degli italiani ha più che mai voglia di viaggiare, ma ha già
fatto ricerche per una
prenotazione (44%), pianificato le vacanze estive o comunque si ripromette di farlo subito
dopo Pasqua (51%), mentre l’11% ha già prenotato un viaggio. In particolare, rivela la ricerca, chi si è affrettato a bloccare date e alloggi ha in genere un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (19%). Non è questo invece il primo pensiero degli over 55, tra i quali il 22% ha affermato di non essere al momento stimolato a viaggiare, e il 61% di non pensare ancora all’estate.
Cavalcando queste tendenze
Airbnb e
Agriturist, l’associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Confagricoltura, prima associazione di agriturismo in Italia, hanno stretto una
partnership per la
promozione e la
valorizzazione della rete degli oltre
20mila agriturismi italiani. L’
Airbnb Rural Bootcamp - questo il nome del programma - consiste in un ciclo di
seminari online per aiutare i
titolari di imprese agricole e agriturismi a familiarizzare con le
opportunità connesse al diventare un
host Airbnb. I partecipanti impareranno come utilizzare le risorse della piattaforma per offrire un servizio di ospitalità di successo, ricevendo consigli dalla community di Super Host e da un panel di esperti.
«Le nostre ricerche - ha dichiarato
Giacomo Trovato, amministratore delegato di Airbnb Italia - confermano il rinnovato interesse per gli italiani per una
moderna villeggiatura. Nuove abitudini come quella di conciliare
smart working e vacanza sono ormai sempre più diffuse, c’è già quindi chi pianifica la stagione estiva per poter trovare anche quest’anno la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Un terzo degli annunci Airbnb in Italia è in
zone rurali. L’ospitalità degli host in un alloggio a contatto con la natura, come un
agriturismo, offrirà quindi un’opzione gradita dopo un anno così difficile, e sarà determinante per valorizzare luoghi ancora poco conosciuti. Insieme ad Agriturist vogliamo lavorare per far scoprire ad un pubblico più vasto queste eccellenze italiane»
«L’
azienda agricola è da sempre attenta alla conservazione e cura dell’ambiente agricolo. L’agriturismo offre al turista la possibilità di fruire questi
ampi spazi. Le innumerevoli attività, servizi, proposte culturali e sportive, organizzate dagli agriturismi di Agriturist, offrono la possibilità di vivere e conoscere i
territori e di fare
esperienze uniche che arricchiscono la mente ed il cuore. La collaborazione con Airbnb ci offre la possibilità di far conoscere sempre di più l’offerta agrituristica italiana», ha aggiunto
Augusto Congionti, presidente di Agriturist.
Ci si sposta in auto, per 5 giorniDai che per certi versi vengono confermati anche da un'altra ricerca, quella condotta da
Parclick, la società leader in Europa per la prenotazione di parcheggi online. Da essa emerge che le destinazioni nazionali sembrano essere le preferite da quasi otto su dieci (77,4%) rispetto alle mete
internazionali (22,6%). Le
spiagge (36,3%) e le città (33,6%) sono più popolari della montagna (14,4%).
Ma dall'alto del suo specifico settore, Parclick accende la luce su un altro importante aspetto: per quanto riguarda il mezzo di trasporto, l'
auto privata è risultata l’opzione preferita dagli intervistati (65,1%), seguita dall’
aereo (30,8%), dal
treno (3,4%) e dalla
nave (0,7%). Per quanto riguarda gli alloggi invece gli alberghi sembrano essere ancora la destinazione prediletta dalla maggioranza (42,5%), davanti alle case private (27,4%). Le altre opzioni votate sono state gli appartamenti in
affitto (15,8%) e le case in
campagna (3,4%). Solo il 2,1% ha previsto di andare in campeggio.
Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 52,7% ha risposto che ha intenzione di viaggiare per un massimo di
5 giorni. Il 27,4% tra i 6 e i 10 giorni e solo il 10,3% per più di 10 giorni.
In famiglia in Toscana, la vacanza perfettaLa vacanza in
famiglia è stata l'opzione più votata dagli intervistati (62,3%), davanti al viaggio in coppia (26%), a quello con amici (4,8%) o da soli (6,8%). Infine il motivo: le visite turistiche (42,3%) l’opzione preferita dalla maggioranza, rispetto al
tempo libero (34,9%) o alla visita ad amici e familiari (21,9%).
La
Toscana è risultata la destinazione più votata da chi intende viaggiare al più presto, seguita da
Trentino-Alto Adige,
Lazio,
Puglia e
Sicilia nella top 5.
Detto del mezzo per spostarsi e raggiungere la destinazione prescelta è anche interessante cercare di capire che cosa faranno gli italiani una volta arrivati alla meta. Le zone
rurali, essendo distanti dai litorali e spesso non a ridosso delle montagne, consentono di godersi lunghe escursioni a piedi o, ancora di più, in
bicicletta.
Il boom delle bicicletteProprio le due ruote sono uno dei mezzi che più di tutti ha "sfruttato" l'effetto pandemia sia per gli
spostamenti quotidiani che per quelli vacanzieri. Il
cicloturismo l'estate scorsa visse il suo boom e quest'anno potrebbe replicare, con ulteriori
crescite.
Non è un caso che il 2020 sia stato un anno caratterizzato dalla forte crescita nei dati di
vendita e produzione di biciclette, muscolari ed e-bike a
pedalata assistita. In Italia il 2020 va in archivio come un periodo d’oro per il mondo delle due ruote a pedali, con vendite totali nel
Belpaese a quota 2.010.000, +17% rispetto al 2019, e un robusto trend positivo nel settore delle e-bike, con 280mila unità vendute (+44%).
La “fotografia” è scattata da Confindustria
Ancma - Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori che ha diffuso i dati del 2020, un anno nel quale gli incentivi all’acquisto delle bici, sotto forma del “Bonus Mobilità” governativo, hanno svolto un ruolo-chiave. Tra i motivi della crescita nelle vendite «la necessità di
distanziamento, di mobilità sostenibile in ambito urbano, e il desiderio di libertà e benessere» nell’anno condizionato dalla pandemia come analizza
Paolo Magri, presidente di Ancma.