La Sardegna conferma i test all'arrivo: «E ora acceleriamo sui vaccini»

Il governatore Christian Solinas tira dritto e, nonostante le critiche, conferma l'obbligatorietà di certificato vaccinale o test allo sbarco sull'isola. Prossimo passo «immunizzare la popolazione in 40 giorni»

04 marzo 2021 | 15:11
Non proprio tutti erano d’accordo, ma alla fine in Sardegna da lunedì scatteranno le operazioni di filtraggio per chi sbarca sull’isola. Il Governatore Christian Solinas ha spinto su questa strada nonostante Federalberghi avesse espresso perplessità per le lungaggini che si sarebbero generate.

La spiaggia di Pelosa in Sardegna

I risvolti pratici: preprare il certificato
Cosa succederà? Succederà che gli “stranieri” dovranno presentare in aeroporto o al porto un test di negatività oppure sottoporsi in loco ed attendere l’esito. In caso di negatività, via libera; in caso di positività scatta il protocollo. Il tutto per tutelare al massimo quella fascia bianca ottenuta dall’isola, prima regione in Italia ad accedervi.

«Da lunedì - ha detto Solinas - se chi arriva ha già un certificato che attesti la negatività al virus fatto nelle 48 ore prima dell’imbarco, una volta arrivato passerà da un percorso rapido e potrà uscire immediatamente dall’aeroporto. A chi non abbia avuto l’opportunità di farlo chiediamo qualche minuto del suo tempo per sottoporsi a un test rapido: se il risultato è di negatività si accede tranquillamente, in caso di positività scattano i protocolli previsti e quindi dovrà andare in quarantena se è un asintomatico».

Salute e turismo le priorità
Una scelta, quella della Sardegna, lungimirante in vista dell’estate col turismo che non vede l’ora di ripartire. Avendo la possibilità di testare con largo anticipo queste modalità si ha l’opportunità di oliarle al meglio per ridurre ogni tipo di pratica e di attesa. Primariamente però c’è l’obiettivo di diventare isola Covid-free. Isolando il territorio non dovrebbe entrarci più nessun nuovo caso e nel frattempo - se verrà attuata una campagna vaccinale intensiva - anche i sardi potrebbero immunizzarsi.

«Vogliamo agire in questo modo per difendere la salute pubblica - ha spiegato Solinas, che guida la prima Regione in zona bianca d'Italia - in questo modo non difendo solo la salute dei sardi ma delle migliaia di cittadini del mondo che vengono in Sardegna per trascorrere una vacanza e non è giusto che contraggano altro. Ad aprile scorso l’abbiamo detto e ci deridevano: essere un’isola il più delle volte è uno svantaggio. In questo caso invece potevamo andare a identificare gli accessi in porti e aeroporti perché sono un numero limitato».

Il tutto in attesa che dall'Europa arrivi un segnale di accordo e standardizzazione della proposta relativa al passaporto vaccinale. Una prima bozza dovrebbe circolare dal 17 marzo per poi essere presentata ufficialmente ai capi di stato e di governo entro il 25 dello stesso mese.

Obiettivo: isola immunizzata
L’auspicio del governatore è che la Sardegna diventi la prima isola di queste dimensioni interamente immunizzata. Per questo, ha infatti spiegato, «stiamo insistendo per avere la possibilità di investire in una campagna massiccia di vaccinazione». Sull’isola sono state attivati oltre 50 punti per le somministrazioni «così da poter immunizzare tutta la popolazione in 30, 45 giorni».

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Alberto Lupini


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