Sempre più italiani consumano surgelati: +39% in cinque anni

Nove italiani su 10 consumano abitualmente surgelati, con un aumento del 39% negli ultimi cinque anni. Sicuri, patici e anti-spreco, c'è però ancora molto da imparare su conservazione, proprietà e usi corretti

19 novembre 2024 | 12:34

Il consumo di alimenti surgelati in Italia è ormai una pratica diffusa, con una crescita costante nel tempo. Un'indagine condotta da AstraRicerche per IIAS-Istituto Italiano Alimenti Surgelati evidenzia che il 90% degli italiani utilizza abitualmente prodotti surgelati, mentre il 39% ha aumentato il loro utilizzo negli ultimi cinque anni. Tra i consumatori più assidui si distinguono gli uomini (43%), i giovani delle generazioni Z (50%) e Millennials (45%) e le famiglie con bambini (48%).

Surgelati: praticità, sicurezza e sostenibilità

I surgelati sono sempre più apprezzati per la loro capacità di rispondere a esigenze pratiche, senza compromettere sicurezza e qualità. Se correttamente conservati, mantengono inalterate le proprietà nutrizionali e organolettiche, rappresentando una scelta che coniuga comodità e riduzione dello spreco alimentare. La percezione di qualità gioca un ruolo centrale: oltre la metà dei consumatori li sceglie per gusto, consistenza e freschezza percepita. Da semplici alternative per emergenze, i surgelati si sono evoluti in una scelta alimentare affidabile e soddisfacente. Dal punto di vista economico, i surgelati risultano vantaggiosi considerando il costo complessivo: oltre al prezzo d’acquisto, permettono di risparmiare tempo nella preparazione e di ridurre gli sprechi.

Surgelati, cose da sapere

Nonostante la diffusione capillare, persistono alcune lacune nella conoscenza dei surgelati. Ad esempio, il 68,4% degli italiani è consapevole che "congelato" e "surgelato" non sono sinonimi, ma solo il 64,5% sa che la surgelazione richiede tecnologie industriali e non può essere replicata a livello domestico. Sorprende inoltre che solo il 31% degli intervistati sia a conoscenza dell’obbligo, per legge, di commercializzare i surgelati preconfezionati per garantire la sicurezza alimentare. Circa il 40% ignora che le verdure surgelate mantengono le stesse proprietà nutrizionali di quelle fresche e che i surgelati non contengono conservanti, in quanto la loro conservazione è garantita dal freddo.

Dal punto di vista nutrizionale, verdure e pesce surgelati conservano inalterati macronutrienti, vitamine e sali minerali. Le verdure mantengono intatti proteine, carboidrati e vitamine, mentre il pesce surgelato conserva le caratteristiche del prodotto fresco, inclusi gli acidi grassi omega-3 e minerali essenziali come iodio e selenio. Sul fronte della sostenibilità, i surgelati contribuiscono a ridurre gli sprechi alimentari, permettendo di utilizzare solo le quantità necessarie senza compromettere il resto del prodotto.

Surgelati, chi sono i consumatori

I giovani, soprattutto Gen Z e Millennials, mostrano maggiore familiarità con tecniche e curiosità legate ai surgelati. Un esempio è il blanching, un trattamento termico che preserva il colore naturale degli ortaggi prima della surgelazione, conosciuto dal 45% degli italiani. Tuttavia, solo il 40% degli intervistati conosce le corrette modalità di scongelamento – come il trasferimento dal freezer al frigorifero – e appena il 15% sa che un prodotto surgelato può essere ricongelato, ma solo dopo essere stato cotto.

Un segnale positivo riguarda l’attenzione crescente dei consumatori verso le informazioni riportate sulle confezioni. L’80% legge con cura le indicazioni su tempi e modalità di cottura e l’86,4% dichiara di seguirle scrupolosamente, dimostrando una maggiore consapevolezza nell’uso dei surgelati.

Tecnologia e qualità: il processo di surgelazione

La surgelazione rappresenta una tecnologia avanzata che consente di preservare la qualità degli alimenti. Diversamente dalla congelazione, che avviene a temperature meno basse e in tempi più lunghi, la surgelazione raffredda gli alimenti rapidamente a -18°C, evitando la formazione di grandi cristalli di ghiaccio. Questo permette di mantenere intatte la struttura biologica, i valori nutrizionali e le caratteristiche organolettiche. Al contrario, la congelazione domestica è meno efficace, comportando una maggiore perdita di nutrienti e un’alterazione della consistenza e del sapore degli alimenti.

Surgelati: informazione e pratiche corrette

Per colmare le lacune conoscitive, l'IIAS ha elaborato un vademecum per i consumatori, focalizzato su punti essenziali come la differenza tra surgelazione e congelazione, le tecniche corrette di scongelamento e la garanzia che i surgelati non contengono conservanti.

  • Congelato vs. surgelato: i cibi congelati sono portati lentamente a basse temperature, il che causa la formazione di grandi cristalli d’acqua che danneggiano la struttura cellulare e riducono la qualità nutrizionale. I surgelati, invece, subiscono un raffreddamento rapido che preserva la struttura cellulare e le proprietà nutritive.
  • Congelamento domestico: a casa si può solo "congelare" e non "surgelare". I cibi congelati a livello domestico perdono qualità rispetto ai surgelati, che mantengono intatti sapore, struttura e valori nutrizionali.
  • Scongelamento: il miglior metodo per scongelare i surgelati è farlo in frigorifero, direttamente in padella/forno, o sotto acqua corrente fredda. Evitare scongelamenti a temperatura ambiente o con acqua calda per evitare il rischio di deterioramento.
  • Conservanti e additivi: i surgelati non contengono conservanti. Il processo di surgelazione preserva gli alimenti in modo naturale. Il colore brillante delle verdure surgelate dipende dal trattamento termico (blanching) prima della surgelazione, non dall'uso di coloranti.
  • Valore nutritivo: le verdure e il pesce surgelato conservano le stesse proprietà nutritive, organolettiche e il sapore dei prodotti freschi, garantendo vitamine, proteine e minerali fino alla scadenza.

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Alberto Lupini


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